In superficie Table Manners è un titolo molto semplice da spiegare: si tratta di un simulatore di appuntamenti in cui, scelta una potenziale partner da un'applicazione stile Tinder, bisogna portarla a pranzo o a cena in un ristorante, cercando di dimostrarsi capaci di assecondare tutte le sue richieste, senza rinunciare alle buone maniere. Sulla carta niente di troppo complicato, visto che tra i nostri compiti avremo quello di accendere delle candele per rendere l'atmosfera più romantica, di versare del vino o di passare degli spuntini alla nostra partner, per fare qualche esempio, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo l'interfaccia di gioco.
Per capire di che cosa stiamo parlando pensate a Surgeon Simulator e applicatelo a un contesto più mangereccio. Sostanzialmente il giocatore controlla una mano senza corpo che ha una sua consistenza fisica nello spazio di gioco, ossia può interagire con tutti gli oggetti visibili sui tavoli afferrandoli o urtandoli. I movimenti della mano, la sua rotazione e i movimenti delle dita sono tutti legati al mouse e a dei tasti differenti, in modo da simulare in modo il più possibile fedele le funzioni di una mano vera. Purtroppo muovere il nostro avatar a forma di arto è tutto tranne che semplice e intuitivo... ed è qui che arriva il bello.
Gameplay
Molti non comprendono cosa renda titoli come il già citato Surgeon Simulator o questo Table Manners appassionanti: cosa c'è di bello nel doversela vedere con interfacce al limite dell'usabile che rendono un inferno compiere ogni singola azione?
In realtà giochi come questi devono il loro fascino alla natura prettamente comica del voler simulare in modo ultra realistico azioni e gesti banalissimi, ma che tradotti in un sistema di controllo fin troppo accurato, al punto da essere macchinoso al limite dell'inutilizzabile, si trasformano in sfide quasi impossibili, in cui ogni sbaglio viene amplificato a dismisura da un motore fisico che rende instabile ogni oggetto. Ed è proprio lo scarto tra l'azione, la percezione della stessa e la sua esecuzione nel mondo virtuale a rendere titoli come Table Manners quella che non esitiamo a definire una nuova espressione della commedia, possibile solo in forma videoludica. Sono giochi in cui l'errore disastroso non solo è messo in conto, ma è anche incoraggiato se si vuole trarre il massimo dall'esperienza.
Lì dove in Surgeon Simulator la nostra goffaggine trasformava la sala operatoria in una specie di mattatoio, qui fa diventare i nostri appuntamenti delle scene imbarazzanti, che riescono a strappare più di qualche risata.
Paradossalmente riuscire al primo tentativo è il vero fallimento, perché ci fa perdere per strada la gran parte delle ricompense marginali, quelle che ci vengono date per aver trasceso quella normalità la quale, pur se apparentemente oggetto principale della simulazione, è una penalizzazione che cela il cuore caotico del gameplay. Per inciso: riuscire fare ciò che ci viene richiesto manda avanti il gioco, non riuscirci lo rende divertente.
Meccaniche di gioco
Ogni appuntamento di Table Manners può giocarsi tra l'ordinarietà e la catastrofe, con la prima che si ottiene facendo molta pratica e attenzione a ogni movimento, mentre la seconda è legata al desiderio di rompere il gameplay. La versione che abbiamo provato non era completa al 100% ma permetteva comunque di sperimentare diversi appuntamenti. Abbiamo quindi causato incendi, spruzzato lo champagne sulla nostra nuova fiamma, fatto volare tutti i piatti sulla tavola, fatto traboccare il vino dai bicchieri, sbagliato a ordinare il cibo e commesso tanti altri piacevolissimi errori, che non abbiamo mai rimpianto.
Al di là del suo concept base, il titolo di Echo Chamber non è complessissimo e sembra offrire una struttura di gioco leggera, anzi, leggerissima, come del resto leggeri sono i suoi contenuti, tra missioni da svolgere in sequenza lineare per sbloccare nuovi oggetti e una quantità tutta da verificare. La stessa impressione la dà il lato grafico, per il quale è stato scelto uno stile cartoon niente male. Nondimeno vi dobbiamo confessare che con Table Manners abbiamo passato dei bellissimi momenti, tanto da volerci ritornare sopra al di là del tempo necessario a permetterci di scrivere l'articolo che state leggendo e tanto da farci attendere con una certo fervore la versione definitiva, per la quale non dovrebbe mancare molto.
Table Manners è un gioco esile che va a caccia del divertimento puro. Si tratta di un epigono di Surgeon Simulator, ma dal tema completamente differente. Se vi interessa il genere, seguitelo perché potrebbe rivelarsi una bellissima sorpresa.
CERTEZZE
- Combinare disastri è divertente
- Leggero come l'aria
DUBBI
- Il rischio ripetitività incombe
- Qualche contenuto in più?