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Un centinaio di sviluppatori indie hanno cominciato a vendere le proprie key su G2A grazie al servizio Direct

Non puoi combattere G2A? Fattelo amico.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   22/03/2017

Il rivenditore G2A è da mesi al centro di polemiche circa la legittimità del proprio business, ma per alcuni sviluppatori la situazione sembra a un punto di svolta. E così, dopo le accuse mosse da Tinybuild e da Trion Worlds, nonché il tiro al piccione subito su Reddit, l'azienda con sede a Hong Kong ha stretto un accordo con un centinaio di studi indipendenti che, utilizzando il servizio G2A Direct, hanno iniziato a vendere in prima persona le key dei loro titoli sul portale.

Un'esperienza positiva? Stando alle interviste effettuate da Polygon, sembra di sì. Raghav Mathur, fondatore di Black Shell Media, ha ad esempio dichiarato di aver rinunciato a intentare causa contro G2A e di aver deciso di optare per una strada alternativa, riuscendo così a raggiungere un nuovo pubblico. Una situazione simile a quella di Leszek Lisowski, proprietario di Wastelands Interactive, che ha detto di considerare G2A un retailer come un altro. Gli autori di SUPERHOT hanno addirittura parlato di un'esperienza sempre positiva con i responsabili della piattaforma, che si sono messi a disposizione in svariate occasioni. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene... fino alla prossima polemica.

Un centinaio di sviluppatori indie hanno cominciato a vendere le proprie key su G2A grazie al servizio Direct