38

Attacchi di Parigi: non ci sono prove che dimostrino l'uso di PlayStation 4 per pianificarli

Le frasi del ministro decontestualizzate

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/11/2015

Subito dopo l'attacco terroristico i giornali di tutto il mondo hanno riportato che il ministro dell'interno Belga, Jan Jambon, ha parlato di PlayStation 4 come strumento usato dai terroristi per pianificare gli attacchi, per via della facilità d'uso e della difficoltà di monitorarla. Peccato che si tratti di un equivoco, nato da un articolo di Forbes che ha frainteso il contesto delle frasi.

Chiariamo che Jambon ha effettivamente pronunciato quelle parole, ma non dopo gli attentati. Quelle dichiarazioni risalgono al 10 novembre, ossia a tre giorni prima, e fanno parte di un intervento a un convegno sui punti deboli della sicurezza belga.

Insomma, il ministro ha semplicemente sottolineato come ci sono alcuni ambiti difficili da controllare per le forze dell'ordine, come il network di PlayStation 4. Figuratevi che come esempio paradossale ha anche parlato della possibilità per i terroristi di mandarsi messaggi scrivendoli con le monete di Super Mario Maker.

Attualmente l'articolo di Forbes è stato modificato e corretto per riflette l'errore, visto che non ci sono collegamenti diretti tra i fatti del 13 novembre e la chat di PlayStation 4. Nel frattempo Sony ha diramato un comunicato stampa sulla situazione:

"PlayStation 4 permette ad amici e videogiocatori di comunicare come fanno tutti gli apparecchi più moderni connessi alla rete. Sentiamo forte la responsabilità di proteggere i nostri utenti e chiediamo agli utenti e ai nostri soci di riportare attività che possano essere offensive, sospette o illegali. Quando identifichiamo o riceviamo rapporti di condotte simili, prendiamo sempre le opportune misure insieme alle autorità competenti."