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Deep Down - Yoshinori Ono ha svelato qualche altro dettaglio

Qualche anticipazione in vista della presentazione del Tokyo Game Show 2013

NOTIZIA di Mattia Armani   —   13/09/2013

Deep Down, dungeon crawler in esclusiva PlayStation 4 basato sul nuovo motore Capcom Pantha Rei, sarà presente sullo showfloor del Tokyo Game Show dove lo aspettano ansiosamente i nostri inviati. Nel frattempo, Yoshinori Ono ha concesso al mondo qualche anticipazione condita da alcune esternazioni personali.

Deep Down è ambientato a New York, nel 2094. I giocatori fanno parte del gruppo dei Raven, i quali hanno come obiettivo la "conoscenza della verità del passato". Questi possono tornare indietro nel tempo esplorando la memoria di ogni oggetto o ascoltando quella che viene definita "la voce del passato" e che sarà trasmessa anche attraverso lo speaker del controller per aumentare l'immedesimazione del giocatore.

Il titolo ha una forte componente emozionale, con i svariati dungeon che corrispondono a determinati sentimenti. Leggendo la memoria di una statua permeata da sentimenti viziosi, il dungeon corrispondente sarà caratterizzato di conseguenza. Le emozioni verranno indicate anche dalla luce del nuovo DualShock, che cambierà di dungeon in dungeon. Tra le feature extra ci sono anche remote play su PlayStation Vita e controlli touch.

La componente online sarà molto importante e consentirà ai giocatori di scambiare con gli amici le informazioni recuperate nei dungeon. Ma sarà comunque possibile giocare in solitaria ed è consigliato iniziare l'esperienza in singolo in modo da prendere dimestichezza con le meccaniche. L'esperienza di gioco è studiata per durare a lungo e sono già stati pianificati corposi update che saranno rilasciati su base regolare.

Yoshinori Ono ha rivelato che ci sarà una fase beta e che vuole che inizi il prima possibile, anche se non potrà ovviamente iniziare prima del lancio di PlayStation 4. In chiusura, lo sviluppatore ha incensato PlayStation 4, la quale avrebbe consentito al team di raggiungere piuttosto facilmente i 60 frame al secondo e la cui potenza ha permesso la generazione procedurale dei dungeon, una qualità quasi fotorealistica e la degradazione visibile delle armi e delle armature con tanto di accumulo di ruggine e fango.

Fonte: DualShockers