Lo scorso giugno IO Interactive è diventato uno studio indipendente mantenendo i diritti sul franchise di Hitman, un brand capace di coinvolgere oltre sette milioni di giocatori. Ebbene, Square Enix ha parlato della scelta di lasciare liberi il team e la proprietà intellettuale di Hitman.
"Personalmente amo Hitman", ha detto il CEO Yosuke Matsuda. "Penso si tratti di una produzione molto particolare, ma devo sempre guardare alle cose dalla prospettiva dei costi di sviluppo e del ritorno economico. Da questo punto di vista, nel caso di Hitman ci sono state purtroppo diverse aspettative inattese."
"Che si tratti di uno studio occidentale o giapponese, capita in Square Enix di incappare in conflitti o nell'esaurimento delle risorse. Sentivo che l'impossibilità di investire quanto necessario nella produzione di Hitman avrebbe potuto finire per rovinare il gioco, dunque ci siamo trovati in una posizione difficile."
"Bisognava prendere una decisione per gestire la nostra relazione con il team di Hitman. Volevo che continuassero a lavorare alla serie, ma nell'ottica di investire ulteriormente in quella proprietà intellettuale sarebbe stato meglio se avessero potuto collaborare con un altro publisher, diverso da Square Enix."
"Sebbene Hitman sia stato ben accolto dal pubblico, quando abbiamo pensato di dover investire in una seconda o una terza stagione, riflettendo sull'entità delle somme in gioco e sui conflitti in termini di risorse allocate per la produzione di altri giochi, abbiamo stabilito che sarebbe stato davvero impegnativo. Per questo abbiamo deciso che un altro partner sarebbe stata la scelta migliore per dare continuità al franchise."
Ma perché cedere a IO Interactive i diritti di un brand popolare come Hitman? "Perché credo che Hitman non sarebbe lo stesso senza IO Interactive", ha detto Matsuda. "Amo il gioco e credo che anche i fan siano convinti che non sarebbe la stessa cosa se non ci fosse IO Interactive a realizzarlo."