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Moonbreaker, abbiamo provato il nuovo gioco di Unknown Worlds scritto da Brandon Sanderson

Abbiamo provato Moonbreaker, l'interessante progetto di Unknown Worlds, gli autori di Subnautica, scritto da Brandon Sanderson.

PROVATO di Luca Forte   —   03/10/2022

Se c'è una cosa che i videogiochi di Warhammer non sono stati in grado di replicare è la passione per i modellini in scala, delle statue in miniatura che gli appassionati più dotati sono in grado di trasformare in vere e proprie opere d'arte colorandole con cura e passione. È impossibile, infatti, replicare la sensazione tattile e la precisione certosina necessaria per dipingere i diversi dettagli in digitale, avranno pensato i vari studi che si sono alternati nella creazione di videogiochi ispirati al prolifico mondo di Games Workshop.

Non potendo contare su questa licenza, Unknown Worlds, lo studio che ha creato il bellissimo Subnautica, ha deciso di mettersi in proprio e creare un universo popolato da strane e bellicose creature, da gettare all'interno di piccole arene per scoprire chi è la più forte.

Non contenti hanno chiamato Brandon Sanderson, autore di saghe come Mistborn, Le Cronache della Folgoluce e la Saga del Conciliatore, che, essendo un fan di Subnautica, ha partecipato volentieri alla creazione del nuovo progetto del team.

Il primo frutto di tale collaborazione è un curioso strategico a turni che mescola alcuni elementi degli Auto Chess con, appunto, le miniature da collezionare e colorare. Noi, essendo in accesso anticipato, abbiamo provato Moonbreaker e vogliamo raccontarvi quello che abbiamo scoperto.

Un editor potente

L'editor di Moonbreaker
L'editor di Moonbreaker

La prima cosa sulla quale ci siamo gettati è, ovviamente, il potente editor di Moonbreaker. Nonostante il gioco sia ancora in fase di sviluppo, Unknown Worlds lo ha pubblicato forte di un vero e proprio editor grafico grazie al quale poter personalizzare le proprie miniature.

Grazie ad esso non solo è possibile ammirare l'ottimo lavoro svolto dagli artisti e dagli ingegneri di Cleveland, che per il gioco hanno creato tantissimi modelli in 3D tutti piuttosto ispirati, ma è anche possibile personalizzare queste creazioni a proprio gusto. Gli strumenti per farlo sono piuttosto standardizzati, si va da 6 differenti "pennelli" a un'ampia palette di colori, ma consentono di sbizzarrirsi e di ottenere gli effetti più disparati. Ovviamente bisognerà agire sullo zoom e manipolare il modellino per raggiungere i punti più nascosti e avere il risultato migliore, ma già in pochi minuti si è in grado di cambiare volto al proprio esercito.

Personalizzare il proprio esercito è una delle caratteristiche principali di Moonbreaker
Personalizzare il proprio esercito è una delle caratteristiche principali di Moonbreaker

Ma, esattamente come nelle realtà, coloro con maggior talento e passione potranno spendere più tempo tra le pieghe dell'editor per ottenere risultati decisamente più apprezzabili di quelli che abbiamo ottenuto noi.

Terminato il proprio capolavoro si potrà decidere se schierarlo o affidarsi alla comunque ottima colorazione standard delle truppe.

Il gameplay di Moonbreaker

Il gameplay a scacchi di Moonbreaker
Il gameplay a scacchi di Moonbreaker

Le "stranezze" di Moonbreaker non sono finite qui. Anche il gameplay, infatti, è piuttosto originale e mescola elementi di uno strategico a turni alla XCOM con altri che sembrano presi di peso dagli scacchi automatici stile Auto Chess o dai giochi di carte collezionabili.

Innanzitutto Moonbreaker è al momento un gioco 1 contro 1 nel quale è possibile sfidare avversari online o il computer. Lo scopo del tutto è, ovviamente, battere l'avversario e per farlo bisogna azzerare i punti vita del suo capitano. Come è facile immaginare il capitano è l'unità più forte a disposizione dei giocatori, quella con la quale si cominciano le partite e con più vitalità. Ogni capitano ha un suo stile di gioco e dei suoi poteri che andranno sfruttati per battere l'avversario: c'è quello forte, ma dal raggio limitato a quello in grado di colpire i nemici dalla distanza.

I poteri di Moonbreaker sono ricaricabili
I poteri di Moonbreaker sono ricaricabili

Ad ogni turno il giocatore otterrà degli speciali cristalli, una valuta di gioco che viene utilizzata sia per comprare nuove unità, sia per attivare i poteri speciali a disposizione dei combattenti. Ognuno di loro, infatti, in un turno può muoversi una volta e colpire, ma ha anche una mossa speciale che consuma cristalli. Queste sono diverse a seconda della tipologia di unità: i cecchini guadagnano in mira se stanno fermi, alcune unità possono usare un rampino per avvicinare i nemici lontani e altre possono schermare gli alleati.

Le opzioni sono tante e il saper gestire nel migliore dei modi le risorse scarse è la chiave per la vittoria. Ad ogni turno, infatti, si dovrà decidere se e come spendere i cristalli, evocando unità, utilizzando mosse speciali o mettendoli da parte per il turno successivo.

Le arene di Moonbreaker hanno alcune coperture
Le arene di Moonbreaker hanno alcune coperture

A questo va considerata anche la morfologia delle mappe, che possono avere delle coperture più o meno efficaci, oltre che la presenza di bonus casuali da raccogliere e eventualmente sfruttare. Come ultimo elemento da tenere a mente ci sono dei poteri speciali che non costano cristalli, ma hanno un tempo di ricarica da sfruttare al meglio. All'inizio di ogni partita vi verranno proposte tre coppie casuali tra le quali scegliere la vostra, in base a quello che penserete sarà il vostro atteggiamento in partita.

In questo modo in Moonbreaker si compone turno dopo turno una sorta di scacchiere nel quale lo scopo sarà quello di abbattere il "re" prima che lo faccia l'avversario. Come fare dipenderà dalla squadra assemblata e da come si utilizzeranno le risorse, in una sfida dal buon livello strategico.

Bello, ma…

Gli efftti speciali di Moonbreaker sono piuttosto scarni
Gli efftti speciali di Moonbreaker sono piuttosto scarni

Sottolineando ancora una volta che il gioco è in accesso anticipato, proviamo a delineare quelli che per il momento sembrano essere i punti deboli di Moonbreaker. Innanzitutto l'interfaccia di gioco non è chiarissima, l'assenza di una scacchiera rende più facile sbagliare un posizionamento o incappare in un ostacolo che influenza la mira. Inoltre ci è sembrato che le unità normali siano un po' troppo deboli e spesso non si riesce nemmeno a schierarle che sono già KO. Inoltre qualche effetto o qualche animazione in più non avrebbe guastato: è vero che sono "statuine", ma il vantaggio di avere le cose digitali è che non c'è un vero impedimento fisico a limitare questo genere di cose.

Infine segnaliamo il fatto che le unità da sbloccare per il momento non sono tantissime e soprattutto che l'apporto di Sanderson, allo stato attuale, è tutto da vedere: tra partite online e altre contro la CPU c'è stato davvero poco spazio per la lore e la narrativa.

Moonbreaker è un esperimento interessante che mescola la passione per il collezionare e il colorare le statuine con un interessante gioco di strategia e turni. Se nei prossimi mesi gli sviluppatori riuscissero ad arricchire l'esperienza con nuove unità e mappe, a sfruttare meglio la collaborazione con Sanderson e a rendere ancora più interessante, vario e intenso il gameplay, potremmo trovarci di fronte ad un'opera davvero interessante.

CERTEZZE

  • Ottimo editor per personalizzare le unità
  • Tecnicamente già solido
  • Mescola genere in maniera intrigante

DUBBI

  • Poche unità e mappe
  • Sanderson dov'è?