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Tales of Kenzera: ZAU, cosa sappiamo del gioco di Abubakar Salim e EA Originals

Il metroidvania afrofuturista e sciamanico Tales of Kenzera: ZAU ha suscitato non poca curiosità ai The Game Awards anche grazie al suo autore, Abubakar Salim.

Tales of Kenzera: ZAU, cosa sappiamo del gioco di Abubakar Salim e EA Originals
SPECIALE di Riccardo Lichene   —   14/12/2023

Uno degli annunci che ha suscitato più curiosità tra il pubblico dei The Game Awards è stato quello di Tales of Kenzera: ZAU, un action platformer ispirato al fondatore del suo studio di sviluppo: Abubakar Salim, conosciuto ai più per aver dato la voce a Bayek in Assassin's Creed Origins. Il gioco ha subito catalizzato molta attenzione non solo per il legame personale di Salim con la storia raccontata, ma soprattutto per la sua estetica afrofuturista e sciamanica, un approccio artistico assente dal panorama videoludico di massa.

A pubblicare il gioco, poi, ci penserà EA Originals, la neonata etichetta di Electronic Arts tutta incentrata sulle storie per giocatore singolo che ha da poco lanciato Immortals of Aveum. Lo studio che si è occupato dello sviluppo del gioco, invece, è Surgent Studios, un'impresa avviata e gestita dallo stesso Salim che la definisce "un crocevia transmediale". Tales of Kenzera: ZAU è il primo videogioco dello studio e sarà un platform d'azione e avventura in stile metroidvania in cui il suo direttore ha infuso il proprio processo di gestione del lutto derivato dalla perdita di suo padre.

"Per molto tempo ho lottato per trovare il modo di comunicare il mio viaggio nel dolore. Ora sono in grado di farlo attraverso la storia di perdita, crescita e guarigione di Zau in Tales of Kenzera", ha detto Abubakar Salim. In questo speciale su tutto quello che sappiamo su Tales of Kenzera: ZAU vi racconteremo delle origini del gioco, del rapporto personale tra l'opera e il suo ideatore e di cosa potrete aspettarvi a livello di gameplay quando uscirà il 23 aprile 2024.

Il significato di Tales of Kenzera

Tales of Kenzera: ZAU si presenta come un metroidvania in 2,5D che mescola sapientemente elementi familiari a livello di gameplay con estetiche relativamente nuove per la scena videoludica contemporanea
Tales of Kenzera: ZAU si presenta come un metroidvania in 2,5D che mescola sapientemente elementi familiari a livello di gameplay con estetiche relativamente nuove per la scena videoludica contemporanea

"Per me i videogiochi sono il mezzo più potente per condividere le storie" racconta Abubakar Salim. "Il mio defunto padre mi ha introdotto a questo medium e quale modo migliore di onorare lui, il nostro rapporto e il nostro amore se non attraverso questa esperienza? Sono estremamente grato e orgoglioso del team di creativi che ha contribuito a dare vita a Surgent Studios e sono oltremodo entusiasta che EA Originals mi abbia dato la piattaforma e lo spazio per condividere questa storia". In Tales of Kenzera: ZAU, infatti, i giocatori vestiranno i panni di Zau, un eroe in lutto in missione per reclamare l'amato padre dalla morsa della morte. Guidato da Kalunga, il Dio della Morte, Zau si farà strada attraverso mistici regni in 2.5D per sfruttare i suoi poteri cosmici di sciamano guerriero.

Svolgendosi nelle belle, ma infide, terre di Kenzera, questo gioco ha come fonte di ispirazione i racconti della tradizione africana subsahariana bantu, ricchi di storie di conflitto tra caos e ordine, di memorie di antichi sciamani, spiriti sacri e creature mitologiche. Dal trailer emergono due estetiche apparentemente contrastanti, ma che sono il riflesso di una dicotomia tra regno del reale e regno degli spiriti. Il protagonista viene introdotto avendo sullo sfondo quella che sembra una metropoli africana incredibilmente futurista, un po' in stile Wakanda. I suoi vestiti, invece, riportano alla mente il filone artistico dell'afrofuturismo, un'estetica nata dalla diaspora africana che immagina una società tecnologicamente evoluta, ma ancora in contatto con i miti, le tradizioni, le immagini e le suggestioni del suo passato animista.

Solo in fase di recensione potremo capire in che modo queste due anime del gioco di Surgent Studios sono state intrecciate
Solo in fase di recensione potremo capire in che modo queste due anime del gioco di Surgent Studios sono state intrecciate

La seconda estetica prevalente, che vediamo soprattutto nel gameplay, è quella sciamanica. Zau ha sul suo corpo delle pitture rituali, indossa dei gioielli e, soprattutto, veste due maschere magiche (una che rappresenta i poteri del Sole e una quelli della Luna) con cui lancia magie per sconfiggere i nemici. Anche le ambientazioni seguono questi due filoni con sezioni di mappe dai temi più naturali e altre che hanno sullo sfondo la stessa metropoli futuristica dell'introduzione.

Il gameplay in puro stile metroidvania

L'alternarsi di sezioni di platforming, di combattimento e di boss è una ricetta piuttosto classica per il mondo dei metroidvania, Tales of Kenzera: ZAU dovrà andare oltre l'estetica per conquistare il suo pubblico
L'alternarsi di sezioni di platforming, di combattimento e di boss è una ricetta piuttosto classica per il mondo dei metroidvania, Tales of Kenzera: ZAU dovrà andare oltre l'estetica per conquistare il suo pubblico

In puro stile metroidvania, le abilità del protagonista si dividono in attacchi dedicati al combattimento e magie per esplorare le sezioni di platforming. Le maschere del Sole e della Luna possono manipolare il tempo, cristallizzare i nemici, evocare lance e tornado infuocati e alimentare lo scatto e il doppio salto del protagonista. Dal trailer, poi, vediamo barriere distruggibili e modifiche alle superfici di gioco, forse per saltare più in alto o più lontano. Dalla descrizione dei bonus dedicati al preordine, poi, possiamo dedurre che ci sarà un albero delle abilità con nodi sbloccabili tramite dei "Punti Sciamano", quindi potrebbe stare al giocatore decidere se ottenere prima lo scatto o il salto potenziato.

In combattimento le due maschere forniranno attacchi cristallini e infuocati che andranno combinati, soprattutto nelle battaglie con i boss, con salti e schivate per restare vivi. Vediamo sia colpi ravvicinati che attacchi da distanza e combattimenti strutturati per sfruttarli entrambi con nemici che vanno dalle classiche unità semplici a mini-boss con scudi e punti deboli da colpire. Il combattimento, infine, sembra più incentrato sull'azione frenetica che sulla tattica. Le ultime informazioni disponibili sul gioco dicono che l'autrice della colonna sonora sarà la pluripremiata compositrice Nainita Desai e che uscirà un fumetto digitale, chiamato Soulshifters, che approfondirà la storia della regione di Kenzera.

Come è nato Tales of Kenzera: ZAU

Abubakar Salim è il cuore pulsante di questa produzione che è legata anima e corpo alla sua storia personale
Abubakar Salim è il cuore pulsante di questa produzione che è legata anima e corpo alla sua storia personale

"Ho perso mio padre nel 2013 a causa di un cancro e sono sicuro che molti di voi possono immaginare l'intenso dolore che mi ha colpito" ha scritto Salim in un post sul blog dedicato al gioco immediatamente dopo l'annuncio dei Game Awards. "Il modo migliore in cui posso riassumerlo è dicendo che l'intera esperienza non era 'parte del piano'. Da allora, ho cercato di trovare modi per elaborare questo evento: ignorandolo, parlandone, lavorandoci. Ho capito ben presto che il miglior modo di onorare la sua memoria, il mio amore per lui e il divertimento che abbiamo trovato nei videogiochi sarebbe stato creare un videogioco a mia volta". Questa, però, si è rivelata un'impresa più difficile del previsto perché, oltre a dare la voce a Bayek in Assassins Creed Origins, Salim non aveva alcuna esperienza dal punto di vista dello sviluppo videoludico.

"Tuttavia", scrive, "sono stato alimentato da questo sentimento crudo di tristezza, rabbia, confusione, e l'ho usato per spingermi a fare questa esperienza. Ricordo di aver parlato con così tante persone del settore, di aver raccolto tutte le informazioni su cosa sarebbe servito per creare uno studio, per creare un veicolo che prendesse questa storia che avevo e la condividesse con quante più persone possibile. Ho trovato sviluppatori incredibili su Linkedin, X, Instagram, ArtStation da tutto il mondo: Nigeria, Botswana, New York, Parigi. Mi hanno ascoltato e hanno capito cosa volessi fare". Così è nato Tales of Kenzera, un gioco che "esplora il potere dell'amore che persevera nonostante il dolore". Un titolo che processi davvero un lutto, però, non può essere incentrato sulla tristezza e sul peso del dolore, ma deve accompagnare il giocatore nel viaggio "frenetico e caotico" di gestione di un evento traumatico.

La genealogia africana di Salim è parte integrante delle fondamenta di Tales of Kenzera: ZAU e per questo è stata fatta molta ricerca per quanto riguarda la mitologia bantu
La genealogia africana di Salim è parte integrante delle fondamenta di Tales of Kenzera: ZAU e per questo è stata fatta molta ricerca per quanto riguarda la mitologia bantu

"La storia del gioco segue le vicende di un ragazzino a cui viene regalato un racconto di ispirazione bantu scritto dal suo defunto padre. Da lì, viviamo la storia che legge attraverso i suoi occhi". Zau, infatti, è un giovane sciamano guerriero, che contratta coraggiosamente con il Dio della Morte per riportare indietro suo padre. "Scoprirete che Kenzera, una volta, era florida ma ora è piena di spiriti ancestrali perduti. La loro presenza funge sia da ostacolo che da riflessione sul viaggio del protagonista. Mentre Zau avanza verso il suo obiettivo, poi, tre formidabili entità mitologiche lo aspetteranno sul suo cammino" Una di queste è Impundulu, l'uccello del fulmine, una creatura capace di scatenare tuoni e lampi dalle ali e dagli artigli. Un'altra creatura del folklore dell'Africa Subsahariana presente nel gioco è il Ga-Gorib, un demone dispettoso e fastidioso.