Drac ha il cuore spezzato ed è caduto in depressione. Tutto il suo potere non gli è servito a niente e non è riuscito a lenire le sue pene amorose. Per questo vive da secoli in solitudine e ha mandato il suo castello in rovina, lasciandolo in preda ai suoi servitori, che ormai gozzovigliano liberamente senza più curarsi di lui o lei (a seconda del sesso che si sceglie all'inizio del gioco). La situazione è decisamente grave, essendo Drac parte dell'equilibrio universale tra bene e male, così Morte decide di intervenire. Attiratolo fuori dal castello con uno stratagemma, lo intrappola in un reality show pieno di mostri contro cui combattere e di mostri sexy da conoscere e, nel caso, frequentare o sedurre. In fondo Drac è decisamente avvenente, in entrambe le versioni, ed è uno spreco sapere che sta affogando nella sua tristezza. Prima di aprire le danze però, la Morte gli toglie tutti i suoi immensi poteri, che dovrà recuperare durante lo show. Non sia mai che abbia un vantaggio e che il pubblico si annoi guardandolo in azione.
Incuriositi dalla trama, abbiamo provato Romancelvania, non rimanendo affatto delusi.
Amore al primo morso
Come il titolo fa ben intuire, Romancelvania è un clone dei Castlevania con iniettato un simulatore di appuntamenti. Lo strano miscuglio tra i due generi, apparentemente inconciliabili, sembra in realtà funzionare più che bene. Nella demo del gioco, pubblicata in occasione dello Steam Next Fest di ottobre 2022, erano presenti solo tre dei tanti mostri con cui potremo avere una relazione nella versione finale, tra demoni discotecari che girano completamente nudi (all'inferno e in discoteca non servono le mutande), donne zucca stregate decisamente procaci e piacevolissimi geni della lampada.
La prima parte del gioco, molto breve, si svolge nel castello di Drac ed è sostanzialmente un tutorial che spiega come muoversi e combattere. Interessante il fatto che il castello abbia degli elementi grafici che richiamano i Castlevania a 8-bit, nonostante il gioco sia rappresentato nel classico 2.5D, tanto per rendere ancora più chiaro il riferimento del titolo. Qui Drac è immortale e in piene forze.
Nonostante la tristezza, Drac avanza come un carro armato eliminando scheletri viventi e seguendo le indicazioni a schermo che gli vengono fornite. Il suo repertorio è fatto di tutte le mosse classiche dei metroidvania, tra attacchi letali con la spada (che causa 666 danni, guarda un po'), doppi salti e l'uso di poteri vampirici vari. Nemmeno i barili esplosivi sembrano poter niente contro di lui. Usciti dal tutorial inizia però la trasmissione. Come già detto, Drac viene "azzerato", qualche potere gli rimane, ma è tutto da rifare. L'unica caratteristica che Morte non gli porta via è il suo essere intrinsecamente sexy, ossia il suo aspetto piacione fatto di addominali e pettorali ben scolpiti e di un vestito che gli calza alla perfezione, mettendo in risalto le sue forme.
Finita la presentazione del reality, chiamato "Love at the First Bite", ci viene permesso di nuovo di scegliere il sesso di Drac, con l'avviso che si tratta di una decisione permanente, in questo caso. Quindi inizia l'episodio 1, con i primi tre mostri da conoscere e con cui, nel caso, sviluppare una relazione. Come modernità vuole, spetta al giocatore di scegliere, ossia decidere chi sedurre e chi no. In questo non ci sono limitazioni di genere e l'importante è soddisfare i desideri dei vari partner, per conquistare il loro cuore e, nel caso, il loro corpo. Il gameplay in sé rimane fondamentalmente quello di un metroidvania, in cui si gira per le location in cui si svolge il reality, uccidendo mostri e segnandosi le aree inaccessibili senza determinati poteri, da rivisitare in un momento successivo del gioco. La formula viene rispettata in pieno, in questo senso.
Quando si raggiunge un mostro dialogante (chiamiamoli così) si ottengono delle missioni, che sono poi gli obiettivi del gioco, indispensabili per sviluppare le storie d'amore e per la progressione del personaggio, oltre che per sapere dove andare a esplorare di volta in volta. I dialoghi sono gestiti in stile visual novel, con la possibilità di scegliere le risposte così da essere più o meno amichevoli e, nel caso, flirtare un po' (si può decidere anche di essere semplicemente amici con tutti, almeno nella demo). Gli sviluppi delle varie sottotrame sono decisamente interessanti, con sempre il reality show sullo sfondo. Insomma, la commistione funziona più che bene e, finita la demo, viene da chiedersi come mai nessuno ci avesse pensato prima.
Metroidvania
Parlando della parte Castlevania in sé, è esattamente come uno se l'aspetta. I mostri che si trovano in giro sono evidentemente ispirati a quelli che popolano i capitoli della serie di Konami, a partire dagli scheletri del Tutorial e da Morte. Le ambientazioni stesse vengono da lì, ma con molti tocchi differenti, come delle piattaforme a forma di cuore e petali di fiori che spuntano un po' ovunque. Ad accompagnare Drac nella sua avventura c'è un pipistrello incaricato da Morte, che gli tiene sempre un riflettore puntato sopra. In fondo siamo i protagonisti di un reality show, è giusto non dimenticarlo.
I toni del gioco sono quindi fortemente ironici, nonostante l'azione sia davvero molto vicina a quella della fonte d'ispirazione principale dello studio di sviluppo. Non aspettatevi però di avere la vita facile, perché alcune creature picchiano davvero duro e ci sono bestioni niente male da abbattere. Inoltre il mondo di gioco è pieno di segreti da scoprire, il che rende l'esplorazione particolarmente appassionante e in linea con altri titoli del genere
Il difetto maggiore riscontrato, che andrà verificato con la versione finale, riguarda una certa scivolosità delle collisioni. Niente di compromettente, ma ci si fa caso, soprattutto se si sono giocati tanti metroidvania prima di questo. Vedremo.
Romancelvania sembra riuscire a mescolare con successo due generi apparentemente inconciliabili. La demo ci ha fatto venire voglia di provare la versione finale, per scoprire le parti restanti del reality show e l'evoluzione delle varie storie d'amore o d'amicizia. L'impressione è quella di un titolo davvero simpatico, capace a volte anche di stupire, perché realizzato in modo solido e competente. Ne riparleremo.
CERTEZZE
- Le storie d'amore sembrano divertenti
- Le meccaniche da metroidvania sono solide
DUBBI
- Qualche problema tecnico sembra esserci