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Red Solstice 2: Survivors, l'anteprima

Siamo tornati a vedere in azione Red Solstice 2: Survivors prima del lancio il mese prossimo

ANTEPRIMA di Luca Porro   —   06/05/2021

Abbiamo avuto già modo nei mesi passati di parlarvi di Red Solstice 2: Survivors, un titolo strategico a visuale isometrica con una forte componente online. Siamo tornati a testare il gioco, questa volta anche la componente single player, e dunque possiamo darvi un'ulteriore impressione sul titolo a poco più di un mese dalla sua uscita che vi ricordiamo essere il 17 giugno. Ecco dunque le nostre impressioni sul gioco nell'anteprima di Red Solstice 2: Survivors.

Pallottole e budella

Red Solstice 2: Survivors: fuoco e fiamme
Red Solstice 2: Survivors: fuoco e fiamme

Partiamo dalla prova della campagna, componente che non avevamo potuto toccare la prima volta. Il nostro test si è concentrato su tre missioni disponibili nella build messa a disposizione dal team di sviluppo e 505 Games. Red Solstice 2: Survivors offre una campagna single player interessante per il genere di appartenenza. Il cuore dell'esperienza single player è infatti molto diverso dalla componente online sebbene ne condivida le meccaniche. Qui, in questa modalità (rispetto alle Schermaglie), emergono una serie di lati strategici e di riflessione che spezzano il ritmo frenetico delle fasi d'azione. Sostanzialmente, senza entrare nel merito della trama (poco approfondita finora e a nostro avviso comunque marginale rispetto al gameplay), il vostro obiettivo sarà quello di scansionare il pianeta in lungo e in largo trovare punti di interesse e eseguire missioni di diverso tipo. Dalla perlustrazione di aree infestate dai mostri per il recupero di materiali, fino alla scorta di convogli e così via. Proprio la gestione delle risorse sarà una componente essenziale nella campagna. La sconfitta non sarà infatti solo una ferita nel vostro orgoglio di giocatori ma anche una perdita di risorse (di poco conto o ingenti in base alla missione) che potrebbe mettervi in situazioni problematiche. Meglio una ritirata che una sconfitta, questo è il motto che dovrete accettare.

Questo focus sulle risorse, narrativo e tecnico, garantisce una connessione tra le varie fasi strategiche, di programmazione e di azione. All'interno della campagna vi è poi tutta le questione gestionale del vostro team. Scegliere con quali e quante classi comporre il team, migliorare l'aspetto ma anche l'equipaggiamento dei vostri soldati e comprendere le loro caratteristiche al meglio sarà essenziale. Come dicevamo però, l'esperienza generale del titolo Ironward si basa sulla cooperazione tra utenti fuori dalla modalità campagna. A collegare queste due esperienze è un gameplay tosto e duro, che lascia poco spazio all'improvvisazione.

Red Solstice 2: Survivors: tanti nemici e tanti proiettili
Red Solstice 2: Survivors: tanti nemici e tanti proiettili

E proprio su questo punto vorremmo soffermarci. Che siate amanti delle esperienze cooperative a orde o che siate appassionati di campagne single player strategiche, quello che dovete aspettarvi da Red Solstice 2 è un gameplay brutale, che non permette errori e che non è di certo adatto a tutti. L'idea di Ironward, nel passaggio sotto l'ala di 505 Games era quella sì di arrivare a un pubblico più ampio rispetto a quello raggiunto con il primo capitolo, ma comunque rivolgendosi sempre a un pubblico di appassionati del genere. Il gameplay nelle fasi di azione di Red Solstice 2 rappresenta proprio questo concetto. Le varie classi disponibili, assalto, medico, pesante, demolitore, tiratore scelto e ricognitore, hanno ognuna delle situazioni ben definite in cui eccellere e offrono vantaggi e svantaggi situazionali all'insieme del team. Il primo passo per non partire sconfitti è comprendere tutte le dinamiche delle classi. Gestione della folla, dps, possibilità di subire tanti danni, classi strategiche per creare trappole, questo genere di competenze vi garantirà l'efficacia delle vostre strategie, ma anche la conoscenza di quale soldato si integra meglio all'interno di un team composto da altri giocatori.

Entrando poi nel merito dell'azione, la visuale isometrica e l'azione istantanea garantita dal controllo con mouse e tastiera (non ci sarà almeno al lancio la possibilità di utilizzare il pad) vi permetteranno di tenere l'area sott'occhio e gestire al meglio le possibilità offerte dal level design. Case, tunnel, strade, ripari contestuali ma anche vie di fuga in caso di ritirata sono perfettamente controllabili e l'atmosfera offerta dall'ottimo lavoro sugli effetti vi permetteranno di provare diverse sensazioni tra quella di una costante oppressione nelle fasi con orde di nemici numerose. Il movimento dunque, e il fuoco (variabile a seconda di armi o gadget della classe utilizzata) ma anche le abilità peculiari. Ogni soldato infatti avrà delle skill in grado di offrirvi più opzioni sul campo di battaglia, basti pensare allo scudo esteso portatile dell'assalto ad esempio. Questa classe infatti permetterà al team di essere più aggressivo anche in zone dove si è più esposti piazzando uno scudo dietro il quale tutta la squadra può sparare essendo riparata dai nemici. Chiaramente un'azione alle spalle, un'orda numerosa difficile da controllare o un cattivo posizionamento dello stesso sono variabili che offrono anche delle preoccupazioni sul corretto utilizzo necessario delle abilità per non avere degli svantaggi.

Qualche dubbio permane

Red Solstice 2: Survivors: uno dei menù
Red Solstice 2: Survivors: uno dei menù

In sostanza, la varietà di nemici e di situazioni ci ha convinto, così come alcune dinamiche della componente orda online e anche l'aspetto tecnico. A lasciarci più perplessi è l'effettiva efficacia della campagna. Narrativamente il titolo ci è sembrato piuttosto anonimo, sia nei trailer mostrati sia nelle missioni giocate e la parte strategica e di pianificazione delle azioni al di fuori delle operazioni sul campo era troppo poco approfondita in sole tre missioni per poter essere valutata. Non sappiamo ad esempio se sul lungo periodo la varietà sarà notevole e se l'impervia curva di difficoltà verrà fronteggiata con qualche meccanica stratificata che con il potenziamento del team di soldati nel tempo risulterà molto soddisfacente. Per quanto riguarda il resto invece, crediamo da quanto visto che la vera natura sia quella cooperativa.

Il gioco è pensato per mettere a dura prova la cooperazione tra i membri della squadra, opprimendo il giocatore con orde aggressive di nemici e situazioni in cui le scelte devono essere repentine e non campate per aria. Questo offre sia una sfida incredibile per i giocatori, sia un modo per crescere attraverso gli errori. Per quanto riguarda l'interfaccia invece, il titolo ci è sembrato alla volte poco chiaro, quasi caotico. Più attenzione e pulizia oltre a una maggiore profondità di alcune spiegazioni sicuramente avrebbe giovato.

Red Solstice 2: Survivors è un titolo interessante che si posiziona in quel range di prodotti che hanno le potenzialità per crearsi una nicchia di giocatori ma che spesso soffrono di qualche problematica estremamente impedente. Questa prova conferma le nostre impressioni precedenti e allo stesso tempo non scioglie alcuni dei dubbi più grossi sul titolo. La campagna ci è sembrata ancora troppo fumosa per essere giudicata, mentre le meccaniche che emergono dal gameplay dimostrano come il gioco voglia puntare sulle dinamiche di cooperazione tra utenti. Quanto e come i giocatori supporteranno il gioco invece, sarà il vero ago della bilancia tra successo o meno di Red Solstice 2: Survivors.

CERTEZZE

  • Difficile e punitivo in maniera soddisfacente
  • Lascia spazio solo a strategie efficaci e massima coordinazione
  • La sensazione di oppressione è ben gestita

DUBBI

  • Le missioni della campagna non ci hanno entusiasmato
  • Interfaccia poco chiara e caotica
  • Sarà fondamentale il supporto degli appassionati