Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di partecipare a una tavola rotonda con Visual Concept in cui ci sono stati presentati alcuni elementi chiave dell'esperienza ludica di NBA 2K22. La presentazione non ci ha permesso di vedere il gioco in movimento, ma ci ha soprattutto permesso di comprendere il cuore delle novità che Visual Concept ha intenzione di introdurre nel prossimo appuntamento con la serie. Come l'anno precedente, il nuovo capitolo del franchise uscirà per PC, PlayStation 4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch e presenterà due versioni, ovvero una Standard Edition e una Edizione dedicata al 75esimo anniversario dell'NBA. Ora però scopriamo quanto raccontatoci da Visual Concept su NBA 2K22.
Novità sul parquet
Ascoltando i ragazzi di Visual Concept, il focus emerso è divisibile in due macro aeree: l'esperienza sul campo e l'esperienza ludica con MyTeam e MyCareer, le modalità principe del gioco. Partendo dal primo punto, il concetto principale ribadito dal team è stata la volontà di creare due esperienze separate, ma altrettanto uniche, per quanto riguarda la versione di nuova generazione e quella per la generazione passata (che, piaccia o meno, comprenderà anche la versione PC). L'idea è stata quella di proseguire sulla falsariga di quanto fatto nella passata edizione visti gli ottimi responsi da parte del pubblico. La tangibilità dei passi avanti in termini di gameplay è chiaro che si sentiranno maggiormente su PlayStation 5 e Xbox Series S/X, ma nel corso della presentazione gli sviluppatori hanno promesso novità e spunti interessanti rispetto al passato anche per chi intende giocare il gioco sulle altre piattaforme. Il discorso si è concentrato maggiormente su due aspetti: il sempre più profondo e particolareggiato feeling della fisicità, la difesa e il tiro.
I tre aspetti sono estremamente collegati, in quanto l'idea è quella di offrire un feeling differente in base al giocatore utilizzato e alla sua fisicità, da unire a un sistema rivisto per quanto riguarda il tiro, il blocco in difesa ma anche l'animazione per rubare palla. Specialmente a seguito dei feedback ricevuti con NBA 2K21, l'intenzione è di rivedere diversi sistemi (soprattutto quelli legati al tiro) in modo da dare più spazio all'abilità del giocatore. Sul parquet reale si parla spesso di "giocate ad alto QI", e l'idea di Visual Concept è quella di provare a gratificare un giocatore che prova a rischiare affidandosi alla sua abilità, e non a una sorta di "roulette russa" come in certi casi poteva sembrare gli anni passati. Queste novità sono legate a stretta mandata su un lavoro più approfondito fatto sulle animazioni, e sono state rese possibili anche grazie a un forte lavoro di motion-capture che il team di sviluppo aveva già in programma per la passata edizione ma che è stato rimandato a causa della pandemia del 2020.
Le principali modalità
Superato il discorso gioco sul campo, la discussione si è spostata sulle modalità. Il primo punto toccato riguarda il MyTeam, e in questo caso il cuore pulsante dell'esperienza riguarda le Stagioni. Per Visual Concept i feedback ricevuti con NBA 2K21 sono serviti per proporre quest'anno un sistema di stagioni più profondo e dinamico, col risultato che - promette il team - l'approccio al gioco cambierà drasticamente nel corso delle stagioni, andando a offrire un'esperienza che potrà essere diametralmente opposta tra la prima e l'ultima stagione, ma anche tra la prima e la terza ad esempio.
La citazione più lampante riguarda anche la recente nona stagione di NBA 2K21 dedicata a Space Jam. Dalle ricompense ai modi di giocare, passando per i contenuti, la parola più volte ripetuta dagli sviluppatori è stata proprio "evoluzione". Per rappresentare questo concetto è stata utilizzata una nuova entrata nel roster di contenuti del MyTeam, ovvero una modalità draft nella quale creare la propria formazione scegliendo da un pool prestabilito di giocatori. Questo pool verrà aggiornato e modificato nel tempo e la varietà offerta nel corso delle stagioni dovrebbe assicurare sempre nuovi stimoli per tornare a giocare.
Una volta raccontate le novità del MyTeam, si è entrati nell'ultimo punto della presentazione, ovvero la modalità MyCareer. Qui l'idea di Visual Concept è stata quella di proporre un'esperienza che fosse più immersiva rispetto alla precedente e che garantisse un maggiore controllo sulla carriera del proprio alter ego al giocatore. Per fare ciò sono stati uniti i concetti di Città e carriera andando a creare uno spazio social in cui ogni giocatore possa esprimere la sua personalità ma anche il suo progresso nella carriera. La volontà era quella di rendere la Città un punto di incontro non tra freddi avatar, ma tra atleti con una storia e un bagaglio di esperienze: insomma, un modo per rendere l'hub social più vivace, interessante e personale.
Spesso sappiamo che la personalità di un atleta NBA si riflette anche al di fuori del campo da basket, e per questo motivo Visual Concept ha pensato di introdurre la possibilità di gestire la carriera del giocatore anche dal punto di vista delle ambizioni extra-campo. Non sappiamo ancora come questo avverrà, ma nel frattempo ad essere citati sono stati il mondo del lusso, della moda e della musica. Ed è qui però che vedremo una delle principali spaccature tra la versione next-gen e quella per le console passate, poiché la Città e le sue novità saranno una esclusiva delle versioni PS5 e Series S/X, mentre sulle altre piattaforme i giocatori avranno una nuova versione del Vicinato (The Neighborhood) ambientata su una nave da crociera in viaggio tra diverse località. Sempre per quanto riguarda la Città, interessanti le aggiunte nelle scelte del 1v1 e del 3v3 che ora proporranno sia partite contro altri giocatori che contro l'IA.
Anche se breve, la presentazione ci ha permesso di capire l'idea di base dietro alla strada intrapresa da Visual Concept con NBA 2K22. L'intenzione di concentrarsi sull'abilità del giocatore così come sulla possibilità di avere un controllo a 360 gradi sulla vita del proprio alter ego sono scelte che potranno non sembrare rivoluzionarie ma che indubbiamente permettono alla serie di muovere nuovi passi verso l'idea di simulazione totale.