Durante il recente ECTS 2003 di Londra abbiamo avuto la possibilità, in esclusiva assoluta, di ospitare presso il nostro stand Riccardo Cangini, patron di Artematica. Presente nel mondo della Industry italiana fin quasi dalla prima ora, grazie a collaborazioni come quella nella "gloriosa" Simulmondo, Cangini è una tra le figure di riferimento nel pur desolato scenario videoludico Italiano.
Abbiamo discusso di Videogiochi in generale e, tra una domanda e l'altra, ci siamo fatti raccontare dapprima la storia di Artematica e poi i dettagli dei loro prossimi progetti in cantiere. Tra questi citiamo un titolo di Biliardo basato su una licenza prestigiosissima e una serie di altri titoli minori ma comunque interessanti.
Ovviamente, però, non potevamo non concentrare la maggior parte della nostra attenzione e curiosità sul loro titolo di maggior prestigio...
Chi è Martin Mystère
Martin Jacques Mystère, secondo la biografia ufficiale, nasce a New York il 18 giugno 1942. Si Laurea in antropologia alla Harvard University nel 1964 e, alla morte dei genitori eredita una discreta fortuna, che investirà nei suoi studi. Principali fulcri della sua formazione scientifica saranno quindi il MIT di Boston, la Sorbona di Parigi e l'Italia, soprattutto a Firenze, dove si dedica allo studio delle belle arti. Dal 1973 al 1978 conosce, assieme all'amico e assistente Sergej Orloff, l'arte esoterica. Di ritorno negli Stati Uniti pubblica il suo primo lavoro, "Mystère's Mysteries of the Past", ispiratore di una fortunata serie di programmi televisivi di divulgazione storico-scientifica, da lui stesso condotti. Nel 1979 porta negli Stati Uniti un uomo di Neanderthal misteriosamente sopravvissuto all'estinzione: Java, dotato di forza e intelligenza superiori a quelli dell'homo sapiens. Prima segretaria di Martin, poi fidanzata e infine moglie è Diana Lombard, assistente sociale di New York, peraltro dotata di poteri psichici latenti.
Soprannominato "Il detective dell'impossibile", oltre a occuparsi attivamente di ricerche in siti archeologici di tutto il mondo, Martin viene spesso chiamato dalla Polizia di New York a fornire consulenza su casi apparentemente inspiegabili.
Signori e Signore: il Detective dell’Impossibile!
Uno dei fumetti Italiani più apprezzati nel Bel Paese e non solo. Uno dei generi più conosciuti e forse rimpianto da milioni di giocatori di vecchia data. Una delle poche Software House Italiane in grado di produrre - oltre a videogiochi - anche degli utili.
Ecco solo alcune delle premesse che stanno dietro al progetto "Martin Mystère: Operazione Dorian Gray", avventura grafica in pieno stile "punta e clicca" che dovremo riuscire a vedere sui nostri monitor già verso gli inizi del prossimo anno. Come avranno già notato i Bonelliani più attenti il titolo si ispirerà ad una delle avventure più famose ed apprezzate del Detective dell'Impossibile. Se già questo è da intendersi come buon auspicio non possiamo che rallegrarci del fatto che, come affermato da Cangini nella nostra videointervista, lo stesso Castelli (autore di Martin Mystère e sceneggiatore di fumetti quali Diabolik) stia supervisionando con continua meticolosità l'avanzamento dei lavori di sviluppo.
Certo, qualcuno potrebbe storcere il naso ricordando la precedente avventura di Artematica ma, è bene dirlo, da "Druuna: Mobus Gravis" è passato molto tempo e soprattutto gli sviluppatori si sono rimboccati le maniche ed hanno letto, analizzato e commentato i suggerimenti inviati da centinaia di appassionati.
Uno degli innegabili punti forti del discusso Druuna è stato in ogni modo mantenuto: gli artisti della casa di sviluppo Ligure hanno ancora una volta saputo dimostrare tutto il loro talento assicurandoci una grafica tridimensionale di livello sicuramente elevato. Il Motore grafico è stato totalmente modificato, la necessità di rendere il titolo multi-piattaforma (uscirà prima la versione PC ma sono anche previste eventuali porting per X-Box ed anche Playstation 2) ha infatti indirizzato gli sviluppatori verso la scelta di un motore terze parti. L'intera impostazione grafica ricorda molto quella di titoli come il futuro Broken Sword 3 o dell'apprezzato Syberia. Avremo quindi dei personaggi animati in tempo reale che andranno a muoversi su scenari pre-renderizzati, occasionalmente assisteremo a sequenze cinematiche interamente realizzate in computer grafica che contribuiranno ad accrescere ancora di più l'atmosfera di gioco e l'immedesimazione del giocatore.
Signori e Signore: il Detective dell’Impossibile!
Se tecnicamente parlando il titolo appare quindi di sicuro impatto, altrettanto possiamo ben sperare per la componente giocabile. Durante la dimostrazione dal vivo avuta durante il nostro incontro con Cangini, abbiamo avuto un esempio pratico della profondità di gioco promessa dagli enigmi e dal sistema di gioco in generale. Non vogliamo rovinarvi il gusto di poter scoprire da soli, con i vostri stessi occhi, le potenzialità del titolo; vi anticipiamo soltanto che, una volta tanto, avremo piena libertà di azione e manipolazione su tutti gli oggetti del nostro inventario e non solo. A questo punto rimane soltanto un dubbio sulla calibrazione del livello di difficoltà, sperando che la necessità di rendere appetibile il titolo alla maggior fetta possibile di acquirenti (molti dei quali non saranno necessariamente videogiocatori abituali ma anche solo affezionati lettori del fumetto originale) non vada ad inficiare l'esperienza di gioco dei giocatori più esperti.
Vi è venuta l'acquolina in bocca? La nostra videointervista è qui apposta per saziare la vostra curiosità. Attenzione però, c'è una sola controindicazione: potreste cominciare a presentare una certa dose d'impazienza cronica ed incontrollabile...