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L'affare Oculus è stato chiuso in soli tre giorni, qualche sostenitore Kickstarter vuole essere risarcito

Più veloce della luce

NOTIZIA di Dario Rossi   —   26/03/2014

Il co-fondatore di Oculus Rift Brendan Iribe ha detto che i colleghi Palmer Luckey e Michael Antonov non avevano mai pensato di vendere la compagnia. E' ciò che è emerso durante un'intervista con VentureBeat, Iribe ha detto che, a prescindere dai propositi, l'affare con Facebook è stato chiuso in soli tre giorni. "E' stato istantaneo, ci siamo rinchiusi nel quartier generale di Facebook e abbiamo concluso l'affare. Offerte di questo tipo richiedono mesi, e invece sono bastati solo tre giorni, incredibile. Questo è ciò che intendono col muoversi velocemente, e noi li seguiremo per creare la piattaforma di computing del futuro" e "Mark Zuckerberg si è dimostrato subito molto interessato su quanto l'azienda stava realizzando, genuinamente affascinato come un geek o un utente giocatore. Gli ho mostrato delle demo, siamo diventati molto amici, al momento di incontrare Palmer gli ha chiesto come avrebbe potuto aiutare il progetto".

"Ci ha proposto di collaborare, ma senza alterare la nostra identità e i nostri propositi. Il focus sarebbe rimasto sempre quello del gaming, ma con il plus del sostegno della compagnia, in grado di investire sulla piattaforma, abbattere i costi e migliorare l'ottimizzazione", aggiungendo poi che gli sviluppatori sono entusiasti: "La reazione degli sviluppatori è stata molto buona, la mia casella email è esplosa. Qualcuno però è arrabbiato, ma coloro che lavorano in questo settore sanno che è una cosa positiva". Ovviamente Notch è l'eccezione che conferma la regola: "Sono sicuro che dopo che avrà visto cosa si può fare cambierà idea".
Nel frattempo qualche finanziatore Kickstarter ha chiesto un risarcimento.

Fonte: VG247

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