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Free-to-play, Electronic Arts sa cosa significhi ingannare gli utenti

Tuttavia tale pratica non rientra nella politica aziendale, assicura il presidente

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   11/09/2012

In un'intervista con Kotaku, Frank Gibeau, presidente di Electronic Arts, ha parlato di come la sua azienda sperimenti di continuo e ascolti l'opinione degli utenti per capire cosa funzioni e cosa no. "Scopriamo quale sia il limite mentre sviluppiamo un gioco. Parliamo con i nostri fan, loro ci dicono quale sia questo limite e, se talvolta lo superiamo, poi facciamo marcia indietro", ha detto.

"E' successo un sacco di volte. Se vi trovate ad avere a che fare con i nostri creative team mentre lavorano a qualcosa, vi renderete conto che non c'è nessuno con una bandana e il coltello fra i denti che pensa solo a come fregare gli utenti. Tutt'altro: il loro obiettivo è quello di realizzare qualcosa di fantastico, di offrire un'esperienza epica."

"Sappiamo cosa significhi ingannare gli utenti e, basandoci su ciò che abbiamo scoperto grazie alla riscerca, ci sono molte cose che potremmo fare ma che abbiamo deciso di non fare", ha aggiunto Gibeau, facendo l'esempio di una modifica nel bilanciamento di un free-to-play che fornisca un sostanziale vantaggio ai giocatori che effettuano microtransazioni.

"E' una cosa che molti nostri fan considerano deprecabile, e infatti non l'abbiamo fatto. In Asia è una pratica all'ordine del giorno, ma in occidente, be', è il tipico esempio di qualcosa che semplicemente non abbiamo intenzione di fare. Ci farebbe guadagnare di più? Non saprei, ma a giudicare dall'opinione dei giocatori, se potessero acquistare un fucile da cecchino calibro 50 che andasse a incidere sul bilanciamento dell'intera esperienza... non lo farebbero."

Fonte: VG247

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