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The next big thing

Ancora qualche scampolo di Los Angeles e poi... il trasloco!

DIARIO di Andrea Pucci   —   20/05/2006

Allergia alle Spore

The next big thing

è un videogioco, annunciato qualche mese fa, e mostrato per la prima (a porte chiuse) a Los Angeles che mi ha lasciato incuriosito e perplesso, pur non avendolo visto in prima persona. Essendo il sottoscritto un discreto estimatore di Will Wright, indiscusso genio, ho interrogato a lungo Paolo Matrascia, nostro inviato dietro quelle porte, per capire se Spore avesse, come tutti i precedenti progetti del papà di SimCity, le carte in regola per vincere. Negli ultimi anni Wright ha approcciato ai nuovi progetti in una modalità molto simile a Molyneux, ponendo cioè l'attenzione non sul gameplay in generale, ma su alcuni aspetti rivoluzionari che potessero far parlare di sé. Come con Black & White Molyneux presentò il gioco all'ombra di un'intelligenza artificiale quasi umana - secondo lui -degli animali-dei, rivelandosi alla fine poco più di uno strategico alla Popoulus, così con The Sims Online Wright puntò tutto sul meccanismo di socializzazione del gioco, che alla fine però sarebbe diventato una sorta di gioco solitario alla disperata accumulazione di punti esperienza e soldi (nonostante alcuni apprezzati tentativi di creare dei giochi di società). Anche questa volta con Spore Wright ha acceso il faro su un aspetto accattivante e poco esplorato: la possibilità di pilotare l'evoluzione della vita sulla terra e nello spazio partendo dagli organismi monocellulari. Chi di voi ha visto i filmati diffusi dalle presentazioni a porte chiuse forse sarà giunto alla mia stessa domanda, fatta appunto a Matrascia: ma è divertente? Paolo non mi ha saputo rispodnere con certezza, ha tristemente esitato insomma. L'idea di evolvere un organismo monocellulare fino ad una forma di vita intelligente in grado di navigare nello spazio alla ricerca di nuovi pianeti è senz'altro fica ma la perplessità è rimasta: è un esperimento scientifico o un videogioco?

Le puntate precedenti

Se vi siete persi le puntate precedenti del Diario del capitano (oltre 1200 editoriali), ecco le coordinate per rintracciarle:

- successive al 3 maggio 2004
- dal 2000 al 4 aprile 2004

T.N.B.T. (The next big thing)

Archiviato il capitolo Los Angeles, lanciato il "televisore" in home page, spedito il primo numero di Multiplayer.it Gold News nelle case di tutti gli abbonati Premium Gold, l'abbuffata di novità sembrerebbe essersi esaurita. In verità ora the next big thing è il trasferimento della redazione nei nuovi uffici, programmato inizialmente per sabato 27 maggio (sabato prossimo) e attualmente rimandato di almeno una settimana a causa di ritardi del fornitore (Telecom Italia) di banda larga. Infatti, per mia somma frustrazione, ci è stato comunicato solo pochi giorni fa che a causa eccessive richieste nella zona prescelta la banda non è più tanto larga, anzi va un po' strettina.
Siamo dunque condannati a vivere in una sorta di limbo tra il vecchio e il nuovo, senza più sistema di climatizzazione (nel frattempo trasferito nella nuova sede) alle porte di un'estate che si preannuncia già infernale, stipati in un ufficio non programmato per "tenere" tutte le persone attualmente a lavoro (sembra di stare sui banchi di scuola, 60 cm cadauno). E abbiamo imparato da molti film dell'orrore che cosa può accadere dalla duplice combinazione caldo + sovraffollamento. Uno può dare di matto e far fuori tutti.

P.S.: Chiudo con due consigli per il download. Si tratta di due filmati. Il primo è la versione estesa del trailer di Metal Gear Solid 4, un mostro da quasi quindici minuti. Bello, cinematografico, emozionante, in giapponese sottotitolato. Lo so che il gioco sarà ben diverso, ma mi piace illudermi. Il secondo filmato è invece tutto in italiano, della software house genovese Artematica, e rappresenta l'ambizioso progetto di creare un personaggio nuovo di zecca - Jonathan Danter - in un'avventura grafica per PC, genere di gioco i cui rari rappresentanti sono sempre benvenuti.