Negli ultimi due giorni Playerunknown's Battleground ha ricevuto più di quindicimila recensioni negative su Steam, con altre che vengono pubblicate anche in questi minuti a ritmi forsennati. Il motivo non è la scarsa ottimizzazione del motore grafico o una qualche feature mancante, ma la beffa subita dai giocatori cinesi di vedersi apparire la pubblicità di un servizio VPN direttamente in gioco.
In questo caso le lamentele hanno una natura duplice: da una parte si considera scorretto che in un prodotto dal prezzo premium (29,99€ per la cronaca) appaia una pubblicità, dall'altra sono mesi che gli utenti cinesi si lamentano di problemi di lag e disconnessioni dai server senza che Bluehole abbia fatto molto per andargli incontro.
Immaginate l'esasperazione di tutti quelli che, giocando in condizioni difficili a un prodotto regolarmente acquistato, si sono ritrovati direttamente in gioco la pubblicità di un servizio a pagamento, sicuramente approvato dagli sviluppatori (altrimenti non sarebbe lì), che gli promette di risolvere i problemi di connettività che lo sviluppatore stesso non ha mai sistemato. In casi del genere anche al meno complottista degli esseri umani qualche dubbio non può che venire...