Centinaia di personalità dell'industria videoludica, tra sviluppatori di studi tripla A, indipendenti e publisher, stanno firmando una lettera aperta che invita la comunità dei videogiocatori a piantarla di diffondere parole d'odio e minacce infami, in modo da rendere la comunità più inclusiva.
Le lettera è stata scritta dal game designer indipendente Andreas Zecher e la potete trovare a questo indirizzo: link
Questa la traduzione:
"Noi crediamo che chiunque, non importa il genere, le preferenze sessuali, l'etnia o la fede religiosa, abbia il diritto di giocare, di criticare i videogiochi e di creare videogiochi senza essere molestato o minacciato. È la diversità che permette ai videogiochi di prosperare.
Se leggete minacce violente nei commenti di Steam, YouTube, Twitch, Twitter, Facebook o reddit, vi preghiamo di riportarle ai rispettivi siti, spendendo qualche secondo.
Se ascoltate parole d'odio, schieratevi pubblicamente contro di esse [anche se non siete d'accordo con chi viene minacciato] e contribuite a rendere la comunità dei videogiocatori un posto migliore."
Iniziative del genere nascono dai fatti incresciosi degli ultimi giorni, tipo le minacce di morte e di stupro ricevute da Anita Sarkeesian o quelle ricevute da Zoe Quinn.
Badate bene che nessuno vi sta chiedendo di condividere le loro opinioni, che sono criticabilissime come qualsiasi opinione. Si sta solo chiedendo di evitare quelle radicalizzazioni dell'odio che fanno somigliare dei pezzi della comunità più a dei gruppi integralisti pronti a intraprendere una guerra santa, che a degli appassionati di videogiochi.
Per firmare la lettera dovete inviare un tweet ad Andrea Szecher con il vostro nome, cognome e ruolo.
Fonte: IGN.com