Come è stato già riferito nei giorni scorsi, Ryse: Son of Rome, almeno nella sua componente multiplayer, conterrà un sistema di micro-transazioni; tuttavia Crytek tiene a specificare che non si tratterà di un sistema invasivo e rischioso per il bilanciamento generale del gioco.
In un'intervista pubblicata da Eurogamer, il producer Justin Robey ha spiegato che il sistema è simile a quanto effettuato da EA con FIFA Ultimate Team, con l'acquisto di elementi legato soprattutto ad una riduzione dei tempi altrimenti necessari per raggiungere determinati livelli di ricchezza, ma senza andare a influire sull'esperienza necessaria. La progressione nel multiplayer si lega soprattutto all'acquisto di equipaggiamento sempre più potente, ma per comprare questi elementi è necessario sia l'oro che un livello di esperienza adeguato.
Con le micro-transazioni è possibile aumentare l'oro in maniera immediata ma armature e armi di livello superiore richiedono comunque il raggiungimento di un certo livello di esperienza, che non può essere acquistato con le micro-transazioni. Dunque, secondo Crytek, il sistema dovrebbe essere al sicuro dal rischio "pay to win" e dal conseguente sbilanciamento.
Fonte: Eurogamer.net
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