Quando vi raccontiamo di un videogioco che approda su una piattaforma decisamente insolita, di solito si tratta dell'ultima prodezza di DOOM e del fatto che ora è possibile giocarlo su uno smartwatch, un bancomat, un citofono o un frigorifero. Questa volta, invece, vogliamo raccontarvi la storia di Roche Limit: The Death of CMK, un videogioco interamente giocabile solo su PowerPoint, l'app di Microsoft per le presentazioni aziendali.
Questo horror surreale e gratuito è un'avventura a bivi realizzata in solitaria dallo sviluppatore Jack Strait che, oltre a scrivere la trama e i dialoghi, ha disegnato e animato ogni cosa, frame dopo frame, su Photoshop. I singoli fotogrammi realizzati a mano sono stati messi in sequenza creando delle gif che poi sono andate a occupare una slide di PowerPoint ciascuna. Ogni diapositiva è collegata a una serie di altre, proprio come le storie a bivi classiche o un libro-game, e ce ne sono più di 1500.
L'avventura è gratuita e richiede non più di un'ora per assistere a tutti e tre i finali disponibili, visto che ciascuna esperienza non supera i 20 minuti. Tempo ben speso, perché Roche Limit: The Death of CMK è una particolarissima esperienza surreale, un curioso esperimento ed esercizio di stile ma anche un'avventura affascinante.
Horror Surrealista
Lanciare un videogioco come una presentazione di PowerPoint riporta inevitabilmente chi gioca nel passato. Non importa sa cinque, dieci o vent'anni fa, tutti a un certo punto della nostra vita abbiamo avuto a che fare con una presentazione che non ci andava di fare su un vecchio PC che si rifiutava di collaborare. Il primo impatto con Roche Limit replica esattamente quella sensazione di incertezza e frustrazione, di aspettative e impossibilità di realizzarle, e la usa per dare la giusta atmosfera alla sua storia un po' horror e un po' surrealista.
A metà tra Kentucky Route Zero e Silent Hill, Roche Limit è un viaggio punta e clicca in pixel art dai toni seppia che comincia al limitare di una foresta dove un uomo, apparso dal nulla, vi chiederà di recuperare degli oggetti da una casa in cui "non rimetterebbe piede per nulla al mondo perché lo fa uscire di testa". Così inizia un'avventura a bivi con un pizzico di stranezza ispirata a Twin Peaks e un tono assolutamente vaporwave che mescola il digitale, il retro-futurismo, l'esistenzialismo e l'esplorazione spaziale. Il rapporto tra i cielo notturno, la sua scoperta e il suo riflesso nell'intimo di chi gioca è centrale in questa storia perché nonostante le sue poche linee di dialogo, Roche Limit vi metterà davanti a temi importanti come la separazione, l'incertezza sul proprio futuro e la morte.
Il limite di Roche
L'equazione matematica che dà il titolo a questo videogioco è particolarmente affascinante e merita un piccolo spazio per comprendere meglio i tre finali di Roche Limit. Il Limite di Roche, per Wikipedia, è "la distanza minima dal centro di un corpo celeste al di sotto della quale un secondo corpo celeste minore che vi orbita attorno e che si mantenga coeso solo grazie alla propria forza di gravità, si frammenta per effetto delle forze di marea, cioè per la distorsione indotta dalla differenza di forza di gravità che agisce sulla parte del corpo celeste minore più vicina al corpo celeste maggiore, rispetto a quella più lontana."
Nella sua brevità, Roche Limit vuole affrontare proprio il rapporto tra l'uomo e la sua identità e fino a dove si è disposti a sacrificare sé stessi per fare contenti gli altri. I finali sono estremamente aperti all'interpretazione ma troverete in ciascuno di loro una riflessione sull'individualità e l'impatto che questa ha sul mondo che ci circonda. La musica e gli effetti sonori di questo titolo più che a immergere chi gioca in un'atmosfera particolare puntano a isolarlo dai rumori circostanti in un viaggio introspettivo molto riuscito. Le composizioni eteriche si mescolano a suoni acuti e a vecchi effetti in 8 bit provenienti dalla tecnologia del passato e l'interferenza di una forza altra da voi si farà sentire come nei vecchi tubi catodici. L'atmosfera è straniante, ma accogliente e i momenti di vero e proprio spavento sono legati alla consapevolezza di sé più che a un vero e proprio scenario che fa paura.
Potete scaricare Roche Limit: The Death of CMK dalla sua pagina di Alpha Beta Gamer. Il gioco è completamente gratuito ma ha un'installazione curiosa: dopo aver fatto il download della cartella che contiene gli asset (pesa poco meno di 1 Gb) decomprimetela e limitatevi a lanciare con PowerPoint il file "ROCHE LIMIT - The Death of CMK" che trovate all'interno della cartella Utility. Questa procedura farà partire il gioco che, però, non ha salvataggi: sarà quindi meglio ritagliarsi una mezz'oretta per assicurarsi di vivere l'esperienza almeno una volta fino in fondo.
Roche Limit: The Death of CMK è un'esperienza che va provata non solo per la sua insolita piattaforma ma anche perché è un prodotto ben riuscito che fa riflettere e inquieta nel modo giusto. Se il lavoro di Jack Strait vi piacerà, potrete trovare il suo altro videogioco fatto in PowerPoint, The Edco Incident sul suo sito. Ad aspettarvi c'è un'avventura ispirata all'era di Windows XP e ai primi anni 2000. L'unico vero difetto di entrambi i titoli, connaturato all'applicazione Microsoft, è che il puntatore del mouse tende a sparire dopo pochi secondi di inattività quindi per inserire un comando anche solo 10 secondi dopo il precedente dovrete agitare il cursore per ritrovarlo con i vostri occhi. A parte questo piccolissimo inconveniente, Roche Limit: The Death of CMK è un'esperienza innovativa che merita il tempo che vi chiede e vi lascerà pieni di domande e curiosità.
CERTEZZE
- Piattaforma inaspettatamente creativa
- Storia introspettiva e profonda
- Musica immersiva e calzante
DUBBI
- La scomparsa del puntatore rompe leggermente l'immersione
- Inevitabile brevità