Durante un recente evento abbiamo potuto vedere all'opera Red Solstice 2: Survivors di cui vi abbiamo già raccontato le nostre impressioni. Assieme al titolo Ironward però, abbiamo potuto provare il nuovo gioco sviluppato da Fun Labs: Open Country. Si tratta di un particolare titolo che unisce il genere survival ai giochi di caccia e pesca e che vuole offrire un approccio stratificato e profondo a una componete che negli ultimi tempi ha assunto maggiore rilievo nei videogiochi. Dopo averlo potuto testare in anteprima dunque, siamo pronti a dirvi la nostra su Open Country nel nostro provato nel titolo.
Canna da pesca e fucile in spalla
La peculiarità di Open Country risiede nella visione survivalistica della battuta di caccia. Celebri per le serie Cabela e Rapala dedicate a caccia e pesca, i Fun Labs hanno pensato di inserire la loro expertise all'interno di un contesto open world survival in terza persona, andando quindi a rendere più profonda e stratificata la parte di procacciamento del nutrimento all'interno di un contesto ludico che ti spinge a dover sopravvivere il più possibile come scopo del gioco. Il mondo sarà composto da tre aree corrispondenti ad altrettante stagioni e caratterizzate ovviamente da biomi differenti in cui troverete animali e sfide sempre diversi. Durante la nostra prova gli elementi chiave emersi ruotano essenzialmente su tre pilastri: la caccia, la costruzione e la gestione dei parametri vitali.
Il primo punto si basa su tecniche abbastanza realistiche di battute di caccia. Da soli o assieme al vostro segugio (sì, è accarezzabile e serve per aumentare il vostro rapporto) dovrete seguire le tracce dell'animale, evitare di fare rumore, tenere conto della direzione del vento e di quanto siete visibili all'interno dell'ambientazione e poi colpire con una delle armi a disposizione. Proprio la componente di "shooting" è interessante, le armi (17 in totale, 5 da mischia e 12 da distanza) hanno ognuna un feeling distinto e la differenza di caccia tra l'utilizzo di un arco, di un fucile a pompa o di un fucile da cecchino si sente eccome sia nella mira che nell'approccio.
Il secondo grande punto è la costruzione. Ogni vostra azione dovrà essere accompagnata da un utilizzo di mezzi di trasporto nel caso di grandi distanze, ma dovrà essere soprattutto finalizzata alla vostra sopravvivenza che, quasi sempre, passerà inevitabilmente dagli accampamenti. Cucinare, dormire, depositare le risorse, saranno elementi fondamentali che potrebbero fare davvero la differenza nelle vostre sessioni. Quello che ci siamo trovati di fronte è stato sicuramente un comparto strutture interessanti e ricco di opzioni che sembra in grado di offrire una discreta varietà a questa componente del titolo.
Infine l'ultimo punto è la gestione dei parametri vitali. Durante la vostra esperienza in Open Country andranno gestite la fame, la sete e la temperatura corporea. Sarà importante dunque non solo tenere sempre d'occhio i parametri ma essere preparati a gestire le esigenze. Per questo motivo oltre all'accampamento sarà importante essere pronti a cucinare anche in situazioni di emergenza, avere all'interno dello zaino le giuste risorse quando si va a caccia e anche essere vestiti nel modo corretto in base all'ambiente e all'orario del giorno. Si potranno anche gestire delle abilità del personaggio, andando ad aumentare i parametri, la resistenza e l'abilità in determinati contesti. Questo permetterà di affrontare adeguatamente le sfide che l'ambiente di gioco nasconde essendo potenzialmente sempre pronti a tutto.
Pur trovandoci davanti a un titolo venduto a prezzo super budget (14.99 euro), in ambito tecnico siamo rimasti sorpresi da quanto visto. Chiaramente per il livello produttivo non ci aspettavamo di essere di fronte a un titolo rivoluzionario, ma per quanto proposto gli ambienti di gioco si sono rivelati estremamente immersivi, con le battute di caccia che hanno giovato della minuzia nella cura degli scenari. La caccia al cervo ad esempio sfrutta appieno la possibilità di nascondersi nell'erba e l'illuminazione ci è sembrata soddisfacente. Qualche dubbio ce lo lasciano alcune texture (come ad esempio quelle delle rocce) ma nel complesso la cura nel dettaglio è ottima. Qualche animazione, soprattutto nella corsa per il giocatore e anche il piazzamento delle costruzioni ci hanno lasciato un po' perplessi non essendo sempre perfette e causando qualche piccolo bug.
Nel complesso la breve prova di Open Country ci ha soddisfatto, mettendoci davanti a un titolo interessante che prova a dare enfasi alle sessioni di caccia all'interno di un gioco survival, La gestione dei parametri vitali, la stratificazione di approccio di animale in animale e il differente feeling delle armi ci hanno colpito, mentre ci lascia qualche dubbio la gestione delle abilità. Manca poco all'uscita del gioco e dunque proveremo sicuramente a sciogliere tutte le riserve del titolo Fun Labs in sede di recensione.
CERTEZZE
- Ottimo feeling delle armi
- Buon livello di sfida
- L'ambiente è immersivo
DUBBI
- Qualche incertezza tecnica
- Va valutato nella varietà di situazioni e sfide nella sua totalità