Ieri abbiamo ragionato su come Sony voglia introdurre una nuova generazione di console quando l'attuale è in grado di vendere così bene, a ritmi francamente spaventosi: 3,3 milioni di unità distribuite nell'ultimo trimestre per un totale, al 30 giugno, di 63,3 milioni di pezzi e l'aspettativa di raggiungere gli 80 milioni entro la fine dell'anno fiscale.
Ebbene, c'è un aspetto della discussione che pensiamo non abbia ricevuto particolare enfasi: PlayStation 5 proababilmente sarà una macchina retrocompatibile, ma di fatto interromperà il discorso delle console "upgradabili" fatto finora, che ci aveva fatto pensare a un mercato del tutto simile a quello degli smartphone e tablet Apple, ma che in realtà resterà legato alle dinamiche che da sempre caratterizzano questo mondo.
Insomma, non è che PlayStation 4 abbia stabilito una base hardware che rimarrà immutata, al di là degli upgrade, per sempre, garantendo la piena compatibilità con tutti i giochi e differenze che difficilmente andranno al di là della risoluzione e del frame rate. No, Sony si è resa conto delle limitazioni dell'attuale hardware, specie in termini di CPU, e ha deciso di lanciare uno step successivo, un sistema sì retrocompatibile ma proiettato verso il futuro e non "strozzato" dall'esigenza di concepire i videogame in modalità cross-gen.
Le implicazioni tecniche di questa scelta sono molteplici, ma per il momento ci interessano più che altro le implicazioni economiche. Se infatti un ecosistema PlayStation completamente retrocompatibile avrebbe impedito a Xbox di recuperare da una situazione di così palese inferiorità, in cui per l'appunto il rapporto è di 2 a 1 in favore del sistema Sony, un azzeramento hardware in favore di configurazioni next-gen porterebbe anche a un azzeramento dello scontro sul piano delle vendite e della base installata.
PlayStation 5 farà probabilmente il proprio debutto nel 2019, giocando d'anticipo rispetto alla prossima Xbox: complice l'uscita di Xbox One X a novembre, Microsoft non potrà lanciare il modello successivo prima del 2020. L'anno di vantaggio potrebbe consolidare l'attuale situazione, ma un recupero è possibile e bisognerà seguire con molta attenzione ciò che accadrà durante il prossimo anno, perché verranno definite le regole dello scontro e la casa di Redmond stavolta non dovrà lasciarsi sorprendere.