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EA sarà quasi completamente controllata dal fondo pubblico dell'Arabia Saudita dopo l'acquisizione, pare

Nuovi dettagli sull'operazione di acquisizione di Electronic Arts da parte del consorzio fanno emergere le percentuali di controllo, che andrebbero in grande maggioranza al PIF arabo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   03/12/2025
Electronic Arts

Sono emersi alcuni nuovi dettagli sull'operazione di acquisizione di Electronic Arts da parte del PIF, il fondo d'investimento pubblico dell'Arabia Saudita, il quale sembra che sia destinato a controllare quasi completamente la compagnia dopo la manovra.

Le informazioni non sono ancora ufficiali ma arrivano in questo caso dal Wall Street Journal, che può essere considerato ovviamente una fonte affidabile, e dipingono un quadro leggermente diverso da quanto era emerso in precedenza, con un controllo del PIF che risulterebbe maggiore rispetto a quanto preventivato.

In sostanza, quando l'accordo sarà concluso il fondo d'investimento arabo controllerà il 93,4% della compagnia, dunque si tratta a tutti gli effetti di un'acquisizione totale, con un vero e proprio passaggio di proprietà.

Possibili conseguenze sulla produzione di EA

La notizia sulla manovra era già stata diffusa nei mesi scorsi, parlando di un consorzio di firme destinato ad effettuare il buyout di Electronic Arts, tra le quali spiccava il fondo d'investimento pubblico dell'Arabia Saudita, ma le percentuali di controllo non erano ancora state rivelate.

Il principe Mohammad bin Salman
Il principe Mohammad bin Salman

Secondo il report del Wall Street Journal, il controllo da parte del PIF sarebbe schiacciante anche rispetto alle percentuali assegnate alle altre entità, che sarebbero del 5,5% per Silver Lake e 1,1% di Affinity Partners.

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Il fondo arabo sarebbe dunque destinato a versare la stragrande maggioranza dei 55 miliardi di dollari che sono previsti per il completamento dell'operazione, e si assicurerà un controllo quasi totale della compagnia.

Con l'acquisizione dovrebbero essere sistemati anche i 20 miliardi di dollari di debito che attualmente pesano sui bilanci di EA, ma è chiaro che il PIF dovrà far quadrare i conti in maniera particolarmente intensiva nei prossimi anni, con possibili riflessi sulla produzione del publisher, che verosimilmente potrebbe essere spinto a concentrarsi sulle serie di maggiore successo, visto l'investimento.

Considerando l'indirizzo politico del fondo arabo, inoltre, c'è da chiedersi quali riflessi questa operazione possa avere sui contenuti dei giochi Electronic Arts, considerando i possibili attriti sulla produzione, ma questo è un discorso che emergerà più sulla distanza.