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Ravenous Devils, abbiamo provato un originale gestionale su cucina, sartoria e omicidi

Tra le tanti simulazioni/gestionali che possiamo trovare su Steam, Ravenous Devils presenta delle premesse uniche, vediamo di cosa si tratta in questo provato

PROVATO di Giorgio Melani   —   29/09/2021
Ravenous Devils
Ravenous Devils
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Dalle fucine indie presenti su Steam emergono regolarmente le idee più disparate, ma, nonostante si sia abituati a vedere un po' di tutto, la prova di Ravenous Devils ci ha lasciati comunque piuttosto stupiti, per la stranezza dell'idea di fondo (seppure derivata chiaramente da Sweeney Todd) e anche per il contrasto tra i toni pacati della gestione "imprenditoriale" dei negozi d'epoca vittoriana e l'efferata violenza che va in scena dietro le quinte. Questo perché Percival e Hildred, la coppia di protagonisti del gioco, non sono propriamente degli individui normali: il primo è un rinomato sarto che confeziona abiti di notevole eleganza, la seconda gestisce invece una sorta di tavola calda nei locali adiacenti, ma è quello che accade dietro le porte chiuse, o nel buio dello scantinato lontano da occhi indiscreti, a caratterizzare maggiormente le loro peculiari vite.

Sono infatti una coppia di assassini a sangue freddo, che hanno trovato una maniera molto creativa e ingegnosa per far funzionare al meglio il proprio business: riciclare i cadaveri utilizzandoli come materie prime per cucinare deliziosi piatti da servire agli ignari abitanti del quartiere.

È un po' come se Cooking Mama incontrasse Sweeney Todd, ma con toni decisamente tendenti all'horror grand guignolesco, il tutto celato dietro a una vera e propria simulazione di attività commerciale, tutta incentrata sulla micro-gestione di varie procedure che assicurino il corretto funzionamento dei negozi e la massima soddisfazione dei clienti. È qualcosa di piuttosto impressionante sulle prime, ma forse ancora più inquietante è il fatto che, nel giro di pochi minuti, si entri subito nel meccanismo e ci si ritrovi a infilare cadaveri in un tritacarne con una naturalezza degna del più navigato serial killer, ma tutto svolto squisitamente in onore del business e della salute del proprio negozio.

La bottega degli orrori

Ravenous Devils, una scena di gioco che mostra le varie situazioni in corso nei negozi
Ravenous Devils, una scena di gioco che mostra le varie situazioni in corso nei negozi

Lo scopo è gestire al meglio la sartoria di Percival e la tavola calda di Hildred, poste una sopra all'altra e collegate dalla bizzarra attività secondaria in cui la coppia si è specializzata. Essendo nuovi nel quartiere, poiché misteriosamente in fuga da eventi precedenti non meglio specificati, devono cercare di espandere la propria clientela incrementando il business, ampliando e arricchendo i negozi ma ovviamente cercando di tenere lontani gli sguardi indiscreti. Il gameplay è tutto basato sulla gestione delle singole azioni da portare avanti in parallelo dai due personaggi: l'azione si svolge su diversi piani, mettendo in scena uno spaccato dell'edificio in cui si trovano i negozi. Al primo piano c'è la discreta sartoria di Percival, con la zona aperta al pubblico nella quale è opportuno mantenere sempre dei nuovi vestiti in vista sui manichini, mentre nella stanza sul retro è possibile occuparsi della creazione degli abiti e uccidere i clienti senza farsi vedere (avendo cura di pulire subito il pavimento per evitare scoperte ben poco edificanti da parte del pubblico).

Al piano di sotto c'è la tavola calda di Hildred, mentre nell'area interrata trova spazio l'ampia cucina/mattatoio, dove la donna può dedicarsi alle sue squisite ricette a base di carne umana. Una sorta di scarico nascosto consente a Percival di lanciare i cadaveri direttamente nella cantina sottostante, dove Hildred li recupera per infilarli nel tritacarne o in altri strumenti che verranno poi introdotti nel gioco. Con pochi gesti di mouse è possibile passare rapidamente da un piano all'altro, in modo da gestire i due negozianti/assassini in maniera veloce e praticamente in contemporanea, in modo da riempire al massimo il tempo con le azioni più efficaci e nella corretta sequenza, perché è indispensabile soddisfare velocemente le richieste dei clienti e ovviamente cancellare le tracce dei misfatti.

Attività in continua crescita

In Ravenous Devils sono molte le ricette che si possono eseguire, ma si sbloccano progressivamente
In Ravenous Devils sono molte le ricette che si possono eseguire, ma si sbloccano progressivamente

La versione di prova di Ravenous Devils ha consentito di provare solo una prima ora scarsa di gioco, precludendo dunque molti contenuti che verranno aggiunti in seguito. Ogni singola sezione del gioco è infatti soggetta a evoluzione ed espansione, come si conviene a un business che deve crescere: ogni piano dell'edificio può essere espanso e arricchito di strumenti e oggetti per ampliare le possibilità di commercio, oppure è possibile investire nel miglioramento delle strumentazioni per velocizzare i singoli processi o nell'aggiunta di nuove ricette da proporre nella tavola calda. Ci sono anche interi piani da sbloccare successivamente e riempire con ulteriori attività, per rendere ancora più complessa e sfaccettata l'azione, che nella prima parte provata tende in effetti a risultare un po' ripetitiva, concentrandosi sostanzialmente sempre sulle stesse attività.

Il meccanismo di gioco basilare richiede infatti di usare Percival per attirare i clienti nel laboratorio sul retro della sartoria, ucciderli, rubare loro i vestiti e lanciare i cadaveri nello scarico, per poi pulire il pavimento per cancellare le tracce. Dagli abiti rubati è possibile trarre tessuti per creare nuovi vestiti da mettere in vendita nell'atelier posto in vetrina, mentre i cadaveri vengono recuperati da Hildred e riciclati come carne per comporre varie ricette e proporle ai clienti della tavola calda.

Ravenous Devils, una scena in cui si svolge uno dei tanti omicidi in sartoria
Ravenous Devils, una scena in cui si svolge uno dei tanti omicidi in sartoria

Questo loop di gameplay si complica ulteriormente quando aumenta il ritmo e la quantità dei clienti, che vanno peraltro soddisfatti in maniera rapida per evitare di perderli, mentre l'apertura di nuovi piani e l'ampliamento di attività apre la porta a ulteriori azioni da portare a termine, sempre con una certa coordinazione nella coppia, ma tutto questo si potrà vedere solo nella versione completa. La varietà effettiva delle situazioni di gioco è dunque tutta da valutare, perché quanto provato consente solo di prendere la mano con i meccanismi di base ripetendo sostanzialmente sempre le stesse azioni.

Un'atmosfera particolare

La Londra ottocentesca in cui si svolge Ravenous Devils compare a tratti, al di fuori dell'edificio principale
La Londra ottocentesca in cui si svolge Ravenous Devils compare a tratti, al di fuori dell'edificio principale

Come abbiamo detto, è indubbio che la fonte d'ispirazione principale per il team italiano Bad Vices Games sia proprio Sweeney Todd: l'ambientazione londinese ottocentesca in pieno stile Penny Dreadful e anche il soggetto sono infatti tratti pienamente dalla bizzarra storia del diabolico barbiere di Fleet Street, compresa l'idea del trasformare gli efferati omicidi in business culinario. Si tratta di una base affascinante e gli sviluppatori sono riusciti a tradurla in maniera ottimale in videogioco, anche grazie alla particolare inquadratura adottata che consente di tenere tutto più o meno sotto controllo e soprattutto passare velocemente da un personaggio all'altro e tra i diversi piani dell'edifico in pochi tocchi di mouse. La grafica è piuttosto semplice, come si conviene al genere e al tipo di produzione, ma riesce comunque a creare la giusta atmosfera, confidando che i vari glitch attualmente presenti possano essere risolti per tempo, magari con un arricchimento e una maggiore variazione dei modelli e delle animazioni.

Una menzione va fatta anche per la storia di Ravenous Devils: il gioco ci presenta la coppia di protagonisti intenti ad avviare l'attività dopo essersi trasferiti nel nuovo quartiere in fretta e furia, facendo capire che abbiano dei trascorsi molto burrascosi, come è lecito aspettarsi da due assassini di questo genere. I primi minuti di gioco offrono uno spiraglio su quello che potrebbe succedere più avanti quando i due ricevono una misteriosa lettera anonima da parte di qualcuno che conosce il loro passato. Possiamo dunque aspettarci qualche sviluppo interessante anche sul fronte narrativo, in attesa di scoprirlo di più.

Una simulazione/gestionale dal ritmo serrato e basato sul "micro-management", con brevi azioni continue da condurre in sequenza, riesce spesso a far scattare i giusti meccanismi di dipendenza nei giocatori e Ravenous Devils rientra in questa categoria. Sebbene ancora molto limitata in termini di scelte e possibilità di azione ed espansione, la demo del gioco cattura subito nei suoi meccanismi grazie anche alla caratterizzazione e all'ambientazione piuttosto particolari. Il gameplay dei primi minuti è inevitabilmente monotono, basandosi ancora su un piccolo nucleo di quello che dovrebbe essere il gioco completo, ma tanto è bastato per farci aspettare la versione completa con un certo interesse, sperando che possa espandere in maniera importante le meccaniche del gameplay.

CERTEZZE

  • L'idea della bottega degli orrori in stile Sweeney Todd è intrigante
  • Il ritmo serrato e il brivido aggiuntivo fornito dal crimine fanno entrare subito nel meccanismo di gioco
  • C'è una buona chiarezza dell'azione, anche grazie all'inquadratura scelta
  • La storia ha delle buone premesse

DUBBI

  • Da valutare la progressione, l'inizio è inevitabilmente monotono ma c'è un buon potenziale
  • La struttura non sembra poter offrire un'evoluzione enorme sulle meccaniche del gameplay
  • Graficamente ha qualcosa da aggiustare, tra glitch e un po' di ripetizioni di asset