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L'Italia esce dalla "watch list" dei Paesi ad alto tasso di pirateria e contraffazione

Un cambio di rotta?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   05/05/2014

Lo Special Report 301 stilato dall'Office of the United States Trade Representative (ufficio del commercio statunitense) presenta alcune novità per quanto riguarda la situazione internazionale relativamente alla tutela della proprietà intellettuale nei Paesi che sono partner commerciali degli Stati Uniti.

Una novità in particolare ci riguarda da vicino: l'Italia esce dalla watch list, ovvero dalla lista dei paesi in stato critico per quanto riguarda la protezione dei diritti e la tutela del copyright. "Una decisione importante" ha riferito a tal proposito il presidente di Confindustria Cultura Italia, Marco Polillo, "e un riconoscimento all'Italia che in quest'ultimo anno si è distinta con misure concrete e innovative per contrastare la pirateria e assicurare protezione al lavoro intellettuale".

Le misure in questione si riferiscono, in particolare, all'adozione del c.d. Regolamento AGCOM e ad una recente Legge approvata dal Parlamento italiano con cui si è confermata la rilevanza penale dei reati in materia di proprietà intellettuale ed industriale.

Non sappiamo esattamente quanto sia lecito gioire per un "riconoscimento importante" come l'uscita dalla lista nera dei paesi ad alto rischio per quanto riguarda la protezione dei diritti e la tutela del copyright, ma è certo che questo la dice lunga sulla situazione della pirateria in Italia, che sta evidentemente prendendo un'altra strada ma è rimasta per ben 25 anni in tale limbo.