Come abbiamo detto qualche giorno fa, analizzando l'aggiornamento che ha introdotto lo Zinogre Stigeo insieme a parecchie novità, è difficile lamentarsi del supporto di Capcom: Monster Hunter World sta proseguendo su una rotta ricca di contenuti, dopo l'uscita dell'espansione Iceborne, e questo dicembre si sta rivelando semplicemente memorabile per chi ama cacciare nel Nuovo Mondo, soprattutto ora che è possibile combattere il Safi'jiva, il mostro protagonista del nuovo assedio. Per chi non lo sapesse, gli assedi sono cacce particolari in cui più squadre di giocatori affrontano lo stesso mostro, contribuendo ad accumulare i punti che andranno poi a incidere sul bottino che tutti reclameranno una volta che almeno una squadra in sessione avrà ucciso il mostro. È una modalità un po' particolare che Capcom ha sperimentato lo scorso anno con la Kulve Taroth prima che uscisse l'espansione e che ha deciso di riproporre con tutti gli aggiustamenti del caso ora che Iceborne è disponibile su console da alcuni mesi e si appresta a esserlo anche per PC. Vediamo un po' come è andata questa volta.
L'assedio
Fino a pochi giorni fa abbiamo potuto soltanto avere un assaggio dell'assedio, scegliendo l'apposita ricognizione nella sala del raduno: una sorta di allenamento che si è rivelato essere costituito dalla prima e dalla seconda fase di una caccia che abbiamo scoperto proseguire con un terzo e ultimo stage nell'assedio vero e proprio. Prima le dolenti note, dunque, perché ci sono: sebbene lo scontro sia estremamente spettacolare e coinvolgente, soprattutto grazie a una colonna sonora davvero epica, questa caccia al Safi'jiva ci ha un po' deluso dal punto di vista squisitamente meccanico. La battaglia ha infatti una struttura molto simile in tutte e tre le fasi, visto che semplicemente bisogna picchiare il drago anziano e possibilmente costringerlo alla fuga oppure ucciderlo prima che scada il tempo. L'assedio della Kulve Taroth era molto più articolato, in effetti: esso cominciava con una fase di inseguimento dal sapore strategico, visto che bisognava imparare a gestire spazi e tempi per infliggere più danni possibile al bestione e spingerlo nella seconda fase.
Quella battaglia si faceva via via più complessa, fino a sfociare in un'ultima fase in cui il mostro cambiava completamente forma e schemi comportamentali, costringendo i cacciatori a usare tutte le loro risorse per sopraffare la Kulve Taroth nello scontro finale. L'assedio del Safi'jiva, in questo senso, è molto più lineare: il mostro si comporta più o meno nello stesso modo in tutte e tre le fasi, aumentando soltanto la rapidità e l'aggressività dei suoi attacchi. Non cambia la forma e non cambia nemmeno il palcoscenico, che rimane una semplice arena circolare con qualche trappola sul pavimento e sul soffitto. Lo spettacolare soffio nucleare che il Safi'jiva usa contro i cacciatori diventa soltanto più veloce ma resta comunque sufficientemente facile nascondersi dietro i ripari, mentre il sistema dell'ostilità mutuato da un altro mostro, il Behemoth della collaborazione con Final Fantasy XIV, ci è sembrato abbastanza trascurabile se si possiede un buon equipaggiamento e un minimo di lungimiranza. È uno scontro spettacolare, lo ripetiamo, ma avremmo preferito qualcosa di più articolato, vario e sorprendente.
Il Safi'jiva è una spugna. Naturalmente diventa sempre più veloce da sconfiggere via via che i cacciatori lo indeboliscono nella stessa sessione, ma le prime cacce ci sono apparse parecchio lunghe, anche perché mettono a dura prova le abilità dei cacciatori non tanto nello schivare e nell'intuire le opportunità di combattimento, ma soprattutto nella microgestione dell'equipaggiamento e dei bonus più utili. Non possiamo fare a meno di consigliarvi la solita risma di abilità d'attacco con un occhio di riguardo per quelle difensive e di supporto tipo Ampia area, visto che il Safi'jiva picchia come un fabbro, ma vogliamo sottolineare l'importanza di Spaccamostri per diverse ragioni. In primo luogo, essendo un assedio, ogni volta che rompete una parte del mostro guadagnate un bonus alle ricompense per voi e per i giocatori in sessione. In seconda istanza, ricordatevi che potete tranciare la coda del drago e scalcarla ben due volte, guadagnando punti e materiali aggiuntivi. E per finire, vi serviranno davvero tanti materiali per fabbricare l'armatura del Safi'jiva... ma ne varrà la pena.
Armi e armature
L'armatura del Safi'jiva è impressionante e non ci stupirebbe se finisse dritta in meta senza passare dal via. Caratterizzata da ottimi slot per gioielli nella forma β e da abilità molto buone come Bonus critico e Massima potenza che arrivano fino a tre punti nella forma α, l'armatura sblocca anche un potere set chiamato Risveglio venadrago quando si indossano tre pezzi, ulteriormente amplificato se si indossano tutti e cinque. Quando il cacciatore estrae l'arma, Risveglio venadrago migliora l'efficacia degli stati alterati di 120, i danni elementali di 140 e l'affinità del 40% a un piccolo prezzo: ogni attacco infligge danni anche al cacciatore, ma quest'ultimo recupera la salute perduta dopo aver inflitto a sua volta una certa quantità di danni senza aver riposto l'arma. E questa dinamica funziona in sinergia con ogni tipo di bonus legato all'indicatore della salute, per esempio Forza latente. Già tre pezzi rendono questo set straordinariamente interessante, e nel caso in cui steste pensando che per sbloccare i più importanti bonus in meta servano almeno tre pezzi di un'altra armatura, tipo quella del Teostra per Tocco del maestro, continuate a leggere.
Appurato che l'armatura del Safi'jiva non è solo bella ma anche vergognosamente potente, senza contare che sfoggia un particolare effetto grafico ogni volta che il cacciatore estrae l'arma, ecco, c'è un altro fattore da considerare che sono proprio le armi. Le armi del Safi'jiva non si fabbricano, ma si riscattano nella sala del raduno dopo che almeno una squadra ha ucciso il mostro nella sessione corrente. A quel punto, potrete riscattare solo tre o quattro armi a scelta tra quelle in premio, perciò esaminatele bene prima di decidere e ricordate che troverete sicuramente anche il tipo di arma che state impugnando nel momento in cui accedete al bottino. Le armi Safi possiedono una serie di parametri iniziali molto simili in termini di affinità, attributi, acutezza e via discorrendo, ma il tipo di attributo è casuale, così com'è casuale la cosiddetta abilità risvegliata assegnata a ogni arma. Questa abilità può aumentare i singoli parametri come attacco, acutezza, affinità e così via di un valore che va dal grado I al grado VI: più è alto è il grado, e quindi il valore del bonus, più rara è quella abilità risvegliata.
Il bello, però, deve ancora venire. Il menù Migliora del fabbro aprirà una nuova interfaccia quando selezionate un'arma Safi. In questa schermata potrete quindi spendere le dracoliti guadagnate sconfiggendo il Safi'jiva e aumentare il livello di risveglio dell'arma: raggiunta una certa soglia, potrete scegliere una tra le tre nuove abilità casuali che potrete quindi aggiungere all'arma, fino a raggiungere un massimo di cinque abilità in totale, che ovviamente potrete anche sostituire in futuro. E ancora non è finita. Se nessuna delle abilità generate è di vostro gradimento, potete sempre scartarle e ritentare, accumulando contemporaneamente un bonus alla qualità delle prossime abilità che usciranno in questa specie di slot machine. È una meccanica che ricorda molto il perfezionamento delle statistiche in Diablo III e che offre un'incredibile varietà e vastità di opzioni, senza contare che le armi risvegliate cambiano persino aspetto dopo aver raggiunto un certo livello di potenziamento.
Come se tutto ciò non bastasse, il bacino di abilità risvegliate contempla persino le abilità speciali dei vari completi di armature. C'è un piccolo inghippo, però. Prendiamo la suddetta abilità Tocco del maestro: nel caso in cui dovreste trovarla, potrete assegnarla all'arma una volta soltanto e soltanto di un livello. Questo significa che vi serviranno comunque due pezzi dell'armatura del Teostra per sbloccare quel potere specifico; tuttavia, l'opportunità di svicolare un pezzo di armatura, assegnando un'abilità da completo all'arma, garantisce una libertà tutta nuova che cambierà totalmente il meta. Per fare un esempio, restando in tema, potreste comunque approntare una build con Tocco del maestro (due pezzi dell'armatura del Teostra più un livello sull'arma) e Risveglio venadrago (tre pezzi dell'armatura del Safi'jiva) allo stesso tempo. Dulcis in fundo, le nuove armi Safi possono essere potenziate esattamente come quelle vecchie: essendo rarità 12, potrete aggiungere slot, aumentare attacco, affinità e così via, persino sbloccare l'effetto Rigenerazione che vi aiuterà a sostenere i danni di Risveglio venadrago.
Il futuro di Iceborne?
Tra queste opportunità incredibili e le potenzialità delle nuove armi, è inutile sottolineare che siamo assolutamente curiosi di capire in che direzione Capcom si muoverà con l'endgame: le armi Safi praticamente rendono obsoleta qualunque altra arma disponibile in precedenza, comprese quelle dello Zinogre Stigeo che abbiamo sbloccato neanche due settimane fa. La soluzione congegnata per la personalizzazione e il potenziamento delle nuove armi è semplice ma geniale, garantisce una libertà incredibile e siamo convinti che dovrebbe essere adottata anche in futuro. È chiaro che Capcom ha imparato tantissimo dall'assedio del Kulve Taroth e ha fatto tesoro dei feedback dei giocatori. Questi ultimi, per esempio, si sono lamentati dell'eccesso di materiali accumulati inutilmente nel precedente assedio: ecco che ora potremo riciclarli dall'Alchimista e trasformarli in dracoliti o armi Safi. Funziona tutto meravigliosamente, insomma... eccetto il Safi'jiva, un mostro gigantesco, impegnativo, ma un po' troppo banale e ripetitivo nelle dinamiche di scontro. La svolta è comunque significativa e ora possiamo solo incrociare le dita e sperare che, in futuro, ci saranno nuovi assedi ancora più divertenti e sofisticati.
