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Praey for the Gods, provato l'action adventure ispirato a Shadow of the Colossus

A oltre due anni di distanza dall'ultimo provato di Praey for the Gods, abbiamo voluto verificare i progressi dell'action adventure ispirato a Shadow of the Colossus.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   17/08/2021

Rispetto a quando abbiamo provato Praey for the Gods per la prima volta, all'inizio del 2019, il titolo di No Matter Studios è cambiato molto, soprattutto in termini di presentazione, atmosfere e rifiniture. Parliamo di un progetto portato avanti da tre sole persone, che chiaramente non può contare sulle risorse di una produzione tripla A ma che compie i propri progressi in maniera costante, pur a piccoli passi.

Come detto, la differenza rispetto agli esordi si vede e si sente, tanto che ormai i contenuti che il team introdurrà in vista della versione finale sono già stati stabiliti e risultano in lavorazione (qui potete consultare la roadmap ufficiale), ma l'uscita ad aprile 2021 non si è concretizzata per ragioni di forza maggiore: uno dei tre autori ha avuto un'inaspettata emergenza familiare che lo ha tenuto lontano, rallentando inevitabilmente lo sviluppo.

Vediamo, a distanza di qualche tempo, com'è Praey for the Gods nel nostro provato.

Struttura

Praey for the Gods, la protagonista del gioco
Praey for the Gods, la protagonista del gioco

Per chi ancora non lo conoscesse, Praey for the Gods è un titolo che si ispira in maniera palese a Shadow of the Colossus, quantomeno dal punto di vista della sua struttura: nell'ambito di un'ampia mappa aperta e misteriosa, la protagonista dell'avventura viene incaricata in qualche modo di trovare ed eliminare un gruppo di gigantesche creature che sembra siano responsabili dell'inverno perenne in cui versa il mondo.

La procedura che dunque si ripete di volta in volta è quella di affrontare una fase esplorativa molto libera e ben poco guidata, individuare il colosso di turno (nell'attuale versione in Accesso Anticipato ce ne sono sei, ma altri due arriveranno in tempo per il lancio, insieme alle varie interconnessioni narrative proprie di un vero story mode), trovare il modo di "scalarlo" per raggiungere i suoi punti vitali, che hanno la forma di grossi pulsanti di pietra, e premerli finché non si spengono, determinando la morte del gigante.

Gameplay

Praey for the Gods, il scontro con il primo colosso
Praey for the Gods, il scontro con il primo colosso

Se la formula del gioco è, come detto, del tutto simile a quella del capolavoro diretto da Fumito Ueda, lato gameplay le contaminazioni risultano legate principalmente a The Legend of Zelda e ai survival game tradizionali. Se nelle precedenti versioni questi ultimi aspetti rappresentavano un elemento costante e vincolante dell'esperienza, è ora possibile selezionare in partenza il grado di realismo, diciamo così, e stabilire dunque quanto incidano fattori come la fame, il freddo e la stanchezza sulla salute della protagonista.

Per questa nuova prova abbiamo preferito un approccio pavido, provando a spingerci più in là possibile e dunque a esplorare i boss fight senza troppe distrazioni. Quelli che avevamo completato in precedenza sono filati via in maniera piuttosto liscia, per gli altri abbiamo dovuto faticare un po' di più o evitare volutamente di scoprire troppo in vista di quella che sarà l'uscita ufficiale di Praey for the Gods: qualche sorpresa alla fine è sempre meglio riservarsela.

Un dei colossi che la protagonista dovrà abbattere in Praey for the Gods
Un dei colossi che la protagonista dovrà abbattere in Praey for the Gods

Proprio in vista del lancio si notano tanti piccoli dettagli che però fanno la differenza, dalla fisica dei salti e dei movimenti in generale a quella dell'arrampicata, decisamente ripulita dai glitch che la affliggevano in tante situazioni e che davano appunto l'idea di un prodotto ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo. Insomma, non c'è dubbio che tutto il fulcro dell'esperienza, ovverosia gli scontri con i boss, sia stata migliorata e risulti ora pronta per un debutto ufficiale.

Modifiche e ottimizzazioni ci sono state anche sul fronte dell'interfaccia, che tuttavia rimane oscura e misteriosa sotto diversi frangenti per quanto concerne i risvolti survival e il potenziamento, la riparazione e lo smantellamento dell'attrezzatura. Allo stesso modo, i combattimenti con le creature che di tanto in tanto fuoriescono dalla neve sono ancora viziati da un senso di approssimazione, specie per la rilevazione delle collisioni.

Realizzazione tecnica

Praey for the Gods include un dispositivo che consente di planare verso nuove zone
Praey for the Gods include un dispositivo che consente di planare verso nuove zone

Una direzione artistica maggiormente ispirata, che va di pari passo con una grafica più rifinita e sofisticata, è senza dubbio una delle prime cose che si notano di questa ultima versione Early Access di Praey for the Gods in vista del grande passo verso l'uscita. C'è stata una grande attenzione nei confronti delle inquadrature, dei tempi delle riprese, delle atmosfere e al contempo una limatura delle ingenuità tecniche presenti, laddove possibile.

Su di un PC con i5 10400 e RTX 3070 il gioco si muove senza grossi problemi a 4K e 60 fps tenendo quasi tutti gli effetti al massimo, anche se esagerare con i dettagli delle pellicce crea grossi problemi di performance durante il secondo boss fight, quello con l'enorme verme che spunta dal lago e che vanta una pelliccia più folta degli altri colossi.

Praey for the Gods, uno dei colossi è una sorta di gigantesco uccello
Praey for the Gods, uno dei colossi è una sorta di gigantesco uccello

Le regolazioni grafiche sono aumentate, a tutto vantaggio della scalabilità dell'esperienza, e contestualmente si è verificato un miglioramento dell'effettistica. Non siamo ai livelli di una produzione visivamente solidissima, ma per un team di sviluppo composto da tre persone parliamo comunque di risultati miracolosi. Bene l'accompagnamento musicale, sebbene spesso poco valorizzato nella sua essenzialità.

Alcuni aspetti che ancora mancano, ad esempio una personalizzazione completa dei controlli (ma quantomeno ci sono dei layout differenti che consentono di gestire i comandi in maniera più consona rispetto agli action adventure), i lock-on e altro ancora arriveranno, come detto, con la versione 1.0. Quando? Ancora presto per dirlo, ma speriamo che ormai i ragazzi di No Matter Studios siano vicini al traguardo.

Praey for the Gods si avvicina al lancio in una forma sostanzialmente migliore rispetto a quella di due anni fa, con tanti accorgimenti piccoli e grandi che ottimizzano la godibilità generale dell'esperienza e aggiungono un certo grado di personalità al progetto, che sulle prime sembrava un semplice e fin troppo derivativo omaggio a Shadow of the Colossus. Ci sono ancora aspetti che necessitano di rifiniture, anche importanti, e la speranza è che il team ce la faccia a superare le ultime difficoltà per arrivare finalmente al debutto su PC e console.

CERTEZZE

  • Tanti miglioramenti più o meno rilevanti
  • Belle atmosfere, ottimo design dei colossi
  • Direzione artistica e comparto tecnico ben rifiniti

DUBBI

  • Alcuni aspetti necessitano ancora di attenzione
  • Combattimenti "normali" approssimativi
  • L'approccio survival prende un po' il sopravvento in alcuni frangenti