Gli strategici 4X (eXplore", "eXpand", "eXploit" e "eXterminate" ossia esplora, espandi, sfrutta e stermina) sono normalmente davvero impegnativi in termini di tempo. Una partita può durare anche diverse ore, con tante azioni che si spalmano su molti turni. Negli anni ci sono stati vari tentativi di proporre anche dei titoli più leggeri e veloci, che però non rinunciassero agli elementi cardine del genere.
Uscito a gennaio in accesso anticipato, Yield! Fall of Rome di Billionworlds è una delle proposte più recenti, con gli sviluppatori che programmaticamente hanno provato a combinare "il meglio di Civilization e Battle for Polytopia". Ce l'avranno fatta? Ci abbiamo giocato un po' per scoprirlo.
Gameplay
L'obiettivo del gioco è chiaro sin dalle mappe tutorial, che sono davvero piccole. Più avanti diventeranno più grosse, ma l'idea che Yield! Fall of Rome vuole comunicare sin da subito è quella di non voler essere oppressivo, in particolare quando giocato in multiplayer.
In effetti anche avviando una normale partita, tutto appare estremamente agile, nonostante la derivazione da Civilization sia evidente. Quindi c'è sempre una fase iniziale di esplorazione dei dintorni della nostra prima città, fondata usando un'unità colono, e c'è sempre la necessità di capire dove ci troviamo, di pianificare le risorse da catturare, di alzare le difese e così via. Tutto è però molto rapido. Ad esempio le unità possono essere costruite nel giro di un turno, il che rende operativi abbastanza velocemente, a patto da disporre delle risorse per costruirle. Queste sono essenzialmente due: una, i materiali, che si reperisce sulle caselle della mappa, l'altra, la produzione, che cresce sviluppando la città e ottenendo nuova forza lavoro.
Diciamo che, in linea generale, quella applicata al sistema di creazione delle unità è la filosofia che permea l'intero gioco, che di suo finisce per essere molto guerreggiante. Certo, c'è un albero delle tecnologie da sviluppare e ci sono vari tipi di governo da sperimentare. Inoltre le otto fazioni selezionabili hanno tutte le loro unicità, sia dal punto di vista delle unità che della cultura, oltre a delle campagne con obiettivi specifici, ma in generale si finisce per combattere molto, viste anche le dimensioni ridotte delle mappe, che fanno incontrare le altre fazioni molto rapidamente.
Del resto l'obiettivo generale è quello di occupare Roma, il cui impero è nel suo momento più critico. Siamo nel 401 d.C. e le glorie del periodo cesareo sono solo un ricordo, ma dal crepuscolo dell'impero stanno sorgendo delle nuove forze desiderose di prendere il potere.
Meglio in multiplayer
L'idea degli sviluppatori è quella di far contare ogni turno, eliminando il più possibile le attese, snellendo i sistemi di gioco e tagliando tutto il superfluo. Non che manchino le scelte, ma quando ti ritrovi con quattro città nel giro di una manciata di turni e con un esercito pronto nello stesso tempo, è chiaro che devi cambiare modo di pensare rispetto ad altri titoli del genere.
Con questo non vogliamo dare l'idea che Yield! Fall of Rome sia un titolo superficiale, perché non lo è. In linea di massima riesce bene in quello che si propone ed è indubbiamente stato realizzato con grande intelligenza, ma sinceramente ci è piaciuto molto di più in multiplayer che in single player. Il motivo dovrebbe esservi abbastanza chiaro, se avete letto fino a qui. La velocità rende sicuramente sul breve periodo, ma sul medio / lungo, giocando da soli, va a limitare molto le possibilità, minando la varietà. Il fatto che non si abbiano diverse opzioni di vittoria, che la diplomazia sia ridotta davvero all'osso e che, capito il gioco, si tende sempre a correre il più possibile, trasforma il tutto in una specie di corsa campestre, in cui è vero che è importantissimo valutare ogni mossa, ma in cui spesso si finisce per fare più o meno sempre le stesse scelte.
Chiaramente in multiplayer, quando si affrontano altri giocatori, le cose migliorano, perché l'obiettivo diventa la competizione con altri esseri umani e le altre considerazioni diventano più fini a se stesse. Inoltre, la velocità si finisce per apprezzare di più proprio per la natura stessa del giocare online. Il problema è che attualmente, Yield! Fall of Rome conta davvero pochi giocatori e provarlo online è diventato difficilissimo. Magari, se vi intriga il genere, prendetelo con un amico, tanto non costa moltissimo (si parla di 19,95 euro).
Yield! Fall of Rome è un 4X particolare e come tale va preso. Se lo si considera come una possibile alternativa a Civilization, allora si rimarrà fortemente delusi, perché chiaramente non ha lo stesso respiro e non offre le stesse possibilità. Se, invece, lo si valuta per le sue potenzialità online, potrebbe rivelarsi davvero una sorpresa. Staremo a vedere con la versione finale, quando sarà disponibile.
CERTEZZE
- Il gameplay è molto rapido
- Si combatte molto
DUBBI
- Si combatte e basta
- Gli manca un po' il respiro sulla media distanza