44

Il CEO di Obsidian rivela che anche Black Isle aveva elaborato un progetto di Fallout 3 in 3D

Oltre a Van Buren c'era un secondo progetto su Fallout 3 presso Black Isle, in 3D

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/01/2017

La serie Fallout ha effettuato il suo passaggio al 3D con il terzo capitolo sviluppato da Bethesda, come tutti ben sappiamo, e ha raggiunto con il quarto capitolo una caratterizzazione talmente convincente da essere utilizzata anche dalla CNN per qualche servizio televisivo sugli attacchi hacker a quanto pare, ma le cose sarebbero potute andare diversamente se un progetto di Black Isle fosse andato in porto.

C'erano infatti ben due studi su un possibile Fallout 3 da parte del team originale della serie: uno è noto con il nome in codice "Van Buren", e questo è emerso a più riprese negli anni come storia ormai nota. Un altro si sarebbe dovuto invece distaccare maggiormente dalla tradizione dei primi capitoli, abbracciando per la prima volta l'impostazione in 3D e abbandonando dunque il 2D isometrico.

Questo è quanto ha rivelato il CEO di Obsidian, Fergus Urquhart, in un'intervista pubblicata da IGN: "Il 3D era l'elemento all'avanguardia. Dunque ci stavamo avviando ad effettuare il passaggio da un engine 2D a uno in 3D e avevamo effettivamente iniziato a lavorare su questa tecnologia 3D chiamata NDL", ha spiegato Urquhart. Tuttavia, poco tempo dopo il publisher Interplay è incorso nei noti problemi economici che ne hanno sentenziato la fine commerciale e tutti gli sforzi vennero spostati su Icewind Dale, titolo che sarebbe andato a scontrarsi in maniera diretta con Baldur's Gate.

Tuttavia, la tecnologia partita con Black Isle pare sia effettivamente stata utilizzata proprio per Fallout 3: secondo quanto riferito, la tecnologia NDL fu venduta a Gamebryo e utilizzata successivamente da Bethesda proprio per il suo primo Fallout in 3D.

Tornando ai tempi attuali, ricordiamo che Fallout 4 è stato aggiornato qualche tempo fa per sfruttare le caratteristiche di PlayStation 4 Pro.