Nella giornata di oggi sono arrivate due notizie tra loro non necessariamente correlate, che tuttavia stimolano una riflessione sul prossimo futuro del mercato per quanto riguarda il brand PlayStation: da una parte l'annuncio degli oltre 63 milioni di PlayStation 4 vendute e i programmi per il 2018 da parte di Sony, dall'altra il fatto che Polyphony Digital stia già evidentemente pensando a PlayStation 5 nel corso dello sviluppo di Gran Turismo Sport, con la roboante affermazione sulla possibilità di visualizzare le auto a 8K. Dunque da una parte abbiamo una console che continua a macinare numeri impressionanti, e che anche a prescindere dalla densità di uscite software di rilievo riesce tranquillamente a distribuire 3,3 milioni di console nel giro di un trimestre, a dimostrare di come la richiesta per questa macchina continui a essere altissima in tutto il mondo. Dall'altra abbiamo degli sviluppatori che a quanto pare stanno già pensando alla prossima console, andando a confermare una serie di voci di corridoio che si sono succedute negli ultimi tempi sulla possibilità che un'ipotetica PlayStation 5 non sia poi così lontana nonostante la situazione faccia pensare in positivo per il ciclo vitale di PlayStation 4. Il ritmo di vendita non sembra peraltro destinato a rallentare, con il periodo più propizio per il mercato che deve ancora arrivare insieme a ulteriori uscite software concentrate nei primi del 2018. Tutto questo porta Sony a prevedere la bellezza di 78 milioni di PlayStation 4 vendute per la fine di marzo 2018, ovvero altri 15 milioni di macchine nel giro di 9 mesi.
All'interno di tutto questo, spuntano dunque le voci su una nuova console: secondo quanto emerso in maniera indiretta in un meeting AMD potrebbe arrivare nel 2019, ipotesi confermata da altre fonti e non ultimo anche dal solito, spumeggiante Michael Pachter. Dunque con una PlayStation 4 proiettata verso il traguardo dei 100 milioni di console, a questo punto possibile, Sony farebbe irrompere sul mercato una PlayStation 5. È una situazione alquanto inedita, poiché nessuna delle generazioni precedenti ha lasciato il passo alla successiva mentre vendeva a un ritmo di 15-18 milioni di console all'anno e potrebbe avere un impatto anche deleterio.
L'ipotesi più logica, a questo punto, è che possa trattarsi di un altro step intermedio, con una differenza hardware più sostanziosa ma segnando comunque una certa continuità con PlayStation 4, tuttavia questo si scontra con quanto riferito in precedenza da Shawn Layden di Sony, secondo il quale la nuova console dovrebbe essere una vera e propria nuova generazione in senso tradizionale, e non uno step intermedio. L'elemento nodale potrebbe essere la retro-compatibilità, a questo punto: con una tale diffusione di sistemi e software, e con la pratica ormai diffusa a partire da Xbox One, gli utenti probabilmente si aspettano di poter condividere la libreria sulla nuova console, consentendo in questo modo anche una coesistenza dei due sistemi contemporaneamente sul mercato. In questo modo, la penetrazione di PlayStation 5 sarebbe probabilmente più lenta ma sarebbe garantito un certo equilibrio per tutto l'ecosistema PlayStation, perché i tempi sembrano davvero prematuri per pensare a una nuova generazione che tagli nettamente i ponti con la precedente.
