Da tempo gli appassionati di tennis chiedevano un erede di Top Spin e Tennis World Tour, titolo sviluppato da Breakpoint Studio e prodotto da Bigben Interactive, prometteva proprio di colmare il vuoto lasciato dal gioco 2K. L'obiettivo era quello di riprodurre la magia del tennis professionistico: durante gli scambi tra i più grandi giocatori la pallina sembra legata alle racchette dei due atleti da un filo invisibile, obbligata a compiere una traiettoria pulita e perfetta. I migliori tennisti del mondo sono in grado di scambiarsi siluri per svariati secondi, apparentemente senza sforzo, costringendo la pallina a un tragitto privo di deviazioni. È un dialogo cinetico di una bellezza disarmante, quasi una danza. Però, come chiunque abbia giocato a tennis sa bene, si tratta semplicemente di un'illusione. Colpire bene una pallina è difficile, dipende innanzitutto dalla corretta lettura del tiro dell'avversario, e implica dei riflessi notevoli, un posizionamento corretto del corpo e una rapida preparazione del dritto/rovescio. E questo avviene ogni singola volta, per ogni singolo tiro di ogni singolo scambio.
Quello che dovrebbe fare una simulazione di tennis - in generale qualsiasi gioco di tennis - non è mettere in scena ciò che vediamo alla televisione, ma darci la sensazione di eseguire noi stessi quegli atti. Ed è soprattutto in questo, oltre che in tanti altri elementi, che Tennis World Tour si dimostra piuttosto inadeguato. Vi spieghiamo perché nella video recensione in testa all'articolo.