All'E3 2018 abbiamo provato il remake di Resident Evil 2. Per venti minuti abbiamo così lottato con l'oscurità, mettendo lentamente un passo davanti all'altro e contando i proiettili. Ma abbiamo anche ammirato i marmi cosparsi di sangue di una stazione di polizia estremamente familiare e a svelare i segreti di ogni sua stanza. La prova ha infatti spazzato via ogni dubbio: con un misto di buon design e atmosfera da vendere, il remake è riuscito a bypassare anche le problematiche legate al cambio di prospettiva, ora alle spalle del protagonista, arrivando persino ad amplificare la tensione generale dell'esperienza. Vi raccontiamo tutto nella video anteprima in testa all'articolo.
Uno dei fattori particolarmente stuzzicanti di questo remake è la sua volontà di fondere vecchio e nuovo recuperando la struttura del gioco originale, ma arricchendola con meccaniche studiate alla perfezione. Il comparto tecnico ci mette poi del suo per innalzare l'esperienza: Resident Evil 2 è davvero piacevole per gli occhi, vanta animazioni facciali di tutto rispetto, un elevato livello di dettaglio di mappe e personaggi, e un'illuminazione notevole, che rende la notte di Raccoon City un nemico pericoloso quasi quanto le mostruosità che ne popolano le strade. Per saperne di più vi invitiamo però a leggere il provato a cura di Aligi Comandini.