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Le migliori 5 introduzioni a cartoni animati dei Tales of

Mancano poche settimane all'uscita di Tales of Arise: ripassiamo le introduzioni a cartoni animati che ci sono piaciute di più dal 1997 a oggi.

SPECIALE di Christian Colli   —   17/08/2021

Tra il capostipite Tales of Phantasia e l'imminente Tales of Arise sono passati ventisei anni: la serie Bandai Namco è cambiata tantissimo nel corso del tempo e oggi è diventata un brand famoso in tutto il mondo, uscendo dalla nicchia in cui è rimasta confinata insieme a molti altri JRPG. Una delle caratteristiche che meglio l'ha contraddistinta è la scelta di impiegare una lunga sequenza a cartoni animati per introdurre il gioco di turno prima della schermata principale.

In realtà, la serie ha cominciato a sfoggiare queste cinematiche solo dal secondo capitolo, Tales of Destiny, che risale al 1997, sfruttando il supporto ottico di PlayStation: in seguito, Namco produsse retroattivamente una sequenza d'apertura animata anche per Tales of Phantasia, quando lo portò sulla console Sony nel dicembre del '98. E da allora l'introduzione animata non è più mancata e, anzi, è stata spesso affidata a studi e cantanti prestigiosi, lasciando che fosse svelata qualche tempo prima dell'uscita di ogni gioco, come fosse una specie di rituale attesissimo dai fan del marchio.

Tales of Arise, in uscita il 10 settembre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X e PC, riporta la serie sotto i riflettori ben cinque anni dopo la distribuzione del precedente Tales of Berseria. Pur essendo un titolo cross-generazionale, Bandai Namco ha promesso che Tales ha fatto importanti passi avanti sia in termini tecnici che di gameplay, che potremo cominciare a valutare con mano grazie alla demo che sarà disponibile dal 18 agosto 2021.

Nel frattempo, abbiamo potuto gustare la splendida introduzione a cartoni animati, realizzata da Ufotable sulle note della canzone Hibana della band Kankaku Pierrot. L'intro è diventata immediatamente una delle nostre preferite, ma ce ne sono altre che ricordiamo con piacere e che, in un certo senso, ripercorrono la crescita di Tales of come marchio. Per questo motivo, le cinque intro che vi proponiamo a seguire non sono in ordine di preferenza, ma cronologico, in funzione dell'uscita dei rispettivi giochi.

Tales of Destiny 2

Purtroppo questo titolo del 2002 per PlayStation 2 non è mai stato localizzato in Occidente, ed è un peccato perché è sicuramente uno dei Tales più validi e appassionanti, soprattutto perché proseguiva la storia cominciata anni prima in Tales of Destiny raccontando le avventure di una nuova generazione di protagonisti. È tuttavia molto importante ai fini del nostro discorso perché questa cinematica istituisce una sorta di formula o struttura che poi rispetteranno tutti i Tales a seguire.

Se le precedenti intro erano costituite da riprese decontestualizzate dei protagonisti, inframmezzate a frammenti delle poche cinematiche d'intermezzo nel gioco vero e proprio, Tales of Destiny 2 è il primo Tales a sfoggiare un filmato disegnato ad hoc per l'introduzione da Production I.G. Il punto di forza di questa intro, tuttavia, è la canzone Key to My Heart di Mai Kuraki. Morbida e delicata, la canzone accompagna la cinematica su note melanconiche che si sposano bene col tono della storia e il pittoresco cast di protagonisti.

Tales of Symphonia

A partire da Tales of Symphonia, le introduzioni animate cominciano a usare anche un altro espediente: in alcune occasioni rappresentano infatti una o più scene importanti nella storia che, magari, nel gioco vero e proprio non sono neppure animate. A posteriori, dopo aver vissuto quella scena nel gioco, l'introduzione cinematica acquisisce un valore sentimentale aggiunto: nel caso di Tales of Symphonia, ci riferiamo ovviamente alla breve sequenza in cui Colette scrive col dito sul palmo della mano di Lloyd.

Alla prima visione, questa scena non ci dice nulla, ma vi sfidiamo a riguardarla senza il magone dopo aver raggiunto quello snodo narrativo nel gioco. Detto ciò, l'intro animata di Tales of Symphonia, realizzata da Production I.G., è stata riproposta in varie versioni che si distinguono dalla canzone di accompagnamento.

La nostra preferita è Starry Heavens dei Day After Tomorrow che accompagnava l'intro originale per Game Cube del 2003, ma col riarrangiamento orchestrale della Tales of Symphonia Chronicles per PlayStation 3 del 2013: ha un ritmo fantastico che si sposa benissimo con le immagini fluide e vivaci che raffigurano i personaggi e il loro avventuroso viaggio.

Tales of the Abyss

Ammettiamo di avere un debole per Tales of the Abyss, che ancora oggi resta il miglior capitolo di tutto il franchise sotto praticamente ogni aspetto, eccezion fatta per... l'introduzione animata, che in effetti, quanto a regia e struttura, non è certo la migliore del mucchio. E allora che cosa ci fa in questa top 5? La risposta è semplice: Karma dei Bump of Chicken.

La canzone di accompagnamento è talmente carica di energia che valorizza la sequenza animata, sposandosi perfettamente con le immagini che si susseguono sullo schermo e che raffigurano lo straordinario cast del JRPG. L'intro parte subito in quarta, quindi rallenta sulla carrellata di presentazione dei personaggi per esplodere quasi immediatamente sulle scene d'azione. Poi riprende fiato, accompagnando su note più melanconiche alcuni dei momenti chiave della storia, e si scatena sul finale, nello spettacolare duello che contrappone il protagonista Luke alla sua nemesi Asch.

Peccato che alla sua prima localizzazione per PlayStation 2, nel 2006, fosse stata privata della canzone vera e propria: Bandai Namco aveva mantenuto solo la melodia riarrangiata, rimuovendo il testo. L'intro integrale è stata poi ripristinata su Nintendo 3DS nel 2013.

Tales of Xillia

Quella di Tales of Xillia è stata, a mani basse, la nostra intro preferita finora. A partire da questo titolo del 2011 è lo studio Ufotable a occuparsi delle cinematiche, e comincia subito col botto realizzando non una, ma due introduzioni animate. In realtà cambiano solo poche scene, ma è un trucchetto molto simpatico: dato che il giocatore può scegliere se affrontare la storia dalla prospettiva di Jude o Milla, l'introduzione si sdoppia e in alcuni passaggi segue l'uno piuttosto che l'altra.

Ufotable è uno studio particolarmente versato nella gestione delle illuminazioni e dell'effettistica in post processing, quindi le cinematiche dei Tales fanno un sensibile balzo qualitativo sotto il profilo tecnico, ma non è solo questo a rendere l'introduzione animata di Tales of Xillia tanto preziosa: fa tantissimo anche la canzone Progress di Ayumi Amasaki, che accompagna con un ritmo incalzante e avvincente tutta la cinematica, peraltro fortemente improntata sull'azione, creando una corrispondenza tra immagini e melodie veramente azzeccatissima.

Tales of Zestiria

Anche l'introduzione cinematica di Tales of Zestiria ha subito il trattamento "Abyss", nel senso che per la localizzazione occidentale Bandai Namco ha ben pensato di rimuovere il testo cantato e mantenere soltanto l'accompagnamento musicale. La cosa buffa è che è proprio la canzone White Light dei Superfly a rendere l'introduzione magnifica, al netto di un JRPG che rimane tra i più deboli del franchise quanto a storia e gameplay.

La band lavorò a braccetto con gli sviluppatori perché voleva che la canzone e la sequenza animata rispecchiassero fortemente i toni del gioco e soprattutto il cast, che in effetti era davvero memorabile. White Light ha grinta, c'è poco da aggiungere: la canzone, dalla melodia insolita per un Tales, infonde la cinematica di una carica importante, e le scene d'azione disegnate da Ufotable, contraddistinte da subdoli effetti slow motion, assumono una sorta di aura epica che contribuisce a impreziosire la sequenza animata soprattutto sul finale, quando Sorey sferra a Heldalf un pugno trasformandosi metaforicamente in tutti i suoi compagni di avventura sulle note del ritornello.