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L'autore di Assassin's Creed confessa di aver lasciato Ubisoft per non essere più costretto a mentire

Non sopportava più che qualcuno gli dicesse cosa doveva dire

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   03/05/2017

Quando Patrice Desilets, l'autore di Assassin's Creed, lasciò Ubisoft nel 2010, fu subito chiaro che i suoi rapporti con il publisher francese erano ormai compromessi. Quando Ubisoft comprò il suo nuovo progetto dalla morente THQ, 1666: Amsterdam, per poi cancellarlo (probabilmente voleva togliere di mezzo un potenziale concorrente della serie Assassin's Creed), le cose non migliorarono.

Parlando con Gameology, Desilets ha finalmente spiegato il motivo principale che lo ha spinto alla rottura: le menzogne che era costretto a dire durante le interviste.

Ha raccontato che come creative director lui era l'uomo deputato a rilasciare dichiarazioni e a rispondere alle domande, ma non poteva dire quello che pensava: doveva riportare quello che altre persone avevano scritto per lui, come se stesse recitando un copione. Praticamente è quello che succede in tutti i grandi publisher e, più in generale, in tutte le grandi realtà dell'industria videoludica (e non solo). Desilets però non amava questi compromessi, dovuti a motivi squisitamente politici, e chiuso Assassin's Creed si è detto che non lo avrebbe fatto mai più.