Non tutti sono appassionati di Stargate, film diventato serie TV e poi mille altre cose, ma tra i giocatori di strategici difficilmente troverete qualcuno che non abbia un occhio di riguardo per Slitherine. Anche se la licenza scelta per questo nuovo Stargate: Timekeepers non è la vostra preferita, avrete almeno la certezza che l'impianto di gioco sarà sufficientemente profondo da tenervi occupati per diverso tempo, e solitamente senza spendere un occhio dalla testa. A differenza di quanto accaduto con Starship Trooper e Terminator, strategici di posizionamento e battaglie dure, a Stargate è stato dedicato un gioco molto più cerebrale, dove ogni incontro/scontro va risolto quasi come fosse un puzzle.
Pochi ma cattivi
Un gameplay alla Desperados, serie che a sua volta s'ispirò al meraviglioso Commandos: giochi dall'approccio riflessivo, strategici sì, ma improntati sullo stealth più che sullo scontro in sé che va evitato il più possibile nella maggior parte delle situazioni. Questo si riflette anche sul numero di unità a disposizione: non eserciti da tenere costantemente in ordine, bensì un manipolo di eroi con nome, cognome e abilità uniche. Nelle sue missioni, Stargate Timekeepers solitamente metterà ai comandi di tre diverse unità, con alcune eccezioni dove il numero scende e sale di uno: nella missione che abbiamo potuto vedere in anteprima, una delle prime, le unità erano soltanto due.
Quasi tutte le missioni saranno suddivise in tre compiti, una struttura base su cui però il team di sviluppo promette di variare spesso. Nella missione che ci è stata mostrata in streaming, un incursione lungo una rigogliosa giungla decisamente ben protetta, abbiamo potuto vedere il gioco giocato e, in un paio di occasioni, persino provato ad impugnare il mouse come se stessimo in partita davvero noi. È il riflesso incondizionato di chi ama gli strategici come questo: persone a cui basta vedere una guardia nemica con il classico cono di luce verde che mostra dove sta guardando, per iniziare a sfregarsi le mani pianificando l'uccisione perfetta. Qui i nostri eroi potranno strisciare verso il nemico, nascondersi tra la vegetazione (l'effetto che evidenzia le zone utili però non è dei più belli), usare granate di diverso tipo e naturalmente spezzare colli senza farsi scoprire.
Contemporaneamente
Tutto questo avviene in tempo reale, con la possibilità di passare da un'unità all'altra senza nessun limite. Gli uomini a nostra disposizione potranno anche dividersi, in modo da prendere due strade diverse e di collaborare a distanza nella soluzione di enigmi che consentiranno di proseguire nella mappa. La collaborazione tra le unità è essenziale per avere la meglio sul gioco, a tal proposito si rivela fondamentale la possibilità di programmare le mosse di una o più unità in modo che, una volta accettato il comando, queste vengano eseguite contemporaneamente. Utilissimo per mettere fuori gioco più nemici insieme, o per fare in modo che un'unità attiri il nemico nella trappola di un'altra. Delle due unità presenti durante lo streaming, solo una poteva arrampicarsi, la stessa però che poi con una corda poteva aiutare l'altra a fare la stessa cosa. Si potranno utilizzare anche delle armi, ma solo come extrema ratio vista la loro rarità e quella delle munizioni, ma sembrano esserci delle eccezioni con un'unità cecchino che non abbiamo potuto però vedere in azione. I nemici, naturalmente, non avranno di questi problemi.
L'incertezza della recluta
La missione che ci è stata mostrata era però in modalità super facile, quindi i nemici impiegavano tantissimo ad allarmarsi, in più ai comandi c'era una persona che conosceva il gioco a menadito. Sì, lo abbiamo visto in azione questo Stargate Timekeepers, ma non come lo avremmo giocato noi o come probabilmente lo giocherete voi: con un senso di pericolo e di ignoto che ne rallenterebbe inevitabilmente il ritmo, a cui si aggiungono i tipici salvataggi veloci e automatici di chi deve imparare strada facendo e missione dopo missione. Solo così, mouse e tastiera sotto le dita, potremo capire davvero di che pasta è fatto questo gioco, con quale incedere vuole portarci attraverso le sue diverse missioni che ricordiamo essere in totale quattordici ma con un piccolo twist di cui vi parleremo nel prossimo paragrafo.
Come una serie TV
Stargate Timekeepers ha una particolarità: è diviso in due parti. È una mossa atipica per Slitherine che non abbiamo ancora del tutto capito. Comprando la prima parte, si ha accesso anche alla seconda quindi non è richiesto nessun ulteriore esborso; inoltre l'uscita della seconda parte non sarà troppo distante quindi non permetterà per esempio di controbilanciare in corso d'opera eventuali mancanze che potrebbero emergere al debutto. A noi cambia in fondo relativamente poco ed è proprio come funzionano certe serie televisive, medium a cui gli amanti di Stargate dovrebbero essere ben abituati. In totale le missioni/episodi di quella che viene definita "Season 1" saranno quattordici: sette nella prima parte che uscirà dopo l'estate, e il restante nella seconda parte di cui è decisamente presto immaginare la data di uscita. Sappiamo però che queste quattordici missioni potranno contare su tantissime ambientazioni diverse: la forza della serie d'altronde era anche quella di poter saltare qui e lì senza alcun problema, e tale caratteristica verrà sfruttata anche in Timekeepers.
Se volete saperne di più, oggi 27 luglio, alle 17:30 sul canale Twitch di Slitherine, potrete assistere alla presentazione ufficiale di Stargate: Timekeepers.
Ambientato alla fine della settimana stagione della serie televisiva, da cui prende poi una strada differente, Stargate Timekeepers è proprio quel che mancava nella sempre più ricca offerta di strategici targati Slitherine. Ora resta soltanto da capire se questo saprà essere all'altezza degli altri giochi su licenza prodotti e sviluppati dalla compagnia negli ultimi anni, caratterizzati da una profondità che ne esalta l'aspetto tattico senza mai diventare snervante per la troppa complessità. Le prime impressioni sono positive e in linea con le aspettative che avevamo, la grafica è pulita e promette tanta varietà, è il gameplay che pur facilmente inquadrabile deve dimostrare di saper reggere l'intera avventura, oltre a invogliare gli utenti a tornare sul gioco una volta arrivate le sette missioni successive.
CERTEZZE
- Gli strategici stealth sono sempre i benvenuti
- La modalità tattica che consente di programmare le mosse delle unità in anticipo
DUBBI
- Saprà tenere alta attenzione tra le prime sette missioni e le successive?
- Alcuni elementi grafici sono da perfezionare