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Raubritter, il provato di un survival medievale diverso dal solito

Abbiamo provato Raubritter, un survival sandbox medievale improntato al single player supportato da un concept veramente originale.

PROVATO di Gianluca Musso   —   11/06/2022

Sebbene non annoveri tra le sue fila dei grandi capolavori, il filone dei survival medievali è particolarmente prolifico e può inoltre vantare un discreto seguito, avendo prodotto negli anni una miriade di piccole esperienze ludiche che hanno spesso avuto lo stesso minimo comune denominatore, la loro struttura improntata al multigiocatore online. Di recente, però, tra gli scaffali delle librerie di Steam ha fatto capolino Raubritter, un survival sandbox in prima persona ambientato nell'Europa del tardo medioevo, che non assomiglia agli altri già in vendita sulla piattaforma a causa della sua forte accezione single player.

Il gioco è il frutto degli sforzi di un piccolissimo team polacco, i Medieval Bytes, e si appresta ad affrontare una lunga fase di Early Access che inizierà ufficialmente a luglio. Per scoprire qualcosa in più su questo progetto, ci siamo lanciati all'esplorazione della demo che è disponibile proprio in questi giorni sulla piattaforma di Valve, ansiosi di potervene parlare in questo articolo.

Dopo aver provato Raubritter, sarà solo l'ennesimo survival medievale o è davvero un progetto da inserire nella propria lista dei desideri? Scopriamolo insieme.

La dura vita del secondogenito

Hamish, l'NPC a cui è affidato il tutorial di Raubritter
Hamish, l'NPC a cui è affidato il tutorial di Raubritter

Raubritter sarà anche un survival sandbox a mondo aperto, ma ogni single player che si rispetti ha un solido background narrativo e il titolo dei ragazzi di Medieval Bytes non vuole essere da meno. La storia, legata tra l'altro a un'espressione della storiografia che dà il nome al gioco, ci parla del discendente di una nobile casata del tardo medioevo germanico, spogliato dei titoli e dei suoi legittimi possedimenti dal fratello primogenito, che lo vede innanzitutto come un'enorme minaccia al suo potere. Esiliato e rinnegato dalla sua stessa dinastia, il protagonista dovrà ricostruire la sua fortuna ricominciando dalle fondamenta, cercando di accumulare tesori e ricchezze attraverso la nobile arte del brigantaggio, con l'unico obiettivo di ottenere nuovamente tutto quello che gli spetta per diritto di nascita.

La demo purtroppo non permette di farsi un'idea sul peso che la storia avrà all'interno dell'avventura, ma gli sviluppatori promettono un profondo sistema di quest che finirà col farci interagire con una moltitudine di NPC, anche attraverso alcuni elementi RPG dei quali però al momento si sa davvero pochissimo.

Del resto, il concept elaborato dallo studio polacco prevede proprio questo: attraverso le dinamiche classiche dei survival sandbox, saremo innanzitutto chiamati a costruire un accampamento, a dotarlo di difese e stazioni di lavoro, per poi utilizzarlo come base d'appoggio per le scorribande ai villaggi limitrofi e ai mercanti di passaggio sulle grandi strade che li collegano.

Gestire attentamente i rapporti con gli abitanti della zona sarà cruciale, poiché tirare troppo la corda potrebbe portare i villici a individuarci come i veri responsabili delle malefatte e a scatenarci contro le guardie reali. Per ordire assalti e saccheggi, sarà addirittura possibile allearsi con altri giocatori per formare una banda, dal momento che lo studio ha pensato di abilitare una coop a quattro giocatori che è già del tutto funzionante.

Tantissimo lavoro da fare

L'unico villaggio presente nella demo.
L'unico villaggio presente nella demo.

Il concept scelto da Medieval Bytes è realmente interessante, anche solo perché adotta una prospettiva, quella del bandito senza scrupoli, che si incontra davvero di rado in un videogioco survival ambientato nel medioevo. Mossi però i primi passi all'interno della demo, ci si può accorgere abbastanza in fretta di quanto Raubritter sia straordinariamente acerbo e di come la build a disposizione degli utenti non sia nient'altro che una pre-alpha di ridottissime dimensioni, colma fino all'orlo di ogni genere di criticità tecnica.

I primi minuti, sebbene mettano in evidenza la spigolosità del sistema di controllo e le animazioni ballerine del protagonista e del suo mentore Hamish, scorrono lisci tra i binari di un tutorial che introduce il giocatore al crafting e alla raccolta delle risorse naturali con cui mettere in piedi le prime strutture dell'accampamento. Si arriva subito a costruire un arco, e con quello a cacciare alcuni conigli per ricavarne carni e pelli, ma appena ci viene affidato il compito di raggiungere il villaggio più vicino per vendere questi materiali, si viene accolti da un ammasso di costruzioni assolutamente vuote e prive di qualsiasi decorazione, abitate da quattro NPC di numero con i quali le interazioni sono ridotte all'osso. Pochi minuti dopo il tutorial si conclude, e per quanto l'area di gioco sia abbastanza vasta, non c'è nient'altro da fare se non contare il numero di muri invisibili che limitano l'esplorazione.

Costruire a mani nude il proprio retaggio

Una vista del nostro accampamento dopo un'ora di crafting
Una vista del nostro accampamento dopo un'ora di crafting

A dire il vero, c'è un aspetto della demo che non è stato tagliato con l'accetta ed è fruibile in modo adeguato malgrado lo stato dei lavori sul gioco. Stiamo parlando del crafting, che in questa versione è sufficientemente stratificato e garantisce la possibilità di erigere strutture progressivamente più complesse man mano che si costruiscono i banchi da lavoro necessari ad allargare l'elenco di oggetti costruibili. Certo, Raubritter non rivoluzionerà il suo genere di riferimento, ma è stato piacevole muoversi tra i tantissimi oggetti disponibili in questa demo, organizzando la disposizione delle strutture per avere tutto a portata di mano.

C'è tutto il necessario per provvedere ai bisogni del personaggio: con un fuoco da campo si può cucinare la carne, mentre un pozzo garantisce una scorta pressoché infinita d'acqua. Con la fornace si fondono i lingotti, col conciatoio si lavorano le pelli per realizzare i primi capi di vestiario, e costruendo un tavolo dedicato si può trasformare il legno in assi, che a loro volta saranno utilissime per fabbricare gli elementi della casa.

Ci sarà da combattere in Raubritter
Ci sarà da combattere in Raubritter

Insomma, un classico impianto di crafting come quelli già visti in altrettanti survival sandbox, ma tutto funziona a dovere ed è evidente che sia stata proprio questa la priorità di Medieval Bytes. Nel corso dell'anno, se tutto va secondo i piani, diventerà possibile erigere un'intera fortezza, e chissà più avanti verso quali orizzonti si spingerà il lavoro dello studio di sviluppo.

È prestissimo per capire se Raubritter avrà la forza di svettare tra gli altri survival sandbox che affollano le librerie di Steam. Quel che è certo è che il concept messo in piedi da Medieval Bytes è a dir poco interessante, ma il lavoro da fare è ancora tantissimo e benché il crafting funzioni, in questa versione non c'è praticamente nient'altro. Il sistema di combattimento è rozzo, le animazioni sono un pugno in un occhio, ma il team sta pubblicando un flusso costante di aggiornamenti alla demo, risolvendo di volta in volta i problemi segnalati dalla community. Sarà difficile e faticoso, ma Raubritter potrebbe farcela. Ci vediamo tra qualche anno.

CERTEZZE

  • Concept interessante
  • Crafting in linea con le nostre aspettative

DUBBI

  • Sistema di combattimento da rivedere
  • Ancora molto acerbo
  • Potrebbe arrivare in Accesso Anticipato privo di molte funzionalità