Mechajammer è un CRPG cyberpunk dai toni horror che ci trascina in un mondo coloniale futuristico, prendendo come base per il gameplay, la visuale isometrica e la creazione dei personaggi opere come Wasteland e i primi Fallout, veri e propri capisaldi del genere. Da qui un'esplorazione libera che si trasforma in uno strategico a turni quando entriamo in combattimento, cosa che capita piuttosto di frequente nella nuova demo, disponibile su Steam.
Il titolo single player di Whalenought Studios, sviluppato da un team decisamente piccolo e pubblicato dalla prolifica Modern Wolf, si è già mostrato al pubblico, prima nel lontano 2016 con un primo assaggio che ha portato al finanziamento della campagna Kickstarter da 40.000 dollari, poi con una prima demo. Ma è arrivata una nuova demo aggiornata, disponibile su Steam, alla quale dobbiamo il nostro provato di Mechajammer.
Una demo limitata ma interessante
Purtroppo questa nuova demo non riesce a chiarire diversi dubbi, ma si tratta pur sempre di una dimostrazione esplorativa che comprende solo parte del gioco, un ampio mondo aperto destinato ad avere anche zone esterne a quelle urbane, e ben poco della sostanza del gioco. Ma qualcosa della trama, che nel gioco finale ci porterà a un confronto con un misterioso sindacato, si intravede nei dialoghi iniziali, all'interno del primo edificio da esplorare dove ci sono alcuni compagni, uno dei quali è un dottore mezzo zombie e mezzo robot che fa da punto di respawn in caso di morte.
Il resto è fatto di dialoghi che non sembrano avere effetti tangibili sul gioco e di esplorazione anche se c'è una sorta di missione, che non siamo riusciti a interpretare, consultabile in un diario che registra anche i dati che copiamo dai floppy trovati a giro e ci permette di scrivere delle note, cosa che lascia presupporre che saremo noi a dover segnare determinate informazioni per procedere. Detto questo c'è poco altro, ma si tratta, come ci avverte lo stesso gioco iniziando una partita, di una piccola parte del gioco, priva di gran parte dei contenuti e delle missioni extra cittadine. Non il caso, sia chiaro, di aspettarsi una struttura classica, considerando che gli stessi sviluppatori hanno affermato che non dovremo perdere tempo con missioni secondarie con cani da salvare o persone da aiutare, ma ci aspettiamo qualcosa in più di un angolo di mondo vuoto e tutto uguale.
Detto questo, la pur limitata demo ci ha comunque dato modo di provare per qualche ora una versione aggiornata di titolo isometrico che non solo permette di personalizzare nel dettaglio il proprio personaggio, ma include gestione di svariati compagni, suddivisibili in diversi gruppi, per combattimenti su larga scala e gameplay stealth, con tanto di coni visivi, rilevazione del rumore, coperture e attacchi stordenti. Abbastanza per poter evitare i combattimenti, almeno in alcune situazioni. In altre capita infatti di trovarsi in mezzo a orde inarrestabili di ghoul, mandrie di sorci inferociti o squadre di agenti implacabili che compaiono quando compiamo un crimine qualsiasi, fosse anche sfiorare inavvertitamente un veicolo mentre scorrazziamo per le strade della giungla urbana che fa da teatro a un titolo ancora oscuro.
Creazione del personaggio
Se non altro nella demo, che inizia vicino a un complesso da esplorare e depredare, abbiamo potuto sfruttare diverse abilità del nostro personaggio, come anticipato personalizzabile nel dettaglio come da tradizione del genere. Tra le opzioni a disposizione ci sono, infatti, un sacco di specializzazioni in armi di tipo diverso, comprese quelle laser e i coltelli, e la capacità oratoria, speriamo destinata ad avere una qualche utilità in più rispetto alla sola possibilità di convincere gli abitanti della città a seguirci e combattere al nostro fianco, comunque utile in pieno stile Persuadertron di Syndicate. Non mancano inoltre l'hacking che è utile per ottenere soldi, la riparazione delle armi che si deteriorano con l'utilizzo e l'immancabile abilità nello scassinare.
Tutto questo si basa sulle caratteristiche base che scegliendo un eroe personalizzato si decidono con un tiro di dadi da sei facce e includono resistenza, forza, grazia, percezione, capacità di apprendimento, freddezza e l'occulto, elemento importante in un titolo pieno di oscuri misteri e sangue che sfocia nel soprannaturale, tanto nelle tematiche quanto nello stile visivo, richiamando in parte, nell'impostazione, nei ritmi e nel taglio, anche il leggendario Shadowrun per Super Nintendo.
Tornando al personaggio, non mancano i classici tre profili impostati, utili per entrare subito in azione, ma tolgono parte della soddisfazione che include la scelta del sesso, compreso quello non binario in accordo con la modernità, e dell'età, da 26 a 35 anni, che arricchisce automaticamente il background e eventuali tratti del nostro avatar. L'esperienza maturata garantisce infatti maggiori competenze, ma anche possibili disturbi procurati una vita resa inevitabilmente difficile da un ambiente ostile che ancora ci circonda e al quale dobbiamo sopravvivere. Questo è infatti l'obiettivo di un titolo che come abbiamo anticipato è debitore nei confronti dei capisaldi dei CRPG a turni, ma prende una strada tutta sua. Si ispira infatti anche a Deus Ex e ai film anni 80 come Escape From New York, Robocop e Terminator, cosa che ci riporta alla promessa di una struttura scevra di missioni secondarie e incentrata sul coinvolgimento e l'adrenalina.
Gameplay
Per lo stesso motivo il gameplay è basato su micro turni che ci permettono di agire nel mezzo delle azioni avversarie. L'uso di turni sfalsati frammenta il combattimento in un turbinio di azioni parziali che ci permettono di capire se qualcuno sta per spararci, vuole lanciarci una molotov o è in procinto compiere un'altra azione. Possiamo quindi reagire in modo consono, cosa che comprende diversi tipi di attacco selezionabili con la rotella del mouse, o tentare di interrompere un attacco, invece di cercare di prevedere cosa accadrà e subire passivamente le conseguenze delle nostre scelte come accade nei titoli a turni standard.
Ed è un qualcosa che in combattimento funziona bene, a prescindere dal tipo di nemico, fondendo effettivamente strategia e adrenalina grazie a un sistema che restituisce la sensazione di giocare quasi in tempo reale. Di contro focalizza l'attenzione sugli scontri, che sembrano rappresentare buona parte dell'esperienza e, l'abbiamo detto, sono fin troppo difficili da evitare. Basti dire che talvolta, stealth o meno, basta girovagare nei pressi di un'installazione vietata per essere inseguiti dai nemici, che tra l'altro non sembrano godere di un'intelligenza artificiale particolarmente brillante, per quanto di tanto in tanto cerchino coperture e non si facciano scrupolo a chiamare rinforzi.
In ogni caso è presto per esprimersi. Come abbiamo detto si tratta di una piccola parte del gioco, privata di un sacco di contenuti e pensata più che altro per darci modo di esplorare, di tentare di infiltrarci in alcune zone chiuse, di commerciare, di provare diverse armi con relativi proiettili, di raccogliere svariati oggetti che includono diversi tipi di cibo e di prendere dimestichezza con le strade affollate di disperati, mutanti e nemici. Ma le mancanze non riguardano solo i limiti imposti alla demo o le animazioni, alcune deliziose e altre terribili.
I problemi riguardano le fondamenta che tremano sotto al peso di un sistema di guida approssimativo, degli asset dalla varietà tanto limitata da rendere difficile distinguere un edificio da un altro e di un'intelligenza artificiale decisamente limitata, tanto da gravare pesantemente sulle meccaniche. Abbastanza, insomma, per nutrire qualche dubbio, per quanto l'interessante sistema di combattimento e l'atmosfera mantengano comunque accesa la speranza che alla fine il potenziale di Mechajammer, ancora senza una data di lancio, possa esprimersi appieno.
Mechajammer è un titolo ancora incompleto, grezzo e pieno di chiaroscuri che rendono difficile fare previsioni sul risultato finale. Il valido sistema di combattimento, l'atmosfera coinvolgente e le promesse degli sviluppatori mantengono accesa la curiosità e la speranza nei confronti di un progetto che speriamo possa sorprenderci e magari prevedere altre lingue oltre al solo inglese.
CERTEZZE
- Sistema di combattimento a turni dinamico e interessante
- L'atmosfera non manca, con tanto di tocchi alla Blade Runner
- Un sacco di fonti di ispirazione di alto livello
DUBBI
- Le fondamenta del gioco sono ancora molto grezze
- Il sistema di guida sfiora il sadismo
- Varietà degli asset decisamente limitata