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Nuova Zelanda - Meglio la prigione che restare in casa senza nuovi videogiochi

Affamato di videogiochi, ha rischiato di infrangere gli arresti domiciliari

NOTIZIA di Mattia Armani   —   06/06/2013

Ha dell'assurdo la vicenda riportata dal New Zealand Herald. Il protagonista è un diciannovenne condannato a 11 mesi di arresti domiciliari per un crimine non specificato.

A quanto pare, dopo 10 mesi di gioco ininterrotto giustificato dalla situazione di arresto, il giovane criminale ha esaurito la scorta di titoli Xbox da giocare e, a causa della crescente frustrazione, ha rischiato di rompere gli arresti domiciliari. Per evitare un aggravarsi della propria condizione il saggio ma poco paziente videogiocatore ha preferito chiamare la polizia per chiedere di scontare l'ultimo mese di pena direttamente in prigione.

Fonte: Kotaku