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Journey of the Gods, il provato di uno Zelda in salsa VR

Abbiamo testato Journey of the Gods, un titolo che vuole unire le meccaniche del classico Zelda con l'esperienza della realtà virtuale.

PROVATO di Umberto Moioli   —   25/03/2019

Journey of the Gods è il titolo perfetto per rappresentare la filosofia dietro Oculus Quest: il visore realizzato da Facebook è un prodotto stand alone capace di farci giocare, senza la necessità di alcun altro hardware, ad una selezione di titoli in VR scelti direttamente dall'azienda. La ragione di questa scrematura è anche tecnica, visto che l'hardware installato nel caschetto (in uscita nei prossimi mesi a 449 Euro) impone delle decisioni e una buona ottimizzazione, ma la filosofia da console del progetto è pensata per garantire un'esperienza di livello anche agli utenti che non sono super appassionati o non hanno voglia e tempo di approfondire ogni singola uscita. In questo caso ci troviamo a metà strada tra un clone di Zelda e un god simulator, con una grafica molto carina e una giocabilità davvero immediata. Insomma le ragioni per essere positivi non mancano, anche alla luce del nostro recente test tenutosi nel contesto dell'evento organizzato da Oculus alla GDC 2019.

Journey Of The Gods 02

Divinità e combattenti

La demo che abbiamo testato di Journey of the Gods durava circa mezz'ora, abbastanza comunque per farsi un'idea del gameplay che il titolo proporrà agli utenti di Oculus Quest, sul quale l'abbiamo provato, ma anche di Oculus Rift (S). Pronti via, veniamo dotati di una spada e di uno scudo, utili per i combattimenti corpo a corpo, ma anche di una balestra per colpire dalla distanza. Questi elementi uniti ad una grafica fumettosa e alla presenza di nemici dotati di una buona quantità di meccaniche diverse aiutano a riportare alla mente Zelda: il paragone è ovviamente ambizioso (e forse un po' folle) ma la fonte d'ispirazione è chiara e la visuale in prima persona basta a renderlo un punto di riferimento piuttosto che un episodio di blasfemia o plagio.

Journey Of The Gods 01

Ad un certo punto siamo stati sfidati da un enorme boss capace di muoversi sottoterra per poi spuntare dal terreno accompagnato da alcuni scagnozzi da sconfiggere uno per uno, prima di puntare con le frecce verso l'alto per eliminare i suoi tre occhi e infine sconfiggerlo; una battaglia che è stata in assoluto il momento che più ci ha riportato alla mente la serie Nintendo. I controlli sono comunque molto semplici e combinando l'uso degli analogici con i grilletti posti sui controller, ci si muove e si combatte in pochi minuti all'interno di ambienti 3D di dimensioni abbastanza generose. Uccidendo gli avversari e interagendo con determini elementi del fondale si ottiene una speciale energia che può essere sfruttata in qualsiasi momento per assumere la seconda forma del nostro alter ego, quella da divinità. Passati a questa modalità la visuale sale verso il cielo e ci si aprono una serie di possibilità di interagire con l'ambiente piuttosto interessanti. Piccole pianticelle possono ad esempio essere trasformate in grandi alberi che, una volta tornati a terra, ci offriranno protezioni extra dai nemici; viceversa lo stesso processo ma all'inverso potrà essere portato a termine per aprire dei varchi verso parti del livello altrimenti non accessibili. Nei panni di una divinità dovremo però anche combattere: in una breve sequenza ci siamo impegnati a prendere delle saette dal cielo e scagliarle a terra nella direzione di alcuni avversari.

Journey Of The Gods 04

Ci sono insomma due parti radicalmente differenti che caratterizzare il gameplay di Journey of the Gods: quanto bene si amalgameranno tra di loro e quanto saranno varie è tutto da verificare, però l'idea in sé e per sé non è affatto male. A livello di dettaglio il titolo non è nulla di mai visto o spettacolare, siamo lontani ad esempio da Stormland e Asgard's Wrath, si tratta di un prodotto piuttosto semplice tutto sommato, però sappiamo come in VR un'estetica un po' più asciutta non solo aiuti lo sviluppo ma renda anche la fruibilità del titolo maggiore. Il successo del progetto verterà senza alcun dubbio sulla varietà di situazioni inserite e sul fascino di un mondo di gioco che dovrà presentarsi al pubblico con un numero importante di ambientazioni, nemici, armi e magari strumenti per esplorare a fondo tutti gli ambienti. Per ora ci ha lasciato una buona impressione.

Journey Of The Gods 03

Journey of the Gods tenta senza alcun dubbio una strada piuttosto derivativa, ma lo fa in maniera consapevole e senza scordarsi un pizzico di innovazione. Le fasi di movimento, esplorazione e combattimento sono chiaramente ispirate ai vari Zelda, probabilmente non raggiungeranno quei livelli ma sono nell'insieme ben fatte. Nei panni di una divinità ci si aprono invece possibilità di interazioni un po' diverse dal solito che, se ben sfruttate per creare situazioni inedite, daranno una marcia in più alla produzione. Sullo sfondo di tutto questo c'è la VR e la sua immersività, un di più di sicuro valore anche se non parliamo del gioco tecnicamente più ambizioso e raffinato in circolazione.

CERTEZZE

  • Immediato e divertente
  • Nei panni di una divinità si aprono alcune meccaniche interessanti
  • Stile fumettoso carino...

DUBBI

  • ...anche se visivamente non è di certo una rivoluzione
  • La varietà dell'avventura determinerà buona parte del successo del titolo