La lotta tra software house e pirati è iniziata con l'inizio del medium videoludico e probabilmente non avrà mai fine. Nel frattempo però, il publisher giapponese Koei Tecmo è riuscito a mettere a segno un bel colpo contro il più grande gruppo di pirati cinesi, 3DM, battendolo su tutta la linea in tribunale.
A inizio 2017 i legali di Koei Tecmo gli avevano inviato una diffida, chiedendo la rimozione di tutti i suoi contenuti caricati sui loro forum e le pubbliche scuse per aver violato il suo diritto d'autore. Bird Sister, la capa di 3DM, brillante ma evidentemente spesso assente da scuola, aveva rimosso Romance of the Three Kingdoms 13, ma invece di chiedere scusa si era lamentata del fatto che a Koei Tecmo fosse permesso di sfruttare il Romanzo dei Tre Regni di Chen Shou, scrittore cinese, senza pagare alcuna licenza.
Chissà se qualcuno nel frattempo ha avvertito Bird Sister che Chen Shou è vissuto tra il 233 e il 297 dopo Cristo e che ormai la sua opera non è più coperta dal diritto d'autore da diversi secoli... comunque Koei Tecmo, non soddisfatta del comportamento di 3DM ed evidentemente dotata di un libro di storia cinese migliore di quello di Bird Sister, ha portato avanti la faccenda a livello legale, chiedendo rimozione di Romance of the Three Kingdoms 13, Nobunaga's Ambition: Sphere of Influence, Nobunaga's Ambition: Sphere of Influence - Ascension, Dynasty Warriors 8: Empires e Samurai Warriors 4-II dai forum di 3DM.
La corte cinese gli ha dato ragione su tutta la linea, imponendo a 3DM di fare quanto richiesto e di pagare una multa dal valore equivalente a 245.000 dollari.