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Code Vein non vuol essere troppo frustrante, dice il producer

Code Vein non "distruggerà lo spirito" dei giocatori

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/06/2017

Code Vein, mostratosi nel dettaglio anche nel corso dell'E3 2017, è stato catalogato subito come un soulslike, ma potrebbe avere diversi punti di divergenza con la celebre serie From Software.

Il producer Keita Iizuka e il director Hiroshi Yoshimura ne hanno parlato in un'intervista pubblicata da Dengeki Online, dalla quale sono emersi diversi dettagli interessanti. Da qui veniamo a sapere che il gioco è in sviluppo contemporaneamente su tutti e tre i formati (PC, PlayStation 4 e Xbox One) e in tutte le versioni (giapponese e occidentali), in modo da poter arrivare a un lancio worldwide.

Questo approccio si riversa anche nello stile del gameplay: per riuscire ad allinearsi anche a gusti diversi, gli sviluppatori hanno deciso di addolcire un po' la struttura in modo da non "distruggere lo spirito" dei giocatori, come riferito nell'intervista. "Stiamo lavorando duramente per renderlo godibile senza dover distruggere la motivazione dei giocatori", evitando dunque un eccessivo ricorso ai tentativi successivi per completare determinate parti. A questo proposito risulta funzionale anche il sistema dei compagni, in grado di assistere il giocatore.

Evolvendo dal sistema adottato in God Eater, in cui la relazione tra i combattenti si rafforzava affrontando le battaglie insieme, Code Vein propone una caratteristica simile ma più profonda, a quanto pare, con influssi in termini di relazioni emotive tra i personaggi. L'area di gioco non sarà un vero open world, quanto piuttosto una serie di ambientazioni tutte connesse tra loro ed esplorabili in maniera estesa. Per altre informazioni potete guardare la Videoanteprima di Code Vein dall'E3 2017.

Code Vein non vuol essere troppo frustrante, dice il producer