A furor di popolo, 2K Sports si è vista costretta a riattivare i server di NBA 2K14, chiusi con una tempistica effettivamente piuttosto affrettata solo qualche giorno fa.
A 16 mesi di distanza dall'uscita del gioco, il team aveva calcolato fosse già il momento di disattivare completamente il supporto online. Il problema maggiore, tuttavia, è dato dal fatto che la chiusura dei server ha determinato anche la perdita dei salvataggi per la modalità Carriera, essendo questi immagazzinati nell'infrastruttura online, cosa che ovviamente ha scatenato un discreto putiferio unito all'impossibilità di accedere al multiplayer online dopo solo un anno dall'uscita del gioco.
2K ha dunque deciso di riattivare i server e tutti i servizi online di NBA 2K14, e non solo: "A partire da oggi, estenderemo il supporto per tutti i server NBA 2K dai 18 ai 27 mesi dopo ogni rilascio, dando ai nostri giocatori più tempo per provare l'esperienza di gioco". Le proteste hanno dunque spinto 2K Sports a rivedere in generale le politiche sulla chiusura dei server per i giochi sportivi, allungandone dunque i tempi di permanenza.
Fonte: Polygon