Proprio mentre state leggendo queste righe, il terzo episodio aggiuntivo di The Division 2, Coney Island: La Caccia, è in procinto di essere distribuito in early access a tutti i giocatori che hanno acquistato la Gold Edition del gioco o anche soltanto il pass Anno 1. Ma noi non siamo qui per parlarvi di quell'add-on, che sarà adeguatamente analizzato e sviscerato sulle nostre pagine nei prossimi giorni, ma per raccontarvi la nostra esperienza con il prossimo, sostanziale aggiornamento dello shooter in terza persona prodotto da Ubisoft. Un update che riporterà l'amata New York del capitolo originale all'interno del suo sequel, insieme a una generosa iniezione di contenuti inediti. Se volete sapere tutto di The Division 2: Warlords of New York, seguiteci in questo provato.
La storia
Siamo esattamente ad 8 mesi di distanza dalle vicende raccontate nel primo The Division e lo stesso uragano che ha messo in ginocchio Washington ha colpito anche Manhattan trasformando sensibilmente la skyline della città e alterando gran parte della viabilità cittadina: un geniale escamotage messo in piedi da Massive per smorzare il senso di deja-vu provato calpestando nuovamente le vie di New York. Grazie a Warlords of New York infatti, se ancora non fosse abbastanza chiaro, l'iconica città americana verrà implementata in The Division 2 attraverso una nuova campagna narrativa che porterà avanti le vicende raccontate nel sequel e la spasmodica ricerca delle ultime tracce lasciate da chi ha il virus e minaccia di volerlo utilizzare ancora una volta.
Una volta completata questa storyline, che è obbligatoria per visitare la città e seguire il nuovo leveling dal trentesimo al quarantesimo livello di esperienza, avremo poi libero accesso alla metropoli e potremo tranquillamente fare avanti e indietro tra questa e Washington, senza soluzione di continuità. Ma in concreto cosa possiamo aspettarci da Warlords of New York? Innanzitutto gran parte di Lower Manhattan liberamente esplorabile e con un nuovo hub sociale e di raccolta quest che risponde al nome di Haven. C'è poi una differenza sostanziale con Washington, ma anche con il primo The Division: stavolta i distretti che compongono la mappa saranno affrontabili in qualsiasi ordine, senza dover seguire un percorso imposto dallo sviluppatore per far crescere il proprio personaggio.
Il distretto finanziario, battery park, il civic center e la zona dei moli saranno tutti a disposizione del giocatore fin dall'inizio e ognuno potrà seguire la storia in base ai propri gusti. Una narrativa che sarà suddivisa in 5 missioni principali e 8 quest secondarie che avranno lo scopo, stavolta, di approfondire le vicende narrate nella campagna permettendoci di conoscere meglio i personaggi coinvolti e le storie raccontate, invece di rimanere fini a se stesse. La storia porterà il giocatore sulle tracce di Aaron Keener, personaggio storico della serie nonché primo e più importante agente della divisione che ha scelto di ribellarsi all'organizzazione militare e di passare tra le fila del nemico, agendo nell'oscurità come agente rogue.
Trovarlo non sarà però semplice e ci obbligherà ad affrontare prima i suoi 4 luogotenenti: soldati sfuggenti e molto ben addestrati, ognuno con un'abilità specifica e ben caratterizzata, che Keener utilizza per tenere sotto controllo la città. Il giocatore dovrà stanarli uno per volta, svolgendo le lunghe missioni che li riguardano e poi sconfiggendoli nel corso di una intensa boss battle che, stando alle parole dello sviluppatore, avrà dinamiche di svolgimento inedite e stimolanti.
La prova
Per entrare nel dettaglio delle specifiche di Warlords of New York che vi abbiamo appena raccontato, nella nostra prova dell'espansione ci siamo ritrovati alle prese con Theo Parnell, cecchino e ricognitore al soldo di Keener che, nel corso della battaglia finale, poteva creare tutta una serie di ologrammi di se stesso e di alcuni alleati obbligandoci a rimanere sotto copertura per analizzare nel dettaglio la situazione così da scovare il luccichio del suo mirino e capire quale immagine fittizia nascondesse la minaccia reale. Il tutto stando bene attenti a non farci accerchiare dai soldati, anche loro in parte reali e in parti simulati da ologrammi.
Sicuramente una interessante variazione sul tema che si innesta su un concetto di more of the same semplicemente perfetto. Indipendentemente che si sia giocato il primo o il secondo The Division e che si siano investite 5, 20 o 300 ore sull'eccellente shooter in terza persona di Massive, tutto è immediatamente familiare e nel solco di un gameplay fedele alla serie. Correre, sparare, mettersi dietro copertura, analizzare il nemico, usare le abilità e gestire le munizioni; non c'è nulla di realmente nuovo nelle meccaniche di Warlords of New York, ma c'è la grandissima esperienza che il team di sviluppo continua a maturare man mano che lavora sui contenuti aggiuntivi e ascolta il feedback dei giocatori.
Abbiamo sicuramente apprezzato l'idea di Massive di concedere al giocatore le 4 abilità inedite implementate nell'espansione, solo sconfiggendo i 4 luogotenenti di Keener. Ognuno avrà infatti la sua skill specifica che sarà parte integrante della boss fight come quella che vi abbiamo descritto poco sopra e, accanto al decoy di Parnell che vi permetterà di produrre il vostro ologramma, troveremo un lanciagranate adesive, una sorta di trappola elettrificata e un lanciafiamme che, supponiamo, sarà una versione alternativa di quello che verrà introdotto nell'Episodio 3 di The Division 2.
Ma l'elemento che più di tutti ci ha convinto è la consueta capacità di Massive di offrire un ottimo level design degli interni che, nonostante l'inevitabile ripetitività di fondo, continua a offrire mordente negli scontri e a stimolare il giocatore a muoversi di continuo di copertura in copertura, talvolta sorprendendolo anche nelle modalità di attacco dei nemici e dei boss. Tra l'altro Warlords of New York oltre a riportare in auge la verticalità sconfinata di Manhattan, riporta sulla scena anche una serie di personaggi secondari e soprattutto i riker e i cleaner, due delle fazioni del gioco originale, ovviamente tenendo conto del tempo trascorso tra il primo capitolo e il sequel e quindi proponendo anche delle evoluzioni nel loro equipaggiamento e nel modo di combattere.
Aggiunte secondarie ed endgame
Siamo ancora ben lontani dall'avervi raccontato tutto quello che troveremo in Warlords of New York perché ovviamente una fetta enorme del lavoro dello sviluppatore riguarda i meccanismi che girano sotto al cofano di The Division 2. Attraverso questa espansione verrà completamente revisionata la componente ruolistica del titolo con l'obiettivo di ridurne la complessità e la sovrabbondanza di statistiche e variabili da tenere in considerazione durante la creazione della build di gioco ideale. Verrà inoltre introdotta la possibilità di ricalibrare le statistiche di un oggetto prendendo le stat di un pezzo che non ci interessa per inserirle dentro un equipaggiamento che abbiamo montato sul nostro personaggio.
E naturalmente durante la fase di leveling e soprattutto una volta raggiunto l'endgame avremo accesso a una mole consistente di nuovo equipaggiamento, armi esotiche, set e annessi e connessi che terranno conto di questa volontà di Massive di rendere tutto più intuitivo e chiaro, senza dover obbligare il giocatore a lanciarsi nella microgestione maniacale delle variabili dell'equip. Un simile alleggerimento riguarderà anche le dark zone che saranno maggiormente focalizzate sulle interazioni tra i giocatori, non necessariamente di tipo ostile ma offrendo anche benefici e reward nel caso in cui si decida di aiutare uno sconosciuto in difficoltà e lasciando più in secondo piano quei loop di quest che hanno reso sicuramente più stimolanti ma anche molto più solitarie le zone nere di The Division 2.
E poi c'è ovviamente l'endgame, croce e delizia dell'opera di Ubisoft che, a nostro parere, ancora oggi non è riuscita a trovare una quadra sulla questione. Massive implementerà le immancabili stagioni che abbiamo già visto in tantissimi altri titoli che puntano ad aumentare la propria longevità. Si tratterà di mini campagne che dureranno 3 mesi innestate su un contesto narrativo che affiancherà al calendario delle attività che il giocatore potrà svolgere anche una sorta di storia che ruoterà intorno a una specifica caccia all'uomo. Questo nemico che, supponiamo, avrà un suo specifico nome e background, ci obbligherà a scovare e seguire tutta una serie di indizi disseminati lungo le missioni da ripetere a oltranza e così facendo sbloccheremo nuovo equipaggiamento e collezionabili anche approfittando del battle pass che verrà introdotto per l'occasione e che andrà acquistato separatamente.
Troveremo anche eventi globali che modificheranno le meccaniche base di The Division 2 e obbligheranno i giocatori ad adattarsi a determinate regole di ingaggio e ci saranno ovviamente le leghe per stimolare la competizione tra player attraverso classifiche dedicate a specifiche attività. E più avanti, presumibilmente in primavera inoltrata, arriverà anche il secondo raid intitolato The Foundry che spingerà nuovamente sulle tattiche di squadra e sull'ottimizzazione delle build ma, particolarità non da poco, sarà affrontabile anche dai giocatori di livello 30, quindi anche da chi non si è lanciato nella campagna di Warlords of New York e non ha raggiunto il nuovo level cap fissato a 40.
Prezzo e data di lancio
Ci sarebbero una miriade di altri elementi e contenuti che abbiamo volutamente tralasciato per evitare l'effetto enciclopedico ma ci è parso chiaro durante tutta la presentazione e soprattutto nel corso dell'intervista avuta con il creative director associato che Massive ha nuovamente pensato a tutto: tenere incollati a TV e monitor i giocatori di vecchia data e convincere i neofiti, addirittura chi non ha mai giocato The Division a entrare ora in partita per sperimentare un gameplay che non fatichiamo a definire il migliore dai tempi di Gears of War per quello che concerne gli shooter in terza persona con coperture.
Proprio per questo motivo Warlords of New York, che arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One il 3 marzo, con la versione Stadia a seguire entro la fine del mese, sarà distribuito in tre diverse versioni. Una semplice e pura espansione da 30€ per chi possiede già il gioco base e che in qualche modo può essere considerata una sorta di pass Anno 2. Un pacchetto speciale offerto al prezzo di 40€ che conterrà anche The Division 2 e permetterà di iniziare a giocare subito Warlords attraverso un boost al livello 30 del personaggio appena creato. Un'edizione ultimate che includerà anche tutte le aggiunte del primo anno di gioco, ovvero le specializzazioni e i 3 episodi aggiuntivi. In tutti i casi i giocatori avranno poi accesso alle aggiunte contenutistiche e alle stagioni descritte poco sopra che arriveranno nel corso dell'anno ma resterà invece separato il battle pass su cui, purtroppo, non siamo riusciti a farci dare dei dettagli di prezzo e contenuti. Ma siamo convinti che ne sapremo di più tra pochissimo.
Warlords of New York è un'aggiunta corposa e perfettamente studiata per The Division 2. Anche stavolta Massive sembra aver studiato tutto alle perfezione realizzando un pacchetto in grado di strizzare l'occhiolino ai giocatori del primo capitolo attraverso la riproposizione di quello scenario iconico che aveva contribuito al suo successo, ma allo stesso tempo stando bene attenta a offrire abbastanza stimoli anche a chi ha giocato soltanto il secondo episodio e, addirittura, confezionando il tutto in modo tale da andare incontro anche a chi non conosce minimamente il franchise. Siamo sempre un po' preoccupati di queste soluzioni che cercano di risultare piacevoli a tutti senza puntare a un pubblico specifico, ma siamo ugualmente certi che Massive sia perfettamente sincronizzata con i desideri e le necessità dei giocatori di The Division 2.
CERTEZZE
- Una storia interessante che riporta sulla scena alcuni personaggi storici
- Tantissimi contenuti, sulla carta, anche per l'endgame
- Le nuove abilità hanno del potenziale
DUBBI
- Mancano dettagli più approfonditi sul restyling della componente PvP
- Ci saremmo aspettati un prezzo più aggressivo