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Rainbow Six: Siege - Operazione Burnt Horizon, guida agli operatori Mozzie e Gridlock

Si chiamano Mozzie e Gridlock e cambieranno profondamente il meta di Rainbow Six: Siege... ma come funzionano?

SPECIALE di Raffaele Bottone   —   25/03/2019

Da un po' di giorni Ubisoft ha rilasciato Operazione Burnt Horizon, il tredicesimo DLC gratuito per il suo sparatutto tattico Rainbow Six: Siege, mantenendo intatta la tradizione: due nuove unità sono entrate a far parte del team Rainbow, un attaccante e un difensore. Mozzie e Gridlock appartengono al corpo dei SASR (Special Air Service Regiment), arrivano a dar man forte alle proprie compagini grazie a un equipaggiamento degno di nota e, in particolare, a gadget concettualmente semplici, ma in grado di stravolgere il meta. Nulla di così strano: il team di sviluppo aveva già dimostrato, in alcune occasioni precedenti, di poter guardare tranquillamente ad abilità già esistenti in gioco senza rischiare di risultare ripetitivi al momento dell'introduzione di nuovi operatori. In questo caso, infatti, è bastato rielaborare delle meccaniche presenti al rilascio, avvenuto nell'ormai lontano 2015, per riuscire nella creazione di due opzioni estremamente valide. Droni e filo spinato ci sono da sempre... ma se li invertissimo?

Mozzie

Il nuovo difensore è Max "Mozzie" Goose, presentato come una sorta di Deadpool. "Scattante", "esibizionista" e "sprezzante del pericolo", sono concetti ridonanti nella sua biografia; sembrerebbe incarnare appieno l'essenza di un tipico australiano. Nonostante ciò, però, non si tratta di un operatore davvero rapido, poiché parliamo di un Corazza 2 - Velocità 2. Ciò che è certo è che Mozzie risulta interessante principalmente per la sua abilità unica, ma il suo equipaggiamento non va sottovalutato, anche se, a parer nostro, la scelta è quasi a senso unico, almeno per quanto riguarda l'arma primaria. La mitraglietta P10 RONI è sostanzialmente una pistola automatica convertita in carabina, dunque non ci sorprendono le sue statistiche. Danno pari a 26, cadenza di 950 e capienza di 19 colpi non sono dati entusiasmanti, soprattutto se confrontati con quelli della prima opzione, il Commando 9, un vero e proprio fucile d'assalto con un rinculo non eccessivo ed esattamente 10 punti danno in più. La scelta dell'arma secondaria, invece, è situazionale: sia il Super Shorty che la SDP 9mm sono alternative valide, tocca al giocatore decidere in base al tipo di approccio. Un fucile a pompa, anche se con soli 3 colpi nel caricatore, è in grado di aprire rapidamente linee di tiro e di dare un vantaggio negli scontri ravvicinati; una semiautomatica con un danno pari a 47, invece, è ottima nei momenti concitati in cui si necessita di una rapida alternativa all'arma primaria. Anche per il gadget secondario la scelta è una sola: la C4 ha la meglio sul filo spinato, soprattutto in funzione della combo con l'abilità del difensore australiano.

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Il Lanciaparassiti, infatti, è una sorta di pistola hi-tech in grado di sparare fino a 3 mini-bot dall'aspetto e dalle movenze di minuscoli ragni. È possibile posizionarli su qualsiasi superficie, cercando di sfruttare la loro area di competenza in modo da anticipare il passaggio di un drone avversario, oppure di agganciarli direttamente agli ormai celebri robottini a due ruote così da iniziare una sequenza di override di pochi istanti, completamente automatica. In questo modo, Mozzie può prendere pieno possesso del drone nemico, sacrificando un suo Parassita, ma ottenendo un ulteriore feed visivo per sé stesso e per i suoi compagni. Se usato al meglio delle sue possibilità, dunque, il Lanciaparassiti può indebolire notevolmente gli assalitori e, al contempo, rafforzare i difensori, aggiungendo un massimo di 3 droni alle telecamere disponibili.

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È evidente, dunque, la combo con la C4 di cui parlavamo prima: potendo posizionare un drone catturato in qualsiasi zona della mappa, Mozzie può sfruttare il gioco in verticale in ogni momento, così da sorprendere i suoi avversari. Nonostante non esista un modo per riprendere il possesso dei droni persi, anche il Lanciaparassiti ha dei counter: l'EMP di Thatcher è in grado di distruggere i mini-bot prima che avviino la sequenza di override o di disattivare i droni "rubati" per circa 10 secondi; la Bomba Logica di Dokkaebi, invece, può riattivare il feed visivo anche per gli attaccanti, ma solo dopo aver hackerato il telefono di un difensore e senza poterne restituire il possesso al legittimo proprietario. La soluzione migliore a disposizione degli assalitori, in sostanza, resta quella di distruggere i robottini a due ruote sotto il controllo dei Parassiti, riconoscibili grazie alla luce blu emessa dal led centrale (al posto della tipica rossa). Il difensore australiano, dunque, è il miglior compagno di squadra che si potesse desiderare, soprattutto se ci si trova nei panni di Mira e si ha un modo per terrorizzare i tipici Droni Shock di Twitch, il cui scopo primario è quello di aprire gli Specchi Neri. I ragnetti tecnologici, infatti, sono in grado di prendere il completo controllo (scosse comprese) anche del gadget dell'attaccante francese... e non c'è cosa più frustrante di vederseli usare contro. La combo col Jammer di Mute, infine, è il miglior modo per fare razzia di droni avversari: tendenzialmente basta attendere la fine della fase di preparazione per esser certi di poter catturare i robottini caduti nella trappola del difensore inglese. Un po' come accade proprio quando ci si avvicina ai Jammer, però, i droni ricevono una notifica visiva nei pressi dei Parassiti già posizionati, si tratta di una sorta di triangolo rosso di media grandezza nella parte centrale dello schermo. Alla visione di questo segnale è meglio optare per una strada alternativa, onde evitare di perdere il controllo del proprio drone. Per sfruttare le potenzialità di Mozzie è richiesta una buona conoscenza della mappa e degli accessi riservati ai droni, evitando di guidarli all'esterno dell'edificio per più di due secondi, pena la perdita del segnale. Il difensore australiano entrerà di prepotenza nel meta del gioco grazie alla sua abilità unica, risultando essenziale per i team ben organizzati, in grado di sfruttare al meglio posizionamenti e call-out.

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Gridlock

Dal nome quasi impronunciabile, Tori Tallyo "Gridlock" Fairous è il primo assalitore con 3 di Corazza (e 1 di Velocità) a non possedere uno scudo. L'australiana è imponente e nella sua biografia vengono sottolineate più volte le sue doti al comando e la sua forza fisica, quest'ultima necessaria per portare in giro ben tre Pungiglioni Trax, spuntoni stradali modificati e compattati in un barilotto portatile. Le due alternative per l'arma primaria non sono propriamente nuove su Siege, nonostante ciò scegliere tra un F90 (via di mezzo tra gli AUG A2 e A3 di IQ e Kaid) e un M249 SAW (versione migliorata della LMG di Capitão) non è affatto semplice. Il primo è un performante fucile d'assalto con danno pari a 38, rateo di fuoco di 740 (stando alla descrizione, ma in gioco risulta essere di 780) e 30 colpi calibro 5.56mm nel caricatore. Il rinculo non risulta eccessivo, ma la dispersione laterale si avverte, seppur in maniera leggera. La mitragliatrice, invece, ha una cadenza minore, ma vanta un caricatore da 60 colpi e 10 punti danno in più, oltre a una ricarica davvero rapida (rispetto a quella tipica delle altre LMG) e un mirino ottico che sostituisce appieno l'ACOG. La spinta verso l'alto del rinculo è più evidente, ma la dispersione laterale è quasi nulla e ciò consente di controllare facilmente l'arma anche su raffiche prolungate.

R6 Live Y4S1 Img Screenshots Gridlock 5

Per la scelta dell'arma secondaria vale lo stesso ragionamento fatto con Mozzie, ma il Super Shorty diventa più interessante per via della possibilità di lanciare i Pungiglioni Trax attraverso i fori creati, andando a sfruttare maggiormente il gioco in verticale. Proprio per questo motivo, le cariche da irruzione non sembrano interessanti se confrontate con le granate fumogene, per altro utili a celare il dispiegamento dei pungiglioni. Come per Mozzie, infatti, anche Gridlock sfrutta una meccanica già presente da tempo nel gioco, proponendo un'abilità che unisce perfettamente il filo spinato e le Mine GU di Lesion. Al contatto con una superficie piana il barilotto compresso contenente i 19 tappeti esagonali, ne schiera il primo che, in maniera circolare, dà vita ad una sorta di "effetto matrioska", col rilascio di una nuova unità ogni mezzo secondo, andando a ricoprire un'area estremamente vasta in pochi istanti. Il gadget è in grado di adattarsi alle pareti e agli ostacoli, talvolta espandendosi nelle sole direzioni possibili, talvolta rilasciando unità non completamente estese ma in grado, comunque, di causare danno agli avversari.

R6 Live Y4S1 Img Screenshots Gridlock 4

I Pungiglioni Trax, infatti, oltre a rallentare i difensori che si trovano costretti a doverli attraversare, infliggono un danno di 10 HP ad ogni tick e producono un rumore metallico da non sottovalutare, particolarmente in uno sparatutto in cui i suoni possono cambiare le sorti di un match. L'abilità unica dell'operatrice australiana non ha counter veri e propri. Gli ADS di Jäger, contrariamente a quanto ci si aspetti, non possono nulla contro l'utilizzo del barilotto; l'unica arma a disposizione dei difensori è il danno fisico. I raggi degli Occhi del Male di Maestro, infatti, sono una soluzione interessante, soprattutto per la possibilità di riconoscere i tappeti anche attraverso il fumo prodotto dalle granate in dotazione all'operatrice. Il modo più rapido per sbarazzarsene, però, consiste nell'utilizzo dei colpi di arma fuoco o di esplosivi quali granate ad impatto o, addirittura, C4. Anche i colpi di melee possono essere un'alternativa, sicuramente più silenziosa, ma evidentemente meno pratica. Non è assolutamente da sottovalutare il fatto che Gridlock possa lanciare il suo gadget dalle dimensioni ridotte, così da coprire lunghe distanze e da sfruttare varchi stretti, come accessi per i droni o spazi tra le strutture metalliche di sostegno dei pavimenti. Di certo, l'assalitore australiano sarà una spina nel fianco per i roamer, mettendoli di continuo alle strette: distruggere tutto rivelando la propria posizione o cambiare strada rischiando di perdere l'effetto sorpresa e attimi essenziali?