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Schedule 1: abbiamo provato il "simulatore di Breaking Bad" che dà dipendenza

Schedule 1 prende la routine di Animal Crossing e la trasforma in un'impresa criminale in stile Breaking Bad che non siamo riusciti a smettere di giocare.

PROVATO di Riccardo Lichene   —   22/05/2025
Schedule 1 permette a chi gioca di costruire un vero e proprio impero

C'è un motivo se, dalla sua uscita, Schedule 1 non si è smosso dai primi cinque videogiochi più venduti di Steam: chi lo prova non riesce a smettere di giocarci. Il modo migliore di descrivere il gioco di TVGS, attualmente in accesso anticipato, infatti, è un vero e proprio simulatore di Breaking Bad.

Il protagonista di cui vestite i panni deve costruire dalle fondamenta, con un po' d'aiuto, un impero dello spaccio che copre l'intera filiera produttiva: dalla coltivazione, alla vendita, passando per il confezionamento e il trasporto. Il gioco, sin dai primi istanti, è così serrato nel ritmo e munifico nel dare all'utente piccoli traguardi incrementali, che abbiamo fatto davvero fatica a interrompere le nostre sessioni.

È come se gli sviluppatori avessero preso l'ossessione per il completismo di Animal Crossing, il senso del proibito di GTA e l'ansia da mancanza di risorse dei più famosi survival, e li avessero mescolati in quello che potrebbe essere uno dei gestionale in prima persona più riusciti degli ultimi anni. Anche l'estetica a metà tra South Park e Rick e Morty aiuta molto nel dipingere un immaginario apparentemente di degrado, ma segretamente pieno di opportunità.

Ricominciare da capo

Dopo un breve tutorial, Schedule 1 getta chi gioca direttamente nella fossa dei leoni: una nuova città, una gang rivale, un motel in cui far crescere a stento qualche pianta di marijuana e un debito da saldare. Come in tutte le grandi storie alle origini di un mito, le prime due o tre ore sono di frenetica corsa tra un'umile mansione e l'altra: consegne, potatura, gestione della spazzatura e impacchettamento di ogni singola infiorescenza, tutto nella speranza di racimolare abbastanza soldi dai vari clienti per restare in piedi.

Prima di gestire un laboratorio così ben fornito dovrete fare molta strada tra le vie della disperata cittadina del Midwest che fa da sfondo a Schedule 1
Prima di gestire un laboratorio così ben fornito dovrete fare molta strada tra le vie della disperata cittadina del Midwest che fa da sfondo a Schedule 1

Subito dopo arriva il momento dell'espansione, ma servono personale, clienti e capacità produttiva. Il tutorial di gioco, sempre rigorosamente poco invasivo, guida l'esperienza alla perfezione tra diverse varietà e metodi di coltura, introducendo strati di complessità gradualmente e senza forzature. Il gioco, infatti, può essere messo in "stasi" in qualunque momento semplicemente non completando un incarico della missione principale perché il continuo flusso di richieste dai clienti, di domanda e offerta, non si interrompe mai anche quando c'è una missione principale da completare.

Questo vuol dire che se vorrete restare pesci molto piccoli per qualche ora e godervi il flusso di gioco iniziale, nessuno ve lo impedirà. Il fascino del mondo criminale, però, è anche il pericolo di essere arrestati e di vedere in fumo tutto il proprio lavoro. Per questo da quando cala il sole, la polizia pattuglia le strade della tua nuova città e violare il coprifuoco significa accettare il rischio di essere arrestati.

I poliziotti vi fermeranno, vi perquisiranno e vi arresteranno se non starete attenti mentre muovete il prodotto in giro per la città
I poliziotti vi fermeranno, vi perquisiranno e vi arresteranno se non starete attenti mentre muovete il prodotto in giro per la città

Ed ecco che, nel giro di tre o quattro ore, Schedule 1 ha costruito un flusso di gioco frenetico, in un ambiente pericoloso e con un terreno fertile su cui far crescere il proprio impero. Le consegne per i clienti sono a tutte le ore, la coltivazione ha un costante bisogno di nuove forniture (suolo, semi, bustine di plastica per il packaging) e l'ambiente urbano continua a evolversi intorno al giocatore.

Minigiochi con un senso

Al primo impatto, il minigioco in cui bisogna prendere le cesoie e staccare una alla volta le infiorescenze dalla pianta, o quello in cui bisogna imbustarle una per una, mettono un sorriso sulla labbra e aiutano molto l'immersione. Lo stesso si può dire quando bisogna svuotare i sacchi di suolo, seppellire i semi, innaffiare le piante o prendere a martellate la metanfetamina.

Il minigioco dell'impacchettamento stufa in fretta, ma alla progressione di Schedule 1 è calcolata per offrire una soluzione al momento giusto
Il minigioco dell'impacchettamento stufa in fretta, ma alla progressione di Schedule 1 è calcolata per offrire una soluzione al momento giusto

L'accelerazione del flusso di gioco è tale, però, che in poco tempo queste attività iniziano a essere d'intralcio, ed ecco che Schedule 1 mette come oggetti di progressione acquistabili (c'è un sistema di livelli basato sull'esperienza) le pinzette elettriche, il suolo che non va cambiato e tutta una serie di altre automazioni per rimuovere progressivamente quei minigiochi dalla routine di ogni ciclo produttivo.

Schedule 1 è perfettamente consapevole di quando una sua meccanica inizia ad annoiare ed è bilanciato per fare in modo di dare a chi gioca gli strumenti per non interagire più con qualcosa se a quel punto risulta noioso. Volete trasformare il gioco in un simulatore di giardinaggio e cucina? Ecco che assumendo più venditori non dovrete più perdere tempo a fare consegne in giro per la città e potrete concentrarvi solo sulle vostre creazioni.

La grafica di Schedule 1 riesce nella sua semplicità a immergere perfettamente chi gioca nell'ambiente che tipicamente vede la nascita e la crescita dei nuovi signori della droga locali
La grafica di Schedule 1 riesce nella sua semplicità a immergere perfettamente chi gioca nell'ambiente che tipicamente vede la nascita e la crescita dei nuovi signori della droga locali

L'ultimo fattore che rende questo gioco una gemma rara nel mondo delle esperienze ambientate nel mondo criminale, è che non c'è né giudizio né celebrazione: quello dello spacciatore è un mestiere come un altro nel mondo di gioco e come tale viene trattato. C'è una storia di sottofondo che arriva col tempo, ma il suo tratto distintivo non è né l'eroismo degenerato alla Breaking Bad, né la spirale destinata alla rovina di The Departed. La rappresentazione della contemporaneità è lucida, onesta e non serve alcun tipo di commentario: l'ambiente, anche con i pochi poligoni dello stile grafico, fa tutto il lavoro senza bisogno di dire una parola.

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Lo stato attuale di early access che abbiamo provato ha fondamenta solide, una progressione con decine di ore di intrattenimento, una modalità multigiocatore per creare un impero con amici e abbastanza elementi per far divertire parecchio. Chi ama i gestionali verrà risucchiato in un vortice di mansioni, evoluzioni e colpi di scena, il tutto in un'ambientazione semplice ma curata e dal potenziale altissimo.

Schedule 1 è un vero e proprio simulatore di Breaking Bad e i suoi sviluppatori sono riusciti in un'opera di bilanciamento che sembra convincente. Nonostante il gameplay possa apparire a un primo sguardo semplicistico, il gioco non ha un singolo momento morto. Non si sta mai ad aspettare il completamento di un obiettivo o la coltivazione di una pianta: c'è sempre qualcosa da fare tra coltivazione, consegne, packaging e progressione della storia. C'è così tanto che, dopo una sessione di gioco particolarmente lunga, ci siamo ritrovati esausti per la fatica mentale di coordinare i tempi di crescita con gli ordini ricevuti mentre dovevamo convincere nuovi clienti con campioni gratuiti, gestire la rete di distributori e ripagare il fornitore perché siamo andati in rosso. La personalizzazione del proprio personaggio non è un gran che ma essendo in prima persona ce lo si dimentica in un attimo. Già in accesso anticipato Schedule 1 dà dipendenza, non osiamo immaginare cosa farà il prodotto finito.

CERTEZZE

  • Mix tra gestionale e simulatore di un mondo criminale riuscitissimo
  • Progressione concreta e frenetica che si può sempre mettere in pausa
  • Immersione totale senza giudizi o celebrazioni

DUBBI

  • Personalizzazione del personaggio povera
  • Qualche colpo di tosse a livello tecnico tipico di un accesso anticipato