Con l'annuncio di Call of Duty: WWII è stato confermato il ritorno alle origini della serie, che tornerà a svolgersi nella cornice della Seconda Guerra Mondiale da cui tutto era partito. In questo nuovo episodio sembra però che gli sviluppatori abbiano voluto creare una trama dai contenuti più maturi e saranno trattati argomenti complessi come l'Olocausto e le questioni razziali. In precedenza il team aveva già spiegato di aver svolto due anni e mezzo di ricerche per garantire una ricostruzione storica il più possibile fedele.
"Non vogliamo mantenerci a distanza dalla Storia. Abbiamo voluto essere molto rispettosi in tal senso", ha commentato il direttore creativo Bret Robbins. "Durante questo conflitto sono accadute cose davvero cupe, e ci sembrava sbagliato ignorarlo". Insomma, sembra di capire che gli eventi narrati proveranno a far riflettere il giocatore e gli metteranno davanti agli occhi alcune delle atrocità compiute dal nazismo durante il conflitto. "Sfortunatamente c'era l'antisemitismo. C'era il razzismo. È una parte importante della nostra storia, il fatto che questi eventi esistessero, fossero reali, e i nostri personaggi debbano farci i conti".
I giocatori avranno modo di vivere queste tematiche anche all'interno del proprio plotone, dal momento che il miglior amico del protagonista sarà di origini ebraiche. "Fin dall'inizio bisogna affrontare il fatto che non tutti nella squadra accettano le sue origini ebree. Ed era semplicemente una realtà all'epoca. Si tratta di qualcosa con cui questo personaggio ha dovuto fare i conti per tutta la sua vita", ha aggiunto Robbins, facendo presente che non mancheranno scene piuttosto crude. "Mostreremo sicuramente delle atrocità. È una parte sfortunata della nostra Storia, ma non è possibile sviluppare un racconto credibile e autentico senza andare in questa direzione".
Vi ricordiamo che il lancio di Call of Duty: WWII è previsto per il 3 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.