Valve Corporation è stata condannata dall'Australian Federal Court, per aver violato l'Australian Consumer Law non offrendo una politica di rimborsi dei beni acquistabili su Steam fino al 2014, quando è iniziato il procedimento (è stata aggiunta successivamente, ma non conta).
Di fatto fino Valve non offriva alcun rimborso, in nessuna circostanza; un comportamento vietato a chi fa affari in Australia. Valve si è difesa dicendo di non fare direttamente affari in Australia, ossia di non essere fisicamente presente sul territorio, ma di fornire semplicemente un client con un contratto di licenza basato sulle leggi dello stato di Washington, USA. Quindi non su quelle australiane.
Ma questo non è bastato alla corte, che ha stabilito come le aziende straniere che vendono beni agli australiani siano soggette alle leggi di tutela dei consumatori dell'Australia.