Qual è il vero problema dei giovani moderni? Il fatto che i genitori li abbandonino in casa degnandoli di attenzione una volta al mese, perché sempre affaccendati nelle loro cose? I mediocri modelli culturali di cui vengono nutriti giornalmente? Lo stato disastrato di alcune famiglie che spesso crea scompensi nei più piccoli? Una certa tendenza a considerare i figli dei bambolotti da spegnere con il telecomando? I messaggi educativi incerti quando non distorti? I genitori che si fanno mettere in riga dai loro figli come dei soldati? No, non avete capito nulla.
Il vero dramma sono i videogiochi. O, citando l'articolo oggetto della notizia: "La vera piaga dell'infanzia e dell'adolescenza di oggi sono i giochi elettronici." Una tesi così superficiale non è stata espressa da un giornalista qualunque, ma da Aldo Cazzullo, una delle firme più prestigiose del Corriere della Sera, che ogni tanto (spesso) si affaccia anche nei vari talk show televisivi in cui si discorre amabilmente di politica (quelli sì che sono educativi).
L'appello del nostro nuovo eroe è a ricercare un vaccino per curare questa presunta malattia del nuovo millennio, perché i videogiochi: "Sono violenti, razzisti, orribili. Altri sono suadenti, seducenti, affascinanti", quindi "non sono tutti uguali, e non rappresentano un male in sé. Tutti però proiettano i nostri figli al di fuori di se stessi, e rischiano di farne degli alienati. Come una droga, li allontanano dallo studio, dalla lettura, persino dalla tv."
Già, i videogiochi allontanano persino della TV, che come saprete è solita proporre programmi di alta qualità e dal contenuto culturale ineccepibile, tipo, per fare un esempio, le innumerevoli ore dedicate alla fuga di Fabrizio Corona, il genio del male che era fuggito con il satellitare attivo e che mandava messaggini agli amici mentre era latitante.
Comunque, la parte più bella dell'articolo del buon Cazzullo arriva nel finale, in cui il testo diventa aulico e disperato, come se l'autore soffrisse nel non avere una soluzione all'immane dramma appena rivelato: "Pare passata un'era geologica dai primi videogames, quelli con i marzianetti che apparivano così facili da abbattere. Invece i marzianetti si sono riprodotti ed evoluti. E vogliono rapirci i figli. Senza che noi genitori si disponga di un manuale, di un antidoto, di un vaccino per respingerli, o almeno per somministrarli a piccole dosi."
A noi sembra il solito appello di chi non riuscendo ad avere una minima presa sui figli, deve trovare qualche capro espiatorio per la sua incapacità. Ma finiamola qui, perché non vorremmo rispondere a un'analisi superficiale con una altrettanto superficiale.
Fonte: Io Donna