La ricerca sulla violenza correlata alla fruizione di videogiochi violenti impazza tra polemiche d'ogni sorta e sperimentazioni di validità dubbia.
Il test effettuato da Morgan Tear, studente PhD presso l'università australiana di Queensland, ha visto 64 studenti divisi in quattro gruppi i membri ognuno dei quali ha giocato per venti minuti a uno specifico videogioco.
L'obiettivo era verificare una differenza di comportamento tra chi ha giocato Grand Theft Auto e Call of Duty: Black Ops e chi ha giocato a World of Zoo e Portal 2. Per rilevare differenze comportamentali il team di responsabili del test ha improvvisamente finto di doversi allontanare di corsa lasciando cadere alcune penne.
Ebbene, gli studenti che hanno giocato ai videogiochi violenti hanno mostrato la stessa attitudine nel raccogliere le penne. Nessuna differenza dunque, anche se la raccolta di penne cadute non ci sembra particolarmente efficace come strumento per identificare gli effetti dei videogiochi violenti sull'uomo.
Fonte: Time - Health & Family