L'edizione di quest'anno del CES di Las Vegas non si è solo contraddistinta per la sua forma completamente virtuale, fondamentale affinché potesse effettivamente esserci un Consumer Electronic Show nel 2021 vista e considerata la pandemia da Covid-19. Quello che è balzato immediatamente agli occhi dei più attenti consumatori e amanti dell'elettronica di consumo, è l'incredibile attenzione verso i nuovi modelli di TV che tutte le principali aziende di elettronica attive nel settore hanno scelto di presentare durante i loro eventi o approfittando della visibilità garantita dalla fiera per diramare i loro comunicati stampa.
Anche qui su Multiplayer.it abbiamo dedicato ampio spazio a tutte le novità più interessanti pubblicando diverse notizie e anche qualche articolo relativi agli annunci riguardanti le televisioni, ma ora che il CES 2021 è definitivamente archiviato, potrebbe risultare utile tirare una riga e analizzare insieme quali potrebbero essere i TV più adatti a soddisfare le richieste dei videogiocatori.
Almeno a livello teorico considerato che, ad oggi, per moltissimi dei display annunciati mancano specifiche e dettagli e, talvolta, si fatica persino ad avere informazioni precise in merito alle dimensioni, ai prezzi e anche all'effettiva, futura disponibilità sul mercato italiano. Però, come diciamo molto spesso, a noi piace guardare avanti e cominciare a creare una prima lista sulle televisioni da tenere d'occhio, in attesa di poterle concretamente vedere e toccare con mano, può essere il primo passo per consentirvi di mettere da parte qualche soldino e farvi un'idea su quello che offrirà il mercato da qui a sei mesi.
Quello che segue è quindi un personalissimo elenco di una manciata di TV, che dal nostro punto di vista, sono in grado di soddisfare un nutrito pubblico di videogiocatori che vogliono portarsi a casa un pannello capace di soddisfare tutte le esigenze di PlayStation 5, Xbox Series e PC, ma allo stesso tempo mantenendo un occhio di riguardo sulla quantità di soldi da dover spendere.
Per questo motivo abbiamo scelto di suddividere in 3 differenti paragrafi, con budget crescente, la nostra selezione: i modelli con tecnologia LED (e MiniLED), quelli costruiti utilizzando display OLED e, per concludere, i TV che non potremo mai permetterci ma con cui ci piace sognare in grande: i MicroLED. Ovviamente, lo ripetiamo ancora una volta, il focus dell'articolo è di valutare i display in funzione delle loro caratteristiche da gaming, ancora prima di puntare alla qualità del display, alla resa dei suoi colori o al potenziale luminoso. Per queste considerazioni dovremo necessariamente vedere dal vivo, e quindi valutare, questi TV quando saranno disponibili sul mercato. Intanto, ecco quali sono le migliori TV 4K per PS5 e Xbox Series X per l'anno 2021 tra quelle annunciate al CES.
Le necessità del giocatore
Partiamo quindi dalle considerazioni che abbiamo fatto in merito a quelle che sono le reali necessità del giocatore odierno, colui intenzionato a videogiocare nei prossimi anni con una PlayStation 5, una Xbox Series X o Series S o, chiaramente, con un PC che dovrà, per forza di cose, essere collegato attraverso la porta HDMI. Quest'ultima indicazione è cruciale visto che a tutt'oggi non esistono TV con ingressi DisplayPort e per bloccare sul nascere una delle domande più ricorrenti che ci viene fatta, la nostra indicazione generale nel caso in cui utilizziate un computer per giocare è di rivolgervi al mercato dei monitor che sono decisamente più versatili e con caratteristiche che meglio si adattano alle postazioni da gioco tipiche di chi utilizza un PC: ridotta distanza dal display e focus sul frame rate. Se però la vostra macchina è posizionata in salotto o comunque avete voglia e necessità di dotarvi di uno schermo 4k di dimensioni generose, allora proseguite anche voi con la lettura.
Quello a cui puntiamo sono quindi TV con ingresso HDMI 2.1 in grado di gestire un flusso di dati capace di trasportare il segnale video (e audio) con risoluzione 4k e un massimo di 120 frame al secondo. Vi ricordiamo che questo è il picco, in altre parole nulla vieta di avere Hertz e quindi frame rate maggiori con risoluzioni minori.
Oltre a questo è fondamentale che la televisione gestisca il Variable Refresh Rate, ovvero una frequenza variabile di aggiornamento del display: si tratta di una feature cruciale dei nuovi pannelli che permette la modifica in tempo reale degli Hertz del pannello in funzione del frame rate della sorgente video. In altre parole se la vostra console o il vostro PC non riescono a erogare un frame rate costante (una situazione che si verifica con costanza), il pannello si adatterà modificando il suo refresh per essere in linea con quel flusso dei dati così da rinfrescare l'intero pannello esattamente nel momento in cui arriva il nuovo frame renderizzato.
Questa feature elimina in blocco il fenomeno del tearing, ovvero quando l'immagine su schermo appare spezzata in due parti: questo avviene quando il pannello, in un istante preciso, si ritrova a proiettare due differenti frame renderizzati a causa di una velocità di refresh fissa che non si sposa con la renderizzazione dei frame della macchina da gioco. Quest'ultima si ritrova quindi a nutrire il TV con un frame successivo quando il display sta ancora, in parte, proiettando il frame precedente.
Solitamente il VRR si sposa con due protocolli aggiuntivi sviluppati da NVIDIA e AMD, rispettivamente G-Sync e FreeSync. Quando c'è il VRR, tranne che in rarissimi casi, c'è sempre una delle due specifiche o, ancora meglio, entrambe. Attenzione però perché questo non significa che dovrete abilitare tutte e tre le feature: l'elemento cardine è il Variable Refresh Rate; G-Sync e FreeSync vanno abilitati in caso siate su PC o abbiate necessità di funzionalità particolari.
L'ultima feature fondamentale da avere è l'Auto Low Latency Mode: si tratta di una modalità implementata nel TV che fa sì che questo effettui uno switch automatico in una modalità Gioco o comunque a bassissima latenza nel momento in cui si ritrova a intercettare un flusso video adeguato, solitamente quello sparato da una console o da un PC. In questo modo il display si configura in modo completamente invisibile e trasparente per l'utilizzatore per gestire nel migliore dei modi i videogiochi disabilitando eventuali funzioni automatiche di interpolazione del flusso video o di riduzione del rumore o, ancora di potenziamento di colori e luminosità che possono causare un aumento dell'input lag.
Proprio quest'ultimo valore, l'input lag, è un altro elemento di cui tenere conto: non si tratta di una vera e propria feature ma di una variabile che determina il tempo che intercorre tra l'invio di un segnale e il suo effettivo rendering sul pannello. Si misura in millisecondi e, più è basso e meglio è per il giocatore. Tutti i TV più recenti e in particolare quelli in arrivo nel 2021, sono progettati con un'enorme attenzione verso questo valore e difficilmente troverete pannelli con un input lag superiore a 25 millisecondi in modalità Gioco.
LED vs OLED vs MiniLED vs MicroLED
Prima di entrare nel dettaglio della nostra selezione, è essenziale anche spendere qualche parola sulle tre tecnologie principali alla base della costruzione dei display. Anche in questo caso tratteremo la questione in modo semplice per quanto superficiale, tralasciando la parte relativa alla tipologia di cristalli e refresh adottati: i vari IPS, VA e TN.
Partiamo dai LED tradizionali: si tratta dell'architettura più vecchia e, per questo, più matura, con la resa produttiva maggiore, e quindi con il costo minore oltre che la più ottimizzata proprio in funzione della sua maturità. Nel tempo sono state implementate tutta una serie di funzionalità e tecniche per migliorare la resa dei colori e soprattutto per gestire a dovere l'inquinamento luminoso. I LED infatti, necessitano di una retroilluminazione del pannello non essendo in grado di emettere luce in modo autonomo e questo può causare una diffusione errata del fascio luminoso quando il processo produttivo non è particolarmente preciso o la tecnologia adottata non risulta molto avanzata.
Oggi la tecnologia più diffusa è il Full Array Local Dimming: le lenti luminose sono diffuse lungo tutto il display e in una frequenza molto elevata; in questo modo l'elettronica del TV può controllare con la massima precisione possibile dove e quanto illuminare migliorando di molto la resa dei neri, l'unico, vero tallone d'Achille dei televisori LED.
La tecnologia OLED si basa invece su speciali LED organici in grado di emettere luce in modo autonomo. In questo modo non è richiesta la retroilluminazione del pannello e, soprattutto, il controllo dell'elettronica può essere effettuato sulla base del singolo emettitore che può, di fatto, essere persino spento senza influenzare in alcun modo i LED limitrofi. La caratteristica cardine degli OLED, infatti, è la resa pressoché perfetta dei neri che, essendo generati da un emettitore concretamente spento, vengono spesso appellati come neri assoluti.
Il risvolto della medaglia è dato da una luminosità generalmente più bassa rispetto ai LED tradizionali e da una minore longevità del pannello che essendo basato su un qualcosa di organico, deperisce e riduce la sua resa luminosa in un periodo temporale inferiore a quello dei classici LED. C'è poi tutta la questione del burn-in: quando un'immagine o una porzione di essa, solitamente loghi ed elementi in sovrimpressione, rimangono impressi sul pannello anche quando non sono più proiettati dalla sorgente video. Il fenomeno è stato estremamente ridotto nel tempo, per quanto in sporadici casi sia ancora possibile sperimentarlo soprattutto per periodi di tempo limitati. Per tutti questi motivi, la tecnologia OLED è spesso considerata complementare ai LED, non sostitutiva.
E arriviamo a parlare delle tecnologie più recenti partendo dai MiniLED. In questo caso si tratta semplicemente di un processo di miniaturizzazione dei LED tradizionali che arrivano a occupare 1/30 o addirittura 1/40 della dimensione standard consentendo al produttore di inserire molti più LED per mm2 e quindi di aumentare ulteriormente la precisione e il controllo degli stessi. La miniaturizzazione si porta in dote anche la possibilità di applicare sullo stesso strato sia il diodo che la lente che emette luce, così da ridurre ulteriormente lo spessore del TV e, ancora una volta, aumentare la precisione e la qualità della luce emessa con una ripercussione positiva sull'inquinamento luminoso del pannello.
A chiudere il cerchio ci sono i MicroLED, quelli che per molti rappresentano la futura evoluzione qualitativa dei display. Potete considerarli una sorta di figli ideali dovuti all'accoppiamento di LED e OLED visto che acquisiscono tutto il meglio di entrambe le tecnologie con una sola controindicazione temporanea. I MicroLED sono infatti in grado di generare luce in modo autonomo con il massimo controllo del singolo LED e quindi la capacità di generare i neri assoluti esattamente come gli OLED.
Allo stesso tempo però, non essendo organici, non soffrono di deperimento nel tempo né di fenomeni di burn-in e possono spingersi molto oltre per quello che concerne la luminosità. Inoltre le rese produttive hanno un potenziale elevatissimo sul lungo periodo visto che i MicroLED possono essere assemblati in serie senza alcun tipo di limitazione riguardante forma o dimensione massima. Sarà cioè possibile avere nel tempo display con tecnologia MicroLED con pollici molto piccoli o, al contrario, di dimensioni enormi e, allo stesso tempo, sarà possibile creare TV e monitor con fattori di forma anomali da adattare a superfici pre-esistenti come mobili o elettrodomestici.
Ad oggi è soltanto uno il fattore limitante dei MicroLED: il loro costo produttivo. Essendo una tecnologia particolarmente nuova, non ancora prodotta in grandi numeri e con pochissime fabbriche in grado di portare a termine la produzione, la sua diffusione è particolarmente limitata e, i pochissimi esemplari di TV e monitor arrivati sul mercato hanno prezzi assolutamente proibitivi. Ci vorranno probabilmente altri 3-5 anni prima che i MicroLED siano alla portata di una fetta più consistente della popolazione umana.
I migliori TV LED del CES 2021
Pur non conoscendo al momento l'effettiva data di disponibilità sul mercato e soprattutto il prezzo dei modelli, la nostra scelta sui migliori TV LED del 2021 ricade potenzialmente su due diverse linee realizzate da due differenti produttori.
Samsung Q80A
La prima opzione, quella che ci sentiamo di consigliare maggiormente, e che dovrebbe diventare di fatto l'entry level perfetto per giocare con la next-gen, è la linea QLED del 2021 di Samsung. Attenzione, non stiamo parlando dei Neo QLED, quelli basati su tecnologia MiniLED, ma proprio dei classici LED Quantum Dot di Samsung che quest'anno verranno sostanzialmente aggiornati per tutto quello che concerne l'elettronica. Siamo abbastanza convinti che il rapporto qualità/prezzo di questi TV sarà semplicemente straordinario, come da tradizione del produttore coreano, e finalmente a partire da quest'anno il supporto sarà totale per quello che concerne HDMI 2.1, VRR, ALLM e compagnia cantante.
Per essere ancora più specifici, stiamo parlando del modello Q80A che dovrebbe arrivare nei formati 50'', 55'', 65'', 75'' e 85'' quindi offrendo anche un'eccellente varietà in merito al polliciaggio. Se però proprio non potete fare a meno di spingervi leggermente più su, il modello da tenere d'occhio è il QN90A che dovrebbe rappresentare la fascia media dei Neo QLED, i TV basati su tecnologia MicroLED. I modelli dovrebbero avere gli stessi identici pollici del Q80A, ma la loro eventuale sensatezza è dipendente dal prezzo sul mercato. Se siamo intorno al 10-15% in più rispetto ai modelli senza MiniLED, potrebbe avere senso puntare su di loro.
Non dimentichiamo, tra l'altro, che i nuovi TV di Samsung supporteranno anche le proporzioni ultra wide 21:9 e super ultra wide 32:9 (se collegati a un PC) con in più la presenza di una vera e propria Game Bar che sarà possibile attivare per controllare una serie di parametri specificatamente realizzati per andare incontro alle esigenze dei videogiocatori come, ad esempio, la possibilità di spostare l'immagine in alto o in basso nel caso in cui si utilizzino risoluzioni più larghe.
Sony Bravia X90J
La nostra seconda scelta ci porta invece in casa Sony con i nuovi modelli Bravia con tecnologia LED. Badate bene: il nostro consiglio riguarda i LED tradizionali, non gli OLED che, a nostro parere, continueranno nella loro politica di prezzo sproporzionato rispetto all'effettiva qualità e alle feature del pannello, soprattutto se confrontati con i due modelli di cui parleremo nel prossimo paragrafo. L'esemplare da tenere sott'occhio è l'X90J che dovrebbe rappresentare il successore dell'XH90 di cui abbiamo parlato più e più volte anche su Multiplayer.it (qui trovate il nostro speciale sulle impostazioni dell'XH90 da utilizzare con PS5).
Il suo posizionamento dovrebbe essere un gradino più in basso rispetto all'X95J (successore dell'XH95) ed essere disponibile negli stessi pollici dei Samsung QLED che vi abbiamo consigliato poco sopra: 50'', 55'', 65'', 75'', 85'', laddove l'X95J è disponibile solo nei tagli dal 65'' a salire. L'X90J dovrebbe rappresentare una sorta di alternativa di alto livello per la tecnologia LED con, finalmente, tutte le principali feature essenziali per utilizzare al meglio PlayStation 5 (dovrebbe mantenere anche la certificazione PS5 ready), Xbox Series e PC: quindi HDMI 2.1, VRR, ALLM e supporto al 4k a 120 frame al secondo. Sony dovrebbe aver fatto tesoro delle principali critiche e limitazioni dell'XH90 e dovrebbe essere pronta a portare sul mercato un TV eccellente.
Inoltre l'implementazione del processore centrale XR Cognitive Intelligence dovrebbe dargli quel boost aggiuntivo rispetto alla resa del Q80A di Samsung. Tra l'altro tutti i modelli di quest'anno saranno basati sul sistema operativo Google TV, voltando definitivamente pagina dopo anni di Android TV. Chiaramente anche in questo caso la leva prezzo è assolutamente fondamentale per posizionare adeguatamente questo TV e ci riserviamo quindi di tornare sulle nostre parole non appena Sony darà informazioni più precise in proposito.
I migliori TV OLED del CES 2021
Passando ai migliori TV OLED, ancora una volta la nostra scelta principale basata sulla fiducia che abbiamo nei confronti del produttore coreano è la nuova linea C1 di LG che rappresenterà l'erede del CX del 2020.
LG C1
Si dovrebbe trattare ancora una volta di una revisione, per quanto sostanziale, sul solco di quanto fatto con i precedenti due modelli (il C9 e il CX) e, ancora una volta, l'azienda orientale dovrebbe puntare su un'offerta commerciale estremamente aggressiva con ottimi prezzi di lancio destinati a scendere repentinamente nei mesi successivi alla commercializzazione.
Possiamo quindi aspettarci il pieno supporto all'HDMI 2.1 per il 4k a 120 FPS, più il Variable Refresh Rate e l'Auto Low Latency Mode. In aggiunta LG ha già confermato che nei prossimi mesi verrà implementato nel suo sistema operativo il pieno supporto anche a Google Stadia e a GeForce Now in modo nativo, senza la necessità di accessori esterni o collegamenti con PC. Tra l'altro i due programmi dovrebbero essere attivati anche sulla precedente versione del sistema operativo LG coprendo sia la serie 9 che la serie X.
Rispetto allo scorso anno troviamo una dimensione aggiuntiva: 48'', 55'', 65'', 75'' e il nuovissimo 83'' e tutti monteranno il nuovo processore Alpha 9 Gen4 AI. Rimane assolutamente da tenere d'occhio il B1, il modello con un design leggermente più ingombrante e una versione depotenziata del processore centrale a fronte di un costo ridotto, mentre LG ha già confermato un nuovo entry level: il modello A1. Attenzione però perché quest'ultimo non ha supporto all'HDMI 2.1 e dovrebbe essere privo anche di un'altra serie di feature accessorie. Va quindi evitato come la peste! Nessuna nuova invece per quello che concerne il pannello da 42'' annunciato da LG Display durante il CES 2021 che probabilmente non vedremo quest'anno in alcun prodotto commercializzato considerata ancora la bassissima disponibilità del 48''.
In questa nostra selezione abbiamo volutamente evitato la nuovissima serie G1 che dovrebbe rappresentare il futuro dei modelli OLED di LG grazie alla tecnologia Evo che potenzia di circa il 20-30% la luminosità del display sia nell'uso normale sia durante il picco di luminanza relativo all'HDR. Siamo abbastanza convinti che la maggiorazione di prezzo sarà sensibile, rendendo meno appetibile questo TV rispetto alla nostra seconda scelta.
Panasonic JZ2000
La punta di diamante della tecnologia OLED è infatti rappresentata, a nostro parere, dal Panasonic JZ2000, modello nuovo di zecca appena presentato che sostituisce l'eccezionale HZ2000 di qualche anno fa. Quindi elettronica completamente rivista, immancabile supporto all'HDMI 2.1, al VRR e all'ALLM e soprattutto un nuovo processore centrale realizzato dal produttore giapponese: HCX Pro AI. Pur condividendo con la concorrenza gli stessi pannelli prodotti da LG Display, confidiamo che ancora una volta Panasonic riverserà una cura, una competenza e una conoscenza di altissimo livello nella resa dei colori e nella fedeltà delle immagini proiettate sullo schermo. Sotto questo punto di vista l'azienda non ha davvero rivali e il prezzo sul mercato ne è una diretta conseguenza.
Massima razionalizzazione, infine, per le dimensioni visto che lo JZ2000 sarà disponibile solo nei classici tagli da 55'', 65'' e 77''. Tutti avranno il pieno supporto al Dolby Atmos ad evidenziare un'attenzione aggiuntiva anche sul fronte audio e una particolare cura è stata riposta anche sull'input lag, da sempre uno dei principali limiti del TV Panasonic e che finalmente dovrebbe scendere al di sotto dei 15 millisecondi.
Il miglior TV MicroLED del CES 2021
Avremmo potuto tranquillamente lasciare un paragrafo vuoto visto che la selezione può ricadere su un unico TV al momento, però volevamo approfittare di questa parte finale dell'articolo per lasciare qualche indicazione per chi, fortunello lui, non ha problemi di budget.
Innanzitutto evitate i TV 8k. Siamo ben coscienti che su questo fronte il CES 2021 ha visto la presentazione di un numero enorme di televisori, tra cui anche diverse soluzioni a bassissimo costo tra cui citiamo, ad esempio, la 6-Series di TCL che dovrebbe arrivare sul mercato con il taglio più piccolo a meno di 2000€. Tuttavia da videogiocatori risulta assolutamente inutile puntare su una tecnologia ancora così acerba sul fronte delle feature, ma soprattutto ancora così priva di supporto in termini di contenuti. Sappiamo bene che PS5 e Xbox Series X sono in grado di supportare la risoluzione 8k, ma si tratta di un output tramite upscaling visto che queste console non hanno la potenza necessaria a un rendering di quel quantitativo di pixel. Anche in ambito PC è davvero complesso mettere in piedi build in grado di far girare bene titoli in 8k senza avere gravi ripercussioni sul frame rate.
Per questo motivo il nostro consiglio, nel caso in cui abbiate il portafogli gonfio, è di puntare su soluzioni LED (anzi MiniLED) e OLED di fascia superiore come le seconde scelte che vi abbiamo segnalato nei paragrafi precedenti. In questo modo avrete l'elettronica migliore, il supporto più avanzato e, tendenzialmente, la qualità nell'immagine e la fedeltà nei colori, massimi possibili con risoluzione 4k.
Samsung MicroLED 110''
Tornando invece all'argomento MicroLED, al momento soltanto Samsung ha avuto l'ardire di annunciare una serie che sarà concretamente prodotta e commercializzata sul mercato. Parliamo dei TV 4k, al momento ancora senza un nome, che saranno disponibili inizialmente in 3 diverse dimensioni: 88'', 99'' e 110''. Quest'ultimo modello è l'unico che si è effettivamente visto nelle varie presentazioni e dovrebbe arrivare nei negozi ad un prezzo compreso tra i 120.000€ e i 140.000€. Se ve lo potete permettere, fateci un colpo di telefono per invitarci a casa vostra perché siamo davvero curiosi di vederlo dal vivo.
E questo è tutto, per il momento. Il nostro consiglio è di tornare a visitare periodicamente questo articolo perché cercheremo di tenerlo aggiornato in funzione delle varie informazioni che i produttori di TV distribuiranno nei prossimi mesi, a partire dai prezzi di lancio e dalle date di rilascio. E chiaramente se avete notato imprecisioni o volete suggerirci altri televisori, fatevi sentire qui sotto nei commenti.