ll concept di gioco di Star Trek: Bridge Crew è davvero basilare e immediato. Siamo a bordo della USS Aegis (nome in codice NX-1787) e ai comandi dei quattro ruoli principali dell'equipaggio, dovremo affrontare una campagna narrativa e una serie infinita di missioni procedurali. L'elemento cardine dell'esperienza di gioco è la realtà virtuale visto che il titolo è giocabile soltanto con un visore; su console questo significa che il titolo è disponibile su PlayStation 4, mentre su PC potremo passare a nostra discrezione da Oculus Rift ad HTC Vive. L'avventura è ambientata in un periodo non meglio specificato della continuity di Star Trek, a occhio ci sentiamo di dire che siamo moderatamente vicini all'era The Next Generation.
La nostra missione è di esplorare e tracciare un'area ignota dello spazio denominata The Trench alla ricerca di un pianeta vivibile dove trasportare la popolazione vulcaniana ormai decimata. Siamo ben oltre la zona neutrale e la principale minaccia è rappresentata dai Klingon, anche loro interessati a mettere in piedi in quest'area, probabilmente per edificare un avamposto dell'impero. In concreto ci troveremo davanti a una campagna composta da un prologo, con tanto di sfida Kobayashi Maru impossibile da completare e ripetibile quante volte si vuole, e da cinque missioni a sblocco incrementale. Sia chiaro che non ci troviamo davanti a una narrativa particolarmente sviluppata oppure a sequenze d'intermezzo coinvolgenti. In questa Sala Giochi, Pierpaolo indossa PlayStation VR per mostrare una mezzora del titolo Ubisoft.