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Nancy Pelosi si oppone alla demonizzazione dei videogiochi

Chiedendo prove concrete

NOTIZIA di Mattia Armani   —   11/02/2013

Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti dal 2007 al 2011 e rappresentante dell'ottavo distretto della California, ha chiesto un'analisi scientifica accurata che mostri il collegamento tra cultura popolare e videogiochi.

Chris Wallace, giornalista di Fox News Sunday, ha risposto alla rappresentante politica dicendo che dovrebbe piuttosto andare dai suoi "amici di Hollywood" e "farli vergognare". Non abbiamo bisogno di altri studi, ha detto Wallace, visto che nei videogiochi e alla TV ci sono teste spiaccicate in ogni dove. Una risposta in linea con alcune frange politiche americane, alle quali Fox ha sempre prestato appoggio, ma che non significa nulla visto che, come ha fatto notare la stessa Nancy Pelosi in modo pacato, in Giappone la violenza nei media è ancora più esplicita che negli Stati Uniti ma il numero di uccisioni con armi da fuoco è incredibilmente più basso.

Si tratta di una linea di pensiore già evocata più volte nei numerosi documentari sulla violenza negli Stati Uniti ma che una parte del paese non vuole prendere nemmeno in considerazione. D'altronde, come mette in luce l'intervento del giornalista della Fox attaccando gli stessi show che la rete mette in onda, la logica non centra nulla. Si tratta solo di difendere, sfruttando la scarsa voglia di parte dell'umanità di mettere in discussione il proprio quotidiano, un pensiero identitario che fa da base per un'industria fiorente. E come ben sappiamo le verità commerciali e le promesse di sicurezza, oggi, contano, molto spesso, più della vita degli uomini, e non solo negli Stati Uniti.

Fonte: HuffPost - Politics